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Musica

La guida di Noisey alla musica per scopare

Alcuni consigli pratici per assicurarvi di non fare brutta figura, almeno per quanto riguarda la musica.

Photo by Igor Baranchuk

Mettetevi una mano sul cuore e giurate che non vi è mai successo di ritrovarvi a braghe calate alle prese con iTunes, cercando disperatamente qualche traccia per creare un po' di atmosfera e tutto ciò che trovate sono gli Articolo 31 o System Of A Down, o comunque altra roba che vi ricorda le prime pugnette a casa della nonna dopo Bim Bum Bam. Per evitare che proprio sul più bello la riproduzione casuale vi pugnali alle spalle con "Smack My Bitch Up" facendo crollare spaventosamente la libido, sarà meglio mettere insieme una "playlist da ficcaggio" coi contro-cazzi (miglior battuta del giorno confirmed). Eccovi dunque alcuni consigli pratici per assicurarvi di non fare brutta figura, almeno per quanto riguarda la musica.

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FALLO SENZA R&B

Photo by Igor Baranchuk

Nonostante ogni film romantico degli anni Novanta abbia provato a farvi credere il contrario, l'R n' B è il genere VIETATO SCOPARE per eccellenza. Tralasciando il fatto che se volete ascoltare Mariah Carey mentre fate sesso avete dei seri problemi a vivere, la vera difficoltà nello scegliere la musica giusta per le vostre notti XXX è il rischio di trasformare il lieto evento in una situazione comica. Avete presente le scene nei film in cui l'attore/attrice si spoglia al rallenty e parte Barry White in sottofondo con quella voce suadente da ciucciafighe? Ecco, queste cose nella realtà non possono succedere senza che qualcuno si metta a ridere, e se uno ride l'altro si vergogna come un francese il giorno dell'armistizio. Se partisse "Pregnant" di R Kelly mentre mi sto togliendo i vestiti, credo che per la vergogna saltellerei con i pantaloni abbassati fino alla finestra per poi buttarmi di sotto.

FALLO SENZA CANTAUTORI

Photo by Vito Fun

Forse Wes Anderson vi ha convinto che le musichine unplugged e smielate siano sexy, ma vi assicuro che non è così. Non voglio insegnarvi come rimorchiare, però "Hallelujah" di Jeff Buckley non è sinonimo di "ho fatto stragi di fighe" ma bensì "ti cucinerò biscottini vegani", perciò toglietevelo dalla testa. Mettete su Prince che è il sesso fatto a persona. Chitarra acustica = genitali tristi.

I cantautori vanno bene se siete soli sopra un autobus vuoto mentre fuori piove e voi state piangendo perché vi hanno appena licenziato e vi sono finiti i gigabyte di Internet veloce sul cellulare, in tutti gli altri casi significano che anche per stasera si scopa domani. Peggio del sesso pessimo esiste solo il sesso triste, e questa regola varrà fintanto che Bill Gates non inventerà un lubrificante che si attiva con le lacrime.

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FALLO COI DRONI

Una volta ho deciso di correre qualche rischio e lasciare nello stereo God Is Good degli OM, perché lo stavo ascoltando da una settimana e non riuscivo più a concepire l'esistenza di altra musica all'infuori di quella. Alla fine sono rimasta sopresa ed è saltato fuori che gli OM sono a tutti gli effetti una sexband. Sono persino riusciti a rendere il sesso orale divertente, che per gli eterosessuali è una cosa più unica che rara. Tutti i loro testi parlano di fiamme sacre, di come funziona l'universo e altra roba che ti fa davvero calare nella situazione, è un po' come trovarsi in mezzo a qualche rituale erotico a Salem nel 1692. Però dovete fare attenzione a quello che scegliete, perché sì: la drone music è una figata perché riesce a creare l'atmosfera giusta senza mai diventare opprimente, ma non potete semplicemente fidarvi di Spotify. Questo perché i Sunn O))) non sono un'esperienza cosmica manco per il cazzo (miglior battuta del giorno confirmed, ndr). A dire il vero i Sunn O))) vanno bene, qualche volta, ad esempio se avete organizzato un'orgia tra goblin, ma, hey: non siamo mica qui per giudicarvi.

FALLO LUNGO

Photo by Sam Hiscox

Ok, mediamente, in un mondo in cui tutto va sempre per il verso giusto, quando minuti duri? Ora prendi quel numero e moltiplicalo per 3, per sicurezza. Non c'è niente di peggio al mondo che uccidere l'atmosfera a metà dell'opera, e iniziare a sentire tutti quei rumorini umidicci che Bon Iver stava coprendo con i suoi piagnistei. Se la musica dura di più, tanto meglio: a tutti fa piacere una colonna sonora per le coccole; ma soprattutto, in caso di incontri da una botta e via, avrete un modo per mitigare il vostro senso di abbandono subito dopo aver chiuso la porta. In ogni caso, e questa è una regola che vale anche per il cazzo, una buona lunghezza non è una scusa per mancare di consistenza. Quindi se avete deciso di alternare un pezzo down-tempo a uno di Miley Cyrus, siate consapevoli che almeno uno di voi finirà al Pronto Soccorso.

FALLO EGOISTA

Ad un certo punto in Alta Fedeltà John Cusack spiega che in una compilation è importante fare felice la persona per cui la state facendo, ma quando si parla di sesso questa regola non vale e potete sbattervene. Una playlist e una compilation da scopaggio sono due storie molto diverse a la cosa peggiore che possiate fare è intrecciarle. Un mixtape è un regalo sentito e ragionato che decidete di fare ad un'altra persona o al mondo intero, nel caso siate persone che appestano Spotify con la loro playlist. Una compilation per scopare invece è qualcosa di poco intrusivo che serve a risparmiare alle persone che vivono con voi di sentire i rumori fatti del vostro materasso da quattro soldi e delle doghe del letto, per usare un eufemismo. Il segreto per fare un buon lavoro è di mettere insieme i pezzi subito dopo esservi masturbati, quando il sesso è l'ultima delle vostre preoccupazioni, così, nel caso la serata andasse male, potrete godere di orgasmi sonori con una giusta mezz'ora di Maruego.

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