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Música

Recensioni

Quali dischi salutare con entusiasmo e quali con uno sbocco impietoso.

BROADCAST

BAUSTELLE

LE1F

MY BLOODY VALENTINE

Se fino a qualche anno fa 'mixtape' era sinonimo di "mi pesa troppo il culo per fare un album vero ma devo comunque far uscire qualcosa al volo altrimenti la gente si scorderà che esisto," adesso il concetto è più vicino a "chiamo solo gente con cui voglio davvero collaborare, e tiro fuori una decina di tracce belle pesanti senza che le major mi scassino le palle su chi devo far rappare e quali sample i producer possono o meno usare," che è l'equivalente in parole del disco in questione.
MORENO LAPZELLI

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Bambolone omosessuato, bonissimo e nerissimo come un gelato al cioccolato, molto dinoccolato, beneducato. Non te lo aspetteresti mai da lui, però una traccia te la inizia con un rutto. Nel 2013 ho imparato che le buone maniere orientali sono diventate di uso comune anche nella Grande Mela. Konichiwa!
MAESTRO MECOJONI

Uno e trino come una divinità, The Weeknd segna un gol discografico che vale tre punti come una rete vittoriosa in una partita di campionato. Il Balotelli della musica è un campione di trinità, un diamante nel diamante della formazione della composizione, uno swarowski dell'interpretazione. Gli auguro tanta felicità.

NONNA ROSA

A$AP Worldwide / RCA

Ecco un altro esempio di quanto detto a lato, al contrario però. Non che Long.Live.A$AP sia un brutto album, anzi, ma sembra la sorella stronza di Life.Love.A$AP : molto carina pure lei ma con qualche dito al culo di troppo a rovinare tutto. Sto parlando delle tracce con 15 featuring, di "my nigga Skrillex" e di Yelawolf da una parte, e dall'altra delle figate che probabilmente non sono state incluse per non spaventare le fan quattordicenni del prettiest motherfucker.
RENZO STUCAZZOPENDO

Il desiderio di provare empatia o complicità è spesso seducente, peccato possa portare anche un diffuso senso di noia o veri e propri smottamenti d'invidia insensata. La ScimmiaSpaziale, tuttavia, ti sbatte in faccia qualche metro cubo di #problemiveri (tipo, uhm, la #chemioterapia) senza curarsi di cosa ne pensi. Meno di un quarto d'ora di musica scura, ossessiva, piegata su ritmi che non ti saresti mai sognato di voler/poter ballare con l'anima, ipnotizzato e stranito: combatti il cancro col Voodoo.
DRUGO FIENDO

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BEN UFO

Fabriclive67

Fabric

Il Fabric è pieno di modelle in libera uscita. Ben UFO per broccolare decide di fare il pettinato e mette i pezzi dling-dling-tiritiriti. Poi le modelle se ne vanno, Ben va in bianco, si attacca al gin tonic e mette bum-bum-Blawan. Meno male che le modelle devono andare a dormire presto così i dj possono salvarsi la reputazione.
MARGHERITA HAKKEN

Ninja Tune

Questo disco è ben fatto ma sembra uguale a molta roba che c'è in giro. Failty DL segue la moda facendo un mix di funky/dub/techno/bass, tanta house e grazie a quel paio di remix di Four Tet e Gold Panda il gioco è fatto. Che poi se sei già in determinati circuiti ti viene facilissimo, mentre se sei sconosciuto fai solo il possibile per assomigliargli. E che gusto c'è?
IL MAGO BERLINO

FUNCTION

Incubation

Ostgut Ton

Dopo vent’anni di EP, collaborazioni e compilation, Function si è deciso a fare un album da solo. Non sembra per niente buttarla sul dancefloor, anzi: tra ritmiche a pallini e docce fredde analogiche, ne risulta un bel disco da ascoltare comodi in poltrona mentre vi fate venire le peggio paranoie.
BRONCHI BEATI

POWELL

a/t

Death Of rave

Ho capito a che gioco gioca: si è immaginato la techno che nasce a New York nel ’79, suonata da un homeless loopando audiocassette scadenti. Funziona tutto male e ad ascoltarlo ho quasi paura di pigliare la scossa, però non sono riuscito a non andarci in fissa.
DIVINITÀ RANDOM

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AA.VV.

The End Of Civilization

Mannequin

La mia reazione a questa compilation curata da Mushy stava quasi per essere “che cojoni la minimal wave,” però devo dire che ci sono un paio di interventi che salvano tutto, cioè i brani di ASSS, Rosemary e The Murder Act. Ha senso se la intendiamo come ultima parola su un genere che speriamo di non ascoltare più per almeno i prossimi due anni.
PRETE PRATESE

NOSAJ THING

Home

Innovative Leisure

-Che facimm?
-Nosaj.
-Ascoltamm'a musica!
-Occhei.
VITO CICILLO

BJÖRK

Bastards

One Little Indian

ICEAGE

You're Nothing

Matador

Esce il primo disco e ci pare a tutti molto figo, poi li vediamo live e si rivelano il gruppo panc del liceo. Ora però c’hanno vent’anni, e il primo brano di questo nuovo album faceva sospettare una maturazione interessante. Col cazzo: per arrivare alla fine incolume mi sono dovuto fare un clistere di entusiasmo nei confronti della vita… e mi sono pure cacato addosso.
NOW I AM BECOME SFIGA

HOLY

The Age Of Collapse

Adagio830

E rieccoli: un disco lungo che suona praticamente tale e quale a quello corto solo più nero, più rancoroso e più personale, di pari passo con la condizione sociale. Per quanto mi riguarda, questo è esattamente quello che si dovrebbe volere da un gruppo hardcore.
UNCLE SLEEPY

AMENRA

Mass V

Neurot

Se invece d’ascoltare il nuovo album degli Amenra, nell’atto di recensirlo, sto deponendo i miei mefitici bisogni ascoltando Black Millenium dei Mutiilation, significa che agli amici belgi di Scott Kelly continuo sempre a preferire dei buoni vecchi eroinomani francofoni e che degli Amenra fregaproprio‘ncazzoammé!
GIULLASA TRENVAPPI

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BAD

RELIGION

True North

Epitaph

Ai Bad Religion voglio bene, innanzitutto per uno dei più bei loghi per cui essere picchiati al liceo di sempre. Oltre questo stralcio di nostalgia, v’è un dato di fatto: rifare sempre lo stesso disco è una cosa al di là del bene e del male. Superato il trentesimo anno di carriera, non avere cadute di giovanilismo o squilibri dettati dall'andropausa è una gran cosa.
PEDRO SOMBRERO

DARKTHRONE

The Underground Resistance

Peaceville

Oslo, maggio 2012, interno notte: —Bella Fé! —Bella Noctù! —Allora, a sto giro che c’inventiamo? —Boh, piglia le birre e po’ vediamo. Oh, senti st’EP degli Anti Cimex! —Bomba, rifamolo uguale! —Daje! Però ci mettiamo pure du’ strizzate de palle alla Rob Halford.
VENTREPPE GIUSELLA

Qayin

Brigadisco

Deve essere un’impresa suonare roba pressoché strumentale senza avere niente a che fare col post/math da mezze seghe o col jazzcore di Ostia Lido. I Tetuan dedicano l’album a Caino perché Dio ama i traditori e loro sembrano effettivamente intenzionati a piazzarlo nel culo a qualcuno. Spaccano anche se l’album è mixato da uno con un’idea tutta sua della stereofonia, sembrano gli Enfance Rouge che hanno deciso di mettere le bombe sul serio.
KHAN NOONIEN SINGH

The Divinity Of Purpose

Nuclear Blast

Sono passati quindici anni dalla prima volta che ho sentito un disco degli Hatebreed. Da allora sono cambiate così tante cose, compresa la città in cui vivo e il lavoro che faccio e il fatto che mi piacciano o meno gli asparagi (ora sì, allora no). Jamey Jasta invece fa sempre la stessa identica cosa (malissimo tra l'altro) da almeno quindici anni, il che denota quantomeno l'evidente caduta di ogni barriera tra dedizione e psicosi. Per questo, se non facessero così cagare, sarebbero il più grande gruppo metal di sempre.
LUCIO MARGOTTA

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A me questo mi sembra uno scroccato.
MANNAIA GUERRILLA TOTEM

NIAGARA

Otto

Monotreme

Otto è un numero, ma è anche una parola palindroma, il simbolo dell'infinito messo diritto come una clessidra (come se l'infinito avesse uno scorrere circolare ma lineare allo stesso tempo, robe da matti). Otto è anche una banana, se la tagli in sezione e ne metti due fette affiancate (Andy Warhol suca). Grazie al cazzo che il titolo è figo, ma il disco lo è altrettanto.
OTTO CAC

ONE DIRECTION

Take Me Home

Syco / Columbia

L’unica cosa simpatica di questi pornominorenni britannici usciti da un talent show è che schiatteranno prima dei 20 anni, per Taylor Swift, per il ricambio settimanale di cougars—vedere il Daily Mail per le ultime—per i tatuaggi improvvisati o per le decolorazioni azzardate. E se l’unica cosa buona musicalmente è l’intro rubato alla più brutta canzone dei Clash di sempre, capirete che qui se la spassano solo i pedobears.
ROSCIA DE CAVEO

AUTRE NE VEUT

Anxiety

Software

Autre Ne Veut è un neuropsicologo bianco di 29 anni di New York che canta un R'n'B sperimentale, auto-referenziale, assurdo e geniale con un falsetto che sembra quello di Marvin Gaye. È musica intelligentissima fatta con un gusto talmente del momento che non penso che ci sia musica ora prodotta al mondo che meglio spiega cos'è interessante nella musica ora in questo momento preciso della storia della civiltà occidentale.
TIM SMALL

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BAUSTELLE

Fantasma

Warner

Un concept album ispirato "al cinema degli anni Settanta, a Morricone, a Ligeti, a De Andrè, a Ravel, e a mio cugino che lavora nelle pompe funebri e si lamenta che muore sempre meno gente". Tutto da ascoltare con una mano sui maroni e l'altra spiaccicata sulla fronte, pensando: “ora so cos'è la morte: Bianconi che canta in romanesco.” Il prossimo che riscopre un genere, un'annata o una sottocultura è pregato di tenerselo per sé.
SIG. F.ORMAGGINO

DUCKTAILS

The Flower Lane

Domino

C’è uno che suona una chitarrina… canta… c’è pure qualche altro strumento…
MINOIO KOYO

LOW

The Invisible Way

Sub Pop

Per questo decimo disco i Low hanno finalmente deciso di accontentare i fans che da anni chiedevano un cambiamento. Sono stati davvero radicali: hanno aggiunto un pianoforte.
MANO NMIDIRE

LOCAL NATIVES

Hummingbird

French Kiss

Lo scorso disco di questo gruppo è stato per me simbolo di una fase felice, poi triste, poi felice, poi fase di desiderio omicida nei confronti dell'umanità e della band stessa. Tutto sommato, dopo varie peripezie, voglio bene a questi ragazzi, mi ricordano la mia Bildung.
VIRGINIA SPEARS RICCI

Un disco che chiamare assurdo è poco. Immaginatevi un John Cage funky di colore che con le chitarre microtonali di Fred Frith su basi hip-hop con il basso scordato, che imita vocalizzi di cantanti soul a caso. Insomma suona esattamente come si veste, cioè con cappelli da giullare e colori acidi improponibili. Il futuro della musica, tanto si sa che i neri si sono inventati tutto loro.
MALNATO MALCAGATO

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BROADCAST

Berberian Sound Studio OST

Warp

Berberian Sound Studio è cinema sul cinema, un film metalinguistico che confonde anche i piani sonori (diegetico ed extra-diegetico) oltre a quelli visivi e di realtà. Per non farsi mancare nulla, a musicare il film nel film sono stati—letteralmente—richiamati dall’oltretomba i Broadcast, che non sono i Baustelle e infatti questo è un grande album. Se poi avessi voglia vi spiegherei anche cosa significa diegetico, ma evidentemente non ne ho.
ENRICO STIGHEZZI

HAIR POLICE

Mercurial Rites

Type

Mezzo mondo del noise si è oramai dato alla techno, peraltro con profitto, l’altro mezzo si divide tra chi fa l’intellettuale e chi si è dato a robine pop senza buco del culo che vomitano merda dalle orecchie. Gli Hair Police no, hanno deciso di continuare a fare burdello nero più convinti che mai, contorti come in preda a spasmi industriali mentre fanno di tutto per non frantumarsi in mille pezzi. Sembra la versione migliorata di Certainty Of Swarms, ed ha altrettanto senso, se non ancora di più.
FRAN LACURVA

Quanta pazienza ci vuole a tenere in ibernazione per vent’anni un album né brutto né bello, che se fosse uscito ai tempi sarebbe stato un tracollo di carriera? Di fatto ha vinto Shileds: appena postato ha subito generato un paio di guerre civiili, qualche atto di terrorismo e diversi tafferugli. Insomma, fotti l’hype prima che fotta te, possibilmente senza muovere un muscolo. A me del disco in sé non potrebbe fregare di meno, ma almeno servirà a fare un po’ di pulizia etnica.
GUTTER GURU

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CALCUTTA

Forse…

Geograph

Il 90 percento dei cantautori crede di avere un sacco di cose da raccontare, poi li vedi tutti i giorni fare shopping per non sentirsi vuoti dentro, e ti tocchi le palle. Invece Calcutta, come tutti i grandi poeti, neanche si impegna a raccontare storie che abbiano una consistenza che vada più in là dei cazzi suoi, ma di colpo si trasformano in delle incudini di verità. Spero solo di non incontrare mai l’Enrico della canzone omonima, che si direbbe una persona alquanto irritante.
BRADIPO ASCOLANO

L’autopsia del cadavere rivela un delay a nastro al posto dello stomaco, e un riverbero a molla a posto del fegato.
LUCIGNOLO FULCI

La Tempesta

Non mi da fastidio il fatto che si siano trasformati in un gruppo hard rock becero con problemi ormonali, anzi sarebbe stat proprio una bella idea non fosse che anche i testi hanno preso lo stesso andazzo, però pigliandosi sul serio quanto prima, e finisce che i pezzi fanno tutti tanto ridere. Soprattutto “Fessura” e “Ma Anche No” sono roba da carcere duro.
JESUIT JUNKY