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Musica

Four Tet si è ricordato che ha gli anni che ha

E quindi l'ha fatta finita col clubbing nel suo nuovo, splendido pezzo "Two Thousand And Seventeen".

Oggi l'algoritmo di Facebook ha giustamente indovinato che mi sarebbe interessato molto ascoltare il nuovo pezzo di Kieran Hebden, in arte Four Tet. Come sarà capitato a molti di voi, mi sono preso bene con le sue cose di quell'era di mezzo della sua carriera tra Rounds e There Is Love in You, quando la sua elettronica era tutta brilluccichii e pulsazioni e vocine e arpeggetti. Poi successe che Kieran si rese conto che fare DJ set lo divertiva un sacco, e cominciò quindi a portare la sua esperienza da clubber nelle cose che registrava: e via col progetto Percussions, via con interviste in cui diceva "The club is my world now"., via con Pink, via con le due tracce da venti minuti mezze psy mezze trascendentali di Morning/Evening. Insomma: tutti progetti molto efficaci, ma certamente non ottimi per accompagnare placide serate di maggio passate stesi sul letto a sonnecchiare in pace col mondo. La nuova traccia di Kieran, però, è un graditissimo ritorno proprio a quella quieta downtempo che aveva caratterizzato la fase apicale della sua carriera, e devo dire che sono molto felice di sentirlo, nel 2017, campionare strumenti a corda esotici e metterci sotto un dulcimer. Il pezzo poi si chiama, appunto, "Two Thousand And Seventeen". Ascoltatelo qua sotto e anche voi, come Kieran, rendetevi conto che avete un'età e non è più il caso di andare a ballare il sabato sera. Uscite a prendere un vinello, cenate, passeggiate e restate svegli nella vostra normale casetta stesi sul letto a chiacchierare con qualcuno che va bene così.

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