riviste porno

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Rima baciata, pippa assicurata

Negli anni 70, le riviste porno ti gasavano con i titoli.

Da tempo ho un debole per le riviste porno italiane anni Settanta. Come molte altre cose fatte in Italia in quel periodo, anche queste riviste hanno uno stile piuttosto caratteristico; a differenza delle altre cose però, essendo appunto materiale strettamente porno, non sono state del tutto sputtanate dal revival—musicale, cinematografico e in generale estetico—che ci sta gradualmente portando a detestare il decennio in questione.

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È raro che questi giornali non regalino delle chicche assolute in termini di foto e, soprattutto, di copywriting. I titoli dei vari servizi, infatti, sono delle specie di esercizi di stile: estremamente semplici, stupidi, volgari e rigorosamente in rima. Sul serio, circa l'80% dei titoli di queste pubblicazioni sono rime baciate. È come se le skill poetiche di un bambino delle elementari fossero state trapiantate nel cervello di un pervertito quarantenne con i peli sui palmi delle mani.

Ecco una selezione fatta da alcune riviste trovate in vari mercatini milanesi e romani. Le abbiamo scansionate una a una per voi, e vi assicuro che toccarle così a lungo non è stato affatto piacevole. Quindi fateci almeno la cortesia di guardarvele con cura tutte quante.

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Questa foto e la precedente non sono in rima, lo so, ma non potevo non includerle.