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I Vine surreali di Tom Shae

Abbiamo parlato con l'artista del potenziale di Vine come piattaforma artistica e del termine "Vine Art"

Vine: il medium dei loop di sei secondi usato principalmente per pubblicare cover amatoriali di canzoni, scherzi e meme. Però Vine è anche una piattaforma in cui si possono scovare vari progetti artistici interessanti e spesso sottovalutati. Anche se i Vine artistici a volte sono difficili da trovare, in realtà gli archivi sono pieni di gioiellini creativi, ed esiste una community in erba che li circonda—i Vine-maker che piazzano i loro loop anche in contesti istituzionalizzati, come è successo il mese scorso al Vine Art Symposium a Brooklyn.

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Tom Shea è uno di loro. Grafico e fotografo, l'artista dello Utah ha postato il suo primo Vine solo una settimana dopo che l'app era stata messa a disposizione per iOS, nel gennaio del 2013. Dopo 335 post e 26000 follower, ormai tesse le lodi di quello che è diventato il suo sfogo creativo preferito.

Per il primo centinaio di post Shea si è concentrato sui suoi interessi personali, tra cui il trail running con i suoi cani, come in questo video ritratto di Antelope island nello Utah. Dopo non molto però ha iniziato ad attirare l'attenzione virando su temi più oscuri e immaginativi. Poi questo meraviglioso Vine narrativo del Gran Lago Salato è stato inserito nell' "Editors Picks" di Vine.

Da allora i suoi video sono diventati sempre più surreali. Shea ha da una parte un'inclinazione pronunciata per la luce e i colori, e dall'altra per l'oscurità e il disagio. Alcuni sembrano dei quadri di paesaggi animati, mentre altri sembrano  una finestra con vista sul sublime per sei secondi: un'atmosfera utopistica o paradisiaca che si rigenera in un loop eterno. Non sorprende che uno dei suoi Vine hack di un altro artista sia chiamato "Purgatory."

Qui sotto potete ammirare alcuni dei suoi loop, e anche leggere un'intervista con Shea sull'evoluzione del medium da social a spazio creativo. Con lui riflettiamo sul termine "Vine Art" e sul perché il programma potrebbe essere di per sè poco artistico.

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The Creators Project: In gran parte dei tuoi primi Vine ci siete solo tu e il tuo cane in mezzo alla natura, ma adesso pare che tu abbia un approccio più creativo. Come è cambiato il tuo stile e perché?

Tom Shea: All'inizio pensavo che Vine fosse un altro social con cui mettere in mostra la propria vita, come Facebook. Vedevo dei Vine creativi, ma non erano lontanamente simili a ciò che si trova ora. Era una cosa nuova per tutti e la gente cercava di far ridere gli altri…e lo fa ancora adesso. Solo quando ho iniziato a seguire Viners come  John Bergin, J_e_s_s, e altri ho iniziato a vederlo come un mezzo per creare qualcosa di artistico. Quindi detto questo…i miei Vine sono lentamente diventati quello che sono oggi, e adesso questo è il modo che preferisco per essere creativo.

Consideri i tuoi video "Vine Art"? E cosa ti piace di Vine come mezzo artistico?

Se davvero esiste una cosa chiamata "Vine Art", spero di poter in qualche modo rientrare nella categoria. So che ci sono opinioni contrastanti su Vine come forma d'arte, alcune a favore e altre contro. Alcune persone pensano che siccome si tratta di un'app da smartphone non vada presa troppo sul serio. Voglio credere che non abbiano avuto l'occasione di vedere quanto impegno ci mettono alcuni utenti per creare qualcosa di bello, magico o che faccia riflettere. E trovo che sia geniale che siano loop video di sei secondi; l'aspetto chiave è proprio il loop, è questo che lo rende quello che è. Le idee e le possibilità sono infinite.

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Alla community di Vine manca un lato più artistico? Cosa pensi dei progressi che questo medium sta facendo?

Non direi che "manca", ma vorrei che la sua presenza fosse più massiccia. Credo che il difetto di Vine sia che la gente (più che altro i ragazzini, che rappresentano buona parte della community) parte dal presupposto che lo scopo dell'app sia far ridere. Spesso ricevo commenti tipo "Non l'ho capita. Che cavolata" o "Ma non fa ridere per niente!", e proprio da quando i miei Vine sono diventati più creativi.

Comunque penso che Vine stia progredendo bene come medium per l'arte. Di recente due dei miei Vine, insieme ad altri di Viner molto talentuosi, sono stati selezionati per il Vine Art Symposium, a Brooklyn. E mi hanno anche chiesto di creare un iBook dei miei lavori, accessibile tramite iTunes, quindi credo proprio che si inizi a prendere più seriamente l'arte su Vine…ed è meraviglioso, perché tutto questo crea più potenziale per i futuri artisti di Vine.

Cosa usi per produrre/editare/postare i tuoi video? Sembra che il valore della tua produzione sia aumentato con il tempo.

Solitamente non uso software per l'editing. Mi piace lasciare i miei Vine al naturale. L'unico che è stato alterato con un programma diverso da Vine è il video di supporto che ho creato per Unpopular Now. So usare meglio le opzioni interne all'applicazione come il focus lock e la funzione di tocco assistito sull'iPhone. Su Vine, quello che ci butti dentro è quello che ne esce.

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Puoi suggerirci qualche altro Viner con un particolare talento per il sublime?

Reno Shaw, R E MedlinJ_e_s_sLe Seb Ettingerand namestoocommon. Ce ne sono COSÌ TANTI che vorrei poterli citare tutti; mi sento in colpa a non nominarli. Bisogna solo ritagliarsi del tempo per girare sull'app o per guardare quello che seguono altri utenti creativi.

Per vedere altri lavori di Tom Shea non su Vine, visita il suo sito: http://garlicandorchid.com/