FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

La guida di Noisey ai festival primavera-estate in Italia

Tutti (o quasi) i festival che vi attendono nei prossimi mesi e cosa vi serve per affrontarli al meglio.

È tornata la bella stagione, ma non è mai tramontata la triste abitudine di lamentarsi che in Italia non c'è manco un festival a cui andare. Sveglia! L'Italia è piena zeppa, oltre che di sagre, di eventi culturali e persino festival musicali a cui suoneranno musicisti veri e non vecchi rincoglioniti che di solito occupano gli anfiteatri e i palazzetti. A noi piace la musica, quindi ci piacciono i festival, e abbiamo deciso di fornire ai nostri amati lettori una guida onnicomprensiva delle attività che potranno tenerli impegnati outdoors dai primi di Maggio fino ad Agosto. Se non è affetto questo. Quello che segue è una lista, in rigoroso ordine cronologico, dei festival primavera/estate 2015.

Pubblicità

C. A. LOOSE (Ravenna - 8, 9, 10 Maggio)

C.A. sta per Club Adriatico, l'organizzazione che da un po' di tempo porta le mine a Ravenna. Tra i "luoghi vari" della rassegna ci sono alcune onorevoli chicche che gli organizzatori sono riusciti a ottenere per dare un contorno esperienziale completo agli artisti che propongono, tra cui un'ex tipografia in centro Ravenna, e il Planetario, già luogo di comunione cosmico-musicale guidata da Lorenzo Senni e i suoi "Paradoxes". Gli artisti del luogo, Primitive Art, Hazina e Marco Unzip, oltre che il nuovo progetto di Hundebiss, STILL, non hanno paura di incatenarsi ad act internazionali come Powell, Lena Willikens, TCF, Privacy, Bear Bones Lay Low.

SPRING ATTITUDE (Roma - 14, 15, 16 Maggio)

Lo Spring Attitude è un festival di Roma Nord che si potrebbe riassumere con una canzone de I Cani se ci fosse gradito dare a Contessa il beneficio del dubbio che su qualcosa possa aver ragione. La lineup è appropriata al gusto e all'estetica della maggior parte dei nuovi indie, ma i nuovi indie non lo capiranno, perché tanto andranno tutti al Mi Ami a fare finta che gli piaccia il rap. Meglio così, Spring Attitude rimarrà un porto franco in cui usare la tessera dei giovani del PD ("ma alle ultime elezioni ho votato Monti, non l'avessi mai fatto") per farsela autografare dai The Pills. Quindi coccinelle rifugiatevi qui e godetevi il set inedito di Apparat, per la prima volta in Italia. Il nostro Primavera Sound è a Roma Nord.

Pubblicità

BEACHES BREW (Marina di Ravenna - 1, 2, 3, 4, 5 Giugno)

La riviera che stupisce. Dal 2012 questo festival sulla spiaggia fa impallidire i vicini Pineta, Papeetee e compagnia cantante. La lineup di quest'anno è praticamente tutto quello che si desidera per una festa iper-estesa in spiaggia. Girano voci che ci siano band che scelgono di iniziare i propri tour all'Hana-Bi di Marina di Ravenna e noi non possiamo dar loro torto perché di posti così ce n'è solo uno. Quest'anno anche le anziane Babes in Toyland hanno deciso di dare il loro contributo dark alla spiaggia, e il contrasto del loro set oscuro con la situazione è qualcosa di poetico. Avremmo potuto dirlo all'inizio, ma volevamo tenerlo come ciliegina sulla torta: è completamente gratuito. Buone vacanze.

MI AMI (Milano - 5, 6, 7 Giugno)

Si parla del diavolo e spuntano le corna! Il Mi Ami, festival dei baci e delle verginità perdute, giunge quest'anno all'undicesima edizione, con tanta tanta voglia di rinnovamento. Il rinnovamento è visibile già dalla locandina di questa edizione, in cui alle dolci sagome di Baronciani si è sostituito un volto senza organi rizomatico, deleuziano, dadaista, post-strutturalista in un digital collage che ricorda molto vagamente la sigla di True Detective. Il giallo è trovare ciò che si va a cercare, come suggerito dal tema portante e dall'hashtag del festival #ETIVENGOACERCARE. Gli organizzatori come al solito giocano a nascondino con i nostri sentimenti, a margheritine con la musica e con i gusti in costante evoluzione degli indie italiani per gli indie italiani. Basterà il Management del Dolore Post Operatorio a farci passare questa overdose d'amore e di rap? Che bello il rap. Quante novità al Mi Ami.

Pubblicità

TERRAFORMA (Villa Arconati, Milano - 12, 13, 14 Giugno)

Il Terraforma è un festival proto-fricchettone perché non ha le luci, non ha i proiettori, non ha i "nomi grossi", non ha gli hashtag ufficiali e non ha nemmeno un metodo accertato per allontanare le zanzare. Questo non deve spaventarvi, perché significa che non tutto vi è dato, dovete metterci del vostro. Immaginazione, innanzitutto, dato che il palco, pur essendo scenicamente e architettonicamente impressionante, non ha proiezioni, è scarno, così come le strutture e l'ambiente circostante. L'assenza di hashtag e di altri elementi di corollario potranno, però, farvi riunire all'essenza della musica. La lineup dei tre giorni è suddivisa in modo tale che il mood del festival e, di conseguenza, il vostro passi dalla psichedelia totale alla meditazione dub, ai viaggi ambient per poi essere tranciata da techno senza se e senza ma. Quindi portate la vostra sostanza, ma portatevi anche lo spray per le zanzare, non siete mica dei selvaggi.

DANCITY (Foligno - 3, 4, 5 Luglio)

Questo festival è in forma adorabile dopo ben 10 edizioni, nonostante il pubblico sia composto perlopiù da gente del centro Italia come Tommaso Pandolfi, in arte Furtherset, che ricordiamo aver utilizzato il festival lo scorso anno per sfogare la sua gioia da appena-diplomato e dedicare un romanticissimo haiku ai sandali di Caribou. Quest'anno il Dancity è immancabile, non solo perché gli anniversari vanno festeggiati a dovere, ma soprattutto perché ha una lineup che ci fa sbavare già solo ai primissimi nomi annunciati (robetta tipo Underground Resistance, Voices from the Lake, Holly Herndon, Objekt, Gigi Masin e Lory "don't call me legend" D). Vi salutiamo con l'altra mano.

Pubblicità

RADAR (Padova - 8, 9, 10, 11 Luglio)

Il Radar è forse il festival con la storia più romantica: ha combattuto contro l'ignoranza delle autorità locali che, non più tardi dello scorso anno, sembravano essersi schierate in assetto di guerra per farlo chiudere. Invece la storia sembra avere un lieto fine, perché Radar ha vinto ed è sopravvissuto alla grande, e per questa edizione sono previsti ancora più botti (in senso positivo), oltre che una programmazione che travalica i giorni del Festival e concede a Padova una spina dorsale musicale che poche altre città riescono ad avere.

ZANNE (16, 17, 18, 19 luglio, Catania)

Se Leo Di Caprio fosse un festival, sarebbe Zanne. Bello, nostalgico e con il suo occhio azzurro sempre puntato su questioni ambientali. Forse in questo caso più che l'innovazione della lineup è da encomiare l'innovazione dell'intero impianto del festival, che è tutto improntato al riciclo, al riutilizzo e al consumo consapevole. Tutto sommato la pagina "Ecozanne" sembra il manifesto dei Verdi, ma meglio così che inquinare il mondo con la propria tracotanza.

A NIGHT LIKE THIS (Chiaverano, 18 Luglio)

Come sopra, un festival in cui il luogo vale la candela. Siamo su un lago, nei pressi di Ivrea, e questo basta. Una serata lontano da tutti con musica estiva come quella dei Drink to Me e del buon Populous, nomi che sembrano essere associati praticamente ad ogni lineup finora annunciata. Plus perché berrete e mangerete soltanto prodotti locali.

Pubblicità

SIREN (Vasto - 23, 24,25,26 Luglio)

Scusate se l'Abruzzo è decisamente una delle regioni più fighe d'Italia. Probabilmente se non esistessero le Marche, vincerebbe, così invece se la gioca. In Abruzzo succedono tante cose a parte gli arrosticini, ma la cosa più interessante, in ambito di festival, è il Siren di Vasto, che l'anno scorso ha portato big names come Mogwai, John Grant, The National, ma soprattutto il resto del cartellone era bello intenso. La caratteristica del festival, che lo rende delizioso sia per gli avventori che per gli artisti, è il palco fronte-mare, che non molti festival possono vantare, oltre che la meraviglia di Vasto. Quest'anno abbiamo di certo i Verdena e James Blake, rimandiamo al sito del Festival per aggiornamenti.

YPSIGROCK (Castelbuono - 6, 7, 8, 9 Agosto)

Un festival fresco nel pieno dell'estate in Sicilia. Ha un nome di merda e lo sappiamo tutti, ma alla fine ci passi sopra perché sei in Sicilia, probabilmente in vacanza e non te ne frega un cazzo. La lineup è sempre sul lato strettamente indie, il che è buono perché in quei giorni di Agosto non avrai bisogno d'altro che di leggerezza.