Cosa è successo quando ho indossato solo scarpe palmate

FYI.

This story is over 5 years old.

esperimenti

Cosa è successo quando ho indossato solo scarpe palmate

Le scarpe palmate sono tanto brutte quanto il nome con cui sono conosciute. Che è un'ottima scusa per andarci in giro.

Ho un profondo senso della vergogna. Se esco di casa con un brufolo sulla fronte, per esempio, ho la certezza automatica che chiunque mi incrocerà non potrà non notarlo e trovarmi nomignoli—tipo "l'uomo sebo" o "signor tre occhi"—che poi pubblicherà con tanto di aggiornamenti su un gruppo Facebook appositamente denominato "A che punto è il brufolone di Michi Buchinger."

Ovviamente so che sono tutti timori ingiustificati. Di solito sono una persona che attira l'attenzione tanto quanto una genziana a un'orgia, e in generale la gente pensa soltanto a sé (motivo per cui io penso ossessivamente al mio brufolo e mi preoccupo del giudizio altrui mentre ogni altra persona pensa ai fatti suoi e si preoccupa di ciò che penserò io che però penso ossessivamente al mio brufolo e mi preoccupo del giudizio altrui… che al mercato mio padre comprò). Ma dovrò pur superare questa mia debolezza, no? E c'è forse metodo migliore che l'opzione shock?

Pubblicità

Tipo indossare delle scarpe palmate?

Le scarpe palmate sono tanto brutte quanto il nome con cui sono conosciute. Sono quelle calzature a cinque dita che danno di chiunque le indossi l'impressione che il malcapitato si sia vestito al buio indossando dei guanti al posto delle scarpe. Immagino che la gente le porti perché sono comode. Su Amazon tra le recensioni c'è un tale Signor Schultz che commenta "il paradiso in terra :)" e "zero stress" (una cosa interessante, dato che di solito effettivamente le scarpe sono un vero stress. No? No).

Dato che ho sempre pensato che per usarle si debba essere totalmente privi di vergogna, ho provato a indossarle per capire se avrei acquistato un po' più di fiducia in me e avrei imparato a fregarmene del giudizio altrui. Ecco com'è andata.

GIORNO 1

Tutte le foto di Dominik Pichler.

Riuscire a infilare tutto il piede nella scarpa è stato facile quanto far accomodare un cadavere in rigor mortis alla guida di una Smart. Mentre cerco di far entrare il piede destro mi sento una delle sorellastre di Cenerentola.

Inoltre, visti gli spazi per le dita, escludo totalmente la possibilità di indossare calzini o acquistare calzini con le dita—cosa che vorrei evitare perché nonostante tutto non sono così interessato a investire nel mercato delle dita.

Risultato: alla mia prima uscita ho un aspetto a dir poco patetico.

Non mi stupirei se i turisti in giro per Vienna iniziassero a fotografarmi i piedi per poi tornare a casa e dire a tutti i loro parenti e amici che effettivamente gli austriaci hanno qualcosa di strano. Mentre scruto i passanti vorrei mettermi a urlare, "Ehi i miei occhi sono qui!" ma sono troppo in imbarazzo per fare dell'umorismo. Quindi lascio che tutti mi guardino i piedi.

Pubblicità

GIORNO 2

L'esperimento delle scarpe palmate mi mette più a disagio di quanto pensassi. A un certo punto mi viene addirittura chiesto se mi pagano per indossarle. Così decido di andare a correre—non perché sono scarpe da corsa, ma perché penso che correndo abbastanza velocemente nessuno potrà farmi domande stupide o, nella migliore delle ipotesi, notarle. Inoltre, se qualcuno riuscirà effettivamente a fermarmi e a fare domande, risponderò che è una nuova moda e che se le mette anche Cristiano Ronaldo.

La cosa strana di queste scarpe è che sembra di camminare a piedi scalzi. Di conseguenza, la mia corsetta si trasforma in una lunghissima prova di coraggio in cui ho l'impressione di stare sui carboni ardenti. Sento ogni singola pietra sotto i miei piedi.

Per tutti quelli che volessero ripetere il mio esperimento: correre con le scarpe palmate appena comprate fa male.

Dopo un quarto d'ora in cui sembro una papera terrorizzata che cerca i suoi paperini torno a casa, dove trascorrerò il resto della giornata. Perché se non esco non devo indossare le scarpe.

GIORNO 3

Purtroppo sono costretto a uscire perché c'è una festa e non voglio fare lo stronzo coi miei amici. Già diverse ore prima dell'ora di uscire inizia a venirmi l'ansia: come farò a spiegare il perché di quelle scarpe? Dovrei indossare un grosso cappello buffo così che la gente guardi quello invece che guardarmi i piedi?

La recensione su Amazon firmata dal Signor Schultz mentiva: indossarle è molto stressante, e non mi sento nemmeno lontanamente "in paradiso."

Pubblicità

Ma le mie preoccupazioni sulle scarpe palmate scompaiono quando vedo le scarpe degli altri ospiti allineate all'ingresso. Perfetto! Lascerò lì anche le mie e poi mi inserirò nelle conversazioni degli invitati dicendo cose tipo, "Di chi sono quelle scarpe palmate all'ingresso?" e "Incredibile che robe si compra la gente." Così nessuno sospetterà che siano mie.

A questo punto devo confessare che togliersi le scarpe palmate dopo averle indossate tutto il giorno non è affatto piacevole: non solo ti ritrovi a girare per le stanze a piedi nudi come una specie di hippy al mercato bio, ma lo fai mentre i tuoi piedi emanano un odore che ricorda una credenza piena di spezie.

Per non farlo notare, ho passato tutta la festa in piedi accanto a un tavolino con dei vassoi di formaggi. La mia amica Barbara ha notato subito il mio comportamento strano e mi ha detto, "Michi, come mai quel muso lungo?" E come un criminale colto sul fatto le ho subito confessato tutta la storia delle scarpe palmate, il mio imbarazzo e il fatto che quell'odore penetrante che si sentiva nell'aria non veniva dal Camembert.

Fortunatamente Barbara è molto saggia. "Perché non te ne vai in giro con le tue scarpe palmate senza preoccupartene, come se fosse la cosa più normale del mondo e come se tutti gli altri fossero dei pazzi per non aver ancora fatto loro questa nuova moda?"

Mi piace questa logica. Dopotutto, equivale al metodo "fare qualcosa di sbagliato in modo così convinto che finisce per sembrare una cosa giusta." L'ho usato per la maggior parte del tempo che ho passato all'università, e non vedo l'ora di metterlo in pratica domani in un nuovo contesto.

Pubblicità

GIORNO 4

Buone notizie: dato che le scarpe palmate non mi fanno più male come il primo giorno e non continuo a pensare insistentemente che si stiano riempiendo del sangue dei miei piedi, non me ne vado più in giro come un pirata ubriaco ma sembro un po' più convinto.

Oggi fa un po' più caldo e tutta l'esperienza dell'andare in giro quasi a piedi nudi è persino piacevole. Mentre cammino non riesco a resistere alla tentazione di ripetere le parole di qualche canzone felice come "Daylight" dei No Angels.

Il consiglio che mi ha dato Barbara era giusto. Continuare ad andare in giro con stampata in faccia un'espressione che urlava "per favore non guardatemi i piedi" non sarebbe servito a niente. Smettere, invece, ha fatto sì che anche le persone smettessero di guardarmi le scarpe per concentrarsi piuttosto sulla loro partita di Candy Crush.

Per questo oggi vivo la mia giornata come se fosse una giornata qualunque: vado al supermercato, mi vedo con un amico per pranzo, vado a una riunione con un cliente. Per fortuna, per tutta la giornata nessuno mi dice nulla sulle scarpe—almeno finché non metto i piedi sul tavolo e dico "è tutto il giorno che indosso queste!" come se avessi organizzato una specie di candid camera.

Alla fin fine il Signor Schultz di Amazon aveva ragione: anche se non saranno bellissime da vedere, con la mentalità giusta e meno imbarazzo le scarpe palmate sono davvero rilassanti. Perché indovinate una cosa, nessuno in questi quattro giorni ha notato il mio brufolo.

Altri esperimenti:

Ho fatto tutto quello che mi ha detto Siri per 24 ore

Ho detto di sì a tutto per una settimana, e sono finito in ospedale