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Cose che dovrebbero sparire per sempre dai dancefloor

Pretendere che chiunque impari a ballare è impossibile, ma questo è già un inizio.

Avete mai visto un documentario sulla vecchia scena disco? Fantastici, vero? Sono tra le poche cose che mi fanno desiderare di vivere in un’altra epoca, l’epoca dell’innocenza—prima che paesanotti omofobi sentissero anche solo parlare di un dancefloor, prima della droga dello stupro, della cocaina tagliata male, degli addii al nubilato in cui "dj" suonano trance commerciale, del controllo delle borse all’ingresso e dell’AIDS. Sembrano passati secoli dal battesimo dorato dello Studio 54, e anche se un mondo senza vecchi bavosi che ballano con la camicia sbottonata sarebbe di gran lunga migliore, ormai siamo ben oltre il punto di non ritorno. Allora, forse è giunto il momento di far scomparire per sempre alcuni di questi cliché da discoteca.

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BALLI IRONICI

C'è solo una cosa peggiore di quelli che si sentono così un tutt’uno con i bassi da tirar fuori la faccia da bulldog incazzato, e sono quelli che fanno i coglioni imitandoli. Non importa se state muovendo la testa al suono dei mostri sacri della house o se siete finiti in un posto del cazzo dove metteranno il solito remix di Skream—intorno a voi ci sarà il solito gruppo di ragazzi (quasi sempre maschi) che si prodigano in scatti robotici sfidandosi a vicenda per l'imitazione più stupida.

È un fatto piuttosto spiacevole, perché è evidente che alla maggior parte di questi idioti quella canzone piace da morire, e si stanno mangiando il fegato perché non possono godersela, ma per qualche motivo sentono di dover salvare la faccia dietro una impenetrabile maschera ironica. Non c’è niente di peggio che ballare “ironicamente”. Le vostre ragazze le baciate ironicamente? Scopate ironicamente? E allora perché ballate ironicamente? È una discoteca, cretini; sono tutti qui per ballare, non per assistere alla messa in scena delle vostre insicurezze.

RAGAZZE SHOTTINO

Ragazze che non sono abbastanza belle per fare le accompagnatrici o abbastanza zozze da fare le spogliarelliste e cercano di pagarsi gli studi vendendo shot a prezzi esorbitanti a uomini disperati: situazione classica in cui tutte le persone coinvolte sono vittime di sfruttamento. Eticamente parlando, avere a che fare con loro è come bere vino direttamente dalla vigna di un dittatore africano. Spesso mi immagino di riscattare quelle ragazze, come Travis Bickle in Taxi Driver, perché voglio che si sentano di nuovo esseri umani. Ma poi penso che probabilmente sono normali giovani di provincia che una volta sono finite a una festa di sei giorni su qualche spiaggia e non hanno voluto smettere di festeggiare nemmeno quando sono tornate alle loro squallide residenze studentesche.

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UNSEXINESS

C’è un motivo se questo è l’unico video nella lista, e il motivo dovrebbe risultare evidente dopo pochi secondi—guardate questo tipo, è così sciolto. E, nonostante i soliti commenti di YouTube, George McCrae è, al 100 percento, un uomo uomo, anche se con una giacca di velluto con finiture di avorio, un battito di mani che ha qualcosa di non totalmente eterosessuale e la voce di un bambino isterico.

Ma la sua vera mascolinità sta nel fatto che gliene fotte davvero poco di quello che gli altri pensino della sua mascolinità. Tempo prima che i messaggi e Facebook vi permettessero di impiegare una settimana a scrivere e riscrivere le frasi per abbordare le ragazze, i ragazzi dovevano farsi bastare uno spazio di circa 30 secondi per convincere una ragazza che era tutta settimana che pensavano a lei e al sesso che avrebbero fatto. Se sbagliavi battuta, eri fottuto, ed è questo rischio—tristemente scomparso dalla moderna scena disco—che rendeva i vostri padri molto più fighi di voi. (E quelli che ballano George McCrae molto più fighi di quelli che si dimenano su Skrillex).

Anche nella musica, potete sentirlo: l’infatuazione e il bisogno di colpire sprizzano da tutti i pori. Davvero, andate a una festa cantandovi in testa "Rock Your Baby": avrete il triplo delle possibilità di finire a letto con qualcuno che facendo beatbox. Poi, vedete voi.

MOSSA ALLA SWAYZE

Ok amico, ho capito. Hai un sacco di ragazze che ti ronzano intorno, mentre io devo vagare con la faccia da disperato ai bordi della pista come un mandriano sul lastrico alla fiera del bestiame. Non c’è bisogno che tu faccia quella mossa di metterti dietro alla tipa e carezzarle l'addome come Patrick Swayze in Ghost. Sembri solo un nonno bavoso, non uno stallone della cui preda siamo tutti gelosi.

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BIRRE ALLA SPINA

I sostenitori della birra tradizionale non saranno d’accordo con me, ma si fottano, tanto loro in discoteca non ci vanno. Il problema è che le persone che si ostinano a bere bicchieri di birra alla spina nelle discoteche affollate se la cercano. Mi spiace di averti rovesciato la Carlsberg annacquata, ma questo posto era già sovraffollato duecento persone fa ed è appena partito un pezzo fantastico. Non ho intenzione di porre freni al mio comportamento sfrenato perché tu devi insistere che “la birra è meglio alla spina.” Tutta la birra che troverete in discoteca è una merda, perciò smettetela e fatevi una bottiglia. Tanto con la gente che continua a venirvi addosso probabilmente perderete il quantitativo di birra che avreste in più in una pinta.

RASTA

Ok, avete compiuto 16 anni, preso la prima pasticca, smesso di ascoltare metal perché non aveva vibrazioni positive, comprato la prima coppia di vinili e li avete suonati alla velocità sbagliata sul giradischi del negozio. “Bravissimo,” vi siete detti a quel punto, “Finalmente sono fuori dalla nicchia. Dov’è quel rave?”

Ed ecco che improvvisamente mi ritrovo in un locale a farmi schiaffeggiare dai capelli annodati di una raperonzolo in k-hole, e guardando sopra le teste dei presenti riesco a vederne almeno altri tre ridotti allo stesso modo. I vostri rasta bagnaticci mi strofinano le labbra come il bacio di addio di un cane che sta annegando, e non è esattamente quello che volevo quando sono uscito di casa.

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TRENINO

Certo, hanno fatto partire “Crazy in Love” e sentite il bisogno irrefrenabile di far sì che tutti sappiano che è la colonna sonora che vi ricorda la super vacanza con le amiche, ma non c’è nessuna giustificazione al creare un trenino caotico di otto persone che taglia l’intera folla in una sinfonia di maledetti tacchi a spillo, gridolini e vodka rovesciata. E poi, se quella canzone vi piace davvero così tanto, perché non cercate di godervela dove stavate all’inizio, invece che perdervene metà esasperando tutti quelli che vi circondano?

GAS TECHNO CORE

A meno che abbiate passato gli ultimi anni in qualche landa desolata della Terra, avrete notato che le emissioni corporee gassose sono diventate un'autentica pandemia dopo che hanno istituito il divieto di fumo in pista. Una volta la puzza era sovrastata dall’odore, non così schifoso, di mozzicone. Ma ora l’aria delle discoteche è talmente viziata dai rutti dei bevitori di birra e delle scoregge dei basomani che potete davvero sentire le particelle di merda e di bile che vi strisciano in bocca ogni volta che la aprite per ordinare altro alcol o per attaccare bottone con qualcuno.

Dove suonano dubstep, la cosa può avere un senso—nelle discoteche suonano dubstep, la dupstep ha lo stesso suono delle scorre—ma non diventa un problema in quelle enormi arene di Ibiza in cui per entrare devi sganciare 400 euro, una barca e una camicia di lino bianco? O al Pacha irrorano l’aria di profumo di orchidee e dell’olezzo di qualche eunuco ancora adolescente per mascherare tutto quell’odore di rutti e scoregge?

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OCCHIALI DA SOLE

Ok, ogni tanto le luci delle discoteche sanno essere davvero fastidiose, ed esiste una cosa chiamata fotosensibilità, ma quella è per il sole, quindi, spiegatemelo una volta per tutte: che cacchio ve li mettete a fare gli occhiali da sole? Almeno per andare a pisciare ve li togliete? E come fate a sapere se la tipa con cui state ballando è veramente così figa?

BREAKDANCER

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