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Guida ai festival

Tutti i tipi di hangover con cui ti ritrovi alla fine di un festival

A volte ti svegli e pensi, “Oh, non mi sento affatto male!” È solo una volta che sei uscito dalla porta che ti rendi conto che qualcosa non va.
Foto di Mieke Lindeman.

Uno degli aspetti meno piacevoli dei festival è che a un certo punto finiscono. La musica si
spegne e si deve andare a casa, probabilmente in uno di quei bus-navetta sovraffollati che
puzzano di uova marce e formaggio. Poi dovrai affrontare gli inevitabili postumi, che sono sempre un punto di domanda, un po' come prendere una malattia venerea: non sai mai in anticipo quale sarà la sorpresa.

Quindi non ti resta che aspettare e vedere che tipo di postumi ti toccheranno. A volte si avvicendano vari tipi di hangover, altre volte ne hai due contemporaneamente e se hai davvero, davvero esagerato potresti averli tutti insieme. Per prepararti all'agonia che ti aspetta, ecco il repertorio dei tipi di hangover che potrebbero coglierti a fine festival.

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IL ROMPICAPO

Questo hangover è caratterizzato dalla sensazione che ci sia qualcuno che ti martella la testa. E cerca di distruggerti il cranio in mille pezzi. Certo, sapevi che qualche birra di troppo ti avrebbe causato un mal di testa atroce. Ma a cosa è dovuto allora quel dolore muscolare straziante alle gambe, e la sensazione che tutti i tuoi organi interni siano impegnati in una guerra tra loro? Sei stato letteralmente investito dalla voglia di far festa?

IL MALINCONICO

Gli hangover non ti fregano solo fisicamente, ma anche mentalmente. A volte ti svegli, distrutto, che ti sei trasformato in una sorta di filosofo che non può smettere di rimuginare sui bei vecchi tempi, quando ancora era un bambino e sua madre gli preparava il pane in casa e i panini con il cioccolato. Ricordi i vecchi tempi? Quando non avevi mai i postumi ed eri, diciamolo, molto più felice? Quando il peggiore dei tuoi problemi era non riuscire a trovare un videonoleggio nei dintorni? Quando il tuo cagnolino era ancora vivo? Ah, amore di cane.

LA FOGNA

Puoi riconoscere questa particolare manifestazione di infelicità dal tuo intenso desiderio di mangiare qualcosa di molto specifico. Potrebbe essere un Cornetto all'amarena, ma potrebbe anche essere quello specifico tramezzino che fanno solo alla stazione di servizio 80 chilometri a est della tua città. L'unica cosa che puoi fare è cedere al desiderio e fare tutto il necessario per soddisfarlo. Se è un tipo di hangover in cui ti ritrovi spesso, potresti considerare la possibilità di imparare a cucinare.

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Foto di Raymond van Mil.

L'OSSESSIVO

A volte ti svegli e pensi, “Oh, non mi sento affatto male!” È solo una volta che sei uscito dalla porta che ti rendi conto che qualcosa non va. Sei troppo allegro. In realtà il vicino che hai appena salutato lo odi a causa di quella tosse secca e disgustosa che ogni giorno ti perseguita attraverso i muri. Inoltre, ieri hai bevuto talmente tanto che ora avresti tutto il diritto di essere in coma. È allora che ti rendi conto di avere un hangover ossessivo. Sprizzi energia da tutti i pori, pensi che tutti siano belli e sei disposto a spendere centinaia di euro per oggetti design di cui non hai nessun bisogno. Ecco, prova a incanalare la tua energia in qualcosa di positivo davvero: vai a pulire il bagno. Ma affrettati, perché l'hangover ossessivo non durerà per sempre—a breve sarai in coma di nuovo.

LA GRANDE DEPRESSIONE

Ai festival si va perché ci si diverte. Il giorno dopo la fine di un festival, per contro, ci si può sentire la persona più infelice del pianeta. La sbornia depressiva è simile a quella malinconica, tranne che in questo caso non si riesce a pensare ad altro che ai propri errori, per esempio il messaggio che hai mandato alla tua ex, o quella volta che, a sette anni, hai avuto un attacco di diarrea seduto in braccio a Babbo Natale. Ma non preoccuparti, questo hangover non ha lunga vita, né l'hanno avuta le macchie sui pantaloni di Babbo Natale.

L'autore in tenda a un festival. Foto di Fiona Fortuin.

LA NAUSEA

Esistono tre tipi di persone: chi non vomita mai a causa dell’alcol, chi vomita appena beve troppo e chi il giorno dopo ottura il bagno. Se appartieni a quest'ultima categoria, questo hangover ti sarà familiare. Ti sdrai sul pavimento del bagno e abbracci la tazza come un vecchio amico che non vedevi da tempo. Vomiti finché non ti svuoti completamente, e poi vomiti ancora un po’. Pubblichi centinaia di foto dell'evento su Instagram. Sto scherzando. Speri vivamente che nessuno, assolutamente nessuno, ti veda mai in queste condizioni. Compreso tu. Dio! SMETTILA DI SPIARMI!

IL DESERTO

L'interminabile deserto, l'enorme vuoto, l'infinito nulla. Forse l'hangover peggiore di
tutti. Tutte le tue emozioni sono completamente eliminate, come se qualcuno avesse
trovato l'interruttore per i tuoi sentimenti, come se tutto il veleno che hai immesso nel tuo
corpo avesse mandato in cortocircuito il sistema nervoso. Hai le emozioni temporaneamente fuori servizio, pure di fronte ai coniglietti nel cestino della bici di una donna per strada, pure quando la gomma della bici resta bloccata nelle rotaie del tram, proprio mentre spunta un veicolo da dietro l'angolo. Per questo hangover valgono le regole che valgono per tutti gli altri: non ti spendere troppo, cerca di fare meno danni possibili e confortati con il pensiero che passerà. Un giorno tutto sarà di nuovo a posto, nel mondo. (Esclusi i coniglietti.)

Questo articolo fa parte della Guida di VICE ai festival.