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Bono il benefattore avrebbe investito in paradisi fiscali offshore

Vuoi vedere che "The Sweetest Thing" è avere un botto di soldi?
Lauren O'Neill
London, GB
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT

I Paradise Papers sono una notiziona. Stronzate, condizionali e linguaggio giornalistico a parte, praticamente vogliono dire che il Guardian e altri colleghi hanno condotto delle indagini sull'evasione fiscale. E quello che vogliono dire davvero, per me e te, è che un casino di ricconi hanno fatto le cosacce con i soldi che hanno guadagnato. Prendiamo ad esempio la Regina d'Inghilterra: lei avrebbe investito nelle isole Cayman, che sono un paradiso fiscale. Che signora poco fine.

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Ma ehi! Non tutto il male vien per nuocere. Ci possono essere anche degli aspetti divertenti, o perlomeno ironici, come il fatto che Bono – Bono degli U2, Bono il benefattore – abbia buttato (pare) un po' di soldi in una compagnia maltese chiamata Nude Estates. Per uno di quei giri assurdi che avvengono quando si ha a che fare con queste imprese, Nude Estates ha poi acquistato un centro commerciale. E quindi, sempre per uno di quegli intricati giri di parole e soldi che succedono, il centro commerciale è diventato di proprietà di Nude Estates 1, con base a Guernsey.

La vera coincidenza (provate a immaginarvi Lucarelli che legge questo paragrafo) è che sia Malta che Guernsey hanno regimi fiscali molto convenienti. Come ha evidenziato il Guardian, i profitti d'impresa sono tassati soltanto al 5% a Malta, e addirittura non sono tassati affatto a Guernsey, mentre la tassa aziendale in UK al momento si trova al 19%. Quindi, naturalmente, se quanto emerso dai papers venisse confermato Bono non farebbe un'ottima figura.

Bono, tuttavia, sembra sbattersene altamente. Un suo portavoce ha dichiarato al Guardian:

Bono è stato un investitore passivo e di minoranza in Nude Estates Malta Ltd, una compagnia che era legalmente registrata a Malta finché non è stata volontariamente chiusa nel 2015. Malta è una giurisdizione perfettamente lecita all'interno dell'EU per le compagnie di holding.

Del resto ha sempre mantenuto questo atteggiamento blasé anche riguardo a passate scoperte riguardo alle sue abitudini fiscali—nulla di male, sono i suoi soldi, però voglio dire. Non lo so. Correggetemi se sbaglio, ma non è il punto focale di tutta l'etica di Bono l'idea di ridistribuire la ricchezza con i poveri del mondo? Non è l'unica cosa di cui parla tutto il tempo? E le tasse non servono proprio a pagare le istituzioni che… beh, si prendono cura delle persone? Forse ho capito male. Non so. Magari nei caveau delle banche offshore organizzano banchetti segreti per affamati.

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