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Musica

Mercoledì 23 maggio è la giornata mondiale del sintetizzatore

Ci sono 12 web radio da tutto il mondo (una anche italiana) che festeggeranno con 24 ore filate di synth.
Banner via Synth City.

Amanti delle onde sinusoidali e della modulazione di frequenze unitevi. Il 23 di maggio è il Synth City International Synthesizer Day, evento ancora non ufficiale che celebra l’invenzione del sintetizzatore nel giorno data di nascita del suo ideatore, Robert Moog.

Nel 1963 Bob Moog realizzò il primo sintetizzatore a controllo modulare (Moog Modular) composto da una tastiera ed un'interfaccia di esecuzione. Questo permetteva di poter modificare suoni che conosciamo a perfezione, come il La di un pianoforte, e modificarlo in svariati modi, quasi con infinite possibilità. E non solo. Tutto, qualsiasi suono o registrazione, poteva essere sintetizzato.

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Quello che per oggi a noi sembra un’ovvietà, all’epoca fu rivoluzionario, portando a definirlo lo strumento in grado di creare “il suono del futuro”.

Il Moog Modular, il Minimoog, e altri sintetizzatori sviluppati in quegli anni modificarono il modo in cui la musica era pensata, percepita, creata e prodotta, mettendo in discussione i canoni musicali esistenti, e portando ad un epoca di pura sperimentazione, da cui scaturirono nuovi generi come la kosmische musik (anche conosciuta come krautrock) e l’ambient e facendosi spazio nel panorama musicale già affermato.

Il sintetizzatore fu da subito uno strumento che andava al di là di direttive legate ai generi: fu adottato da artisti appartenenti ad ambienti e scene musicali completamente diverse. Tutti riuscivano a vedere il potenziale di questa scoperta. Dalla scena reggae, con Bob Marley che nel 1973 lo utilizzò nel suo live broadcast sulla BBC, al pop e alle fondamenta dell’album più venduto della storia - quello di Michael Jackson, Thriller del 1982. Lo sentite, il suono del futuro?

A proporre questa giornata di celebrazione non sono grandi marchi od organizzazioni musicali, ma 12 web community radio sparse per il mondo che trasmetteranno dal vivo, due ore ognuna, per 24 ore di seguito: un giorno di live broadcast dedicato esclusivamente alla programmazione di musica prodotta con i sintetizzatori. Tutto sarà ascoltabile dalle loro piattaforme web o tramite la pagina Facebook dell’evento e quelle delle radio.

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Non vi troverete grandi nomi della scena internazionale, ma veri esperti ed amanti del genere appartenenti a quelle realtà locali, a cui viene data la possibilità di far conoscere la propria musica e condividere la propria passione. Questa è la vera missione delle community radio: fornire contenuti alternativi o sottovalutati dalle radio commerciali, sviluppando una comunità e sostenendo DJ, musicisti e artisti locali. Sebbene alcune siano già in giro da un bel pezzo, molte hanno iniziato il loro percorso solamente negli ultimi 2 anni, per rispondere ad esigenze locali e creando una vera comunità di appassionati ed esperti che vogliono confrontarsi e conoscere cosa si nasconde sul territorio.

A capitanare questo progetto c'è una web radio di Tel Aviv, Teder. Abbiamo incontrato Udi Niv, il suo direttore artistico, nel ristorante Port Said di Tel Aviv, dove Teder aveva iniziato a prendere forma circa sette anni fa. Da pop-up radio all'interno del piccolo ristorante, ha continuato a muoversi di location in location, fino a trovare la propria sede nel piano terra del ristorante Romano.

“L’idea di Synth City c’è venuta l’anno scorso e, dopo varie discussioni, ci è sembrato naturale trasformare questo progetto in una realtà, sebbene non avessimo prodotto nulla di simile in precedenza". L’anno precedente, la programmazione era stata di metà giornata, mettendo insieme sette radio. Quest'anno molte più community web radio internazionali hanno risposto all’appello unendosi sotto la bandiera di Synth City. “La programmazione partirà direttamente da Tel Aviv e continuerà attraverso 14 radio, da Est a Ovest passando da Australia, Corea del Sud, Europa, Africa e America del Nord”.

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Per chi ha confidenza con la realtà delle web radio, alcuni nomi sono delle vere e proprie istituzioni, come l’olandese Red Light Radio, la statunitense dublab e la britannica WWFM. Altre sono community radio molto più giovani come Seoul Community Radio, e la quasi neonata Skylab radio di Melbourne. Tutte comunque proporranno il meglio della scena synth locale.

In Italia, l’evento passerà dalla web radio sui Navigli milanesi, Radio Raheem. “Siamo stati contattati direttamente da radio Teder, probabilmente per il passaparola, ci siamo fatti notare a livello internazionale”, mi dice Marco Aimo, uno dei fondatori. “Creando Radio Raheem abbiamo piantato un seme e la pianta è cresciuta a una velocità che non ci aspettavamo, segno che c'è in Italia c'è molto bisogno di iniziative del genere. Abbiamo deciso di partecipare perché stiamo facendo un progetto a lungo termine e abbiamo una linea abbastanza precisa e molto simile a quella di Teder”. Radio Raheem, che ha festeggiato un anno lo scorso marzo, proporrà due live set con synth modulari.

A suonare nelle due ore saranno Gadi Sassoon e Brioski Prisma Sonoro. “Selezionare questi due artisti per il Synth City ci è venuto naturale. Siamo andati a pescare tra i nostri artisti resident, nella nostra famiglia allargata, quelli che usano il synth molto bene - per loro è il pane quotidiano”. Il live in uno studio è già stato registrato. “Ci abbiamo lavorato parecchio, sono persone che ci tengono. Ma dobbiamo ancora decidere come si svolgerà il tutto”. I due live potranno essere ascoltati dalle 10 fino alle 12 di mattina, e per i più social sarà possibile guardare lo streaming live sulla loro pagina Facebook, come per il resto della programmazione di quel giorno.

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Tarah Mills, in arte Rahrahjah, durante il suo live show a Febbraio 2018

A concludere la programmazione sarà n10as (leggasi “antenna”) di Montreal, e vi consiglio di cliccare su quel link perché la sua interfaccia online è uno spasso totale. La radio ha aperto i battenti nel febbraio del 2016, dopo un piccolo periodo di prove con podcast preregistrati. Da novembre 2017 operano senza un vero studio, ma la volontà di mantenere in vita il progetto li ha portati a trovare metodi alternativi per continuare ad essere un tramite per la comunità di dj locali, preregistrando gli show o trasmettendoli live da altre location. “Il Synth Day sarà l'opportunità per ricominciare un live broadcast”, mi dice Mason Windels, direttore della programmazione musicale della radio. “Quel giorno inaugureremo il nostro nuovo spazio e quindi sarà anche un'occasione per festeggiare due volte”.

La loro programmazione inizierà con qualche ora di anticipo per permettere ad altri artisti di esibirsi per la loro festa di inaugurazione. “Quando abbiamo deciso di partecipare a Synth City abbiamo cercato all'interno della scena di Montreal, chi potesse rappresentare al meglio questa giornata” continua “straordinariamente, avremo due produttori nati e cresciuti a Montreal, una sorta di rarità. Boogieman e Mr. Salaciak si sono distinti nel portare il synth attivamente ad un pubblico più vasto nella comunità locale, organizzando eventi in spazi pubblici o condividendo informazioni e tutorial online per imparare a usare sintetizzatori come l'ARP 2600. Dopo un iniziale approccio un po’ più sperimentale sul dreamy-ambient, la serata la concluderà con Jaclyn Kendall e CMD, due ragazze attive nel mondo della community radio e produzione musicale, dando un’impronta più house e techno alla programmazione. “Volevamo dare rilievo al meglio della scena synth di Montreal e credo che ci siamo riusciti, mettendo insieme artisti di un certo spessore che potessero condividere la loro esperienza, passione e sound”.

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Forse Synth City si potrebbe definire come una sorta di Record Store Day senza le logiche di mercato. “L’evento ha due dimensioni”, continua Udi. “Da una parte ci sarà il live broadcast attraverso le 12 radio, ma vorremmo che l'evento si moltiplicasse e andasse oltre le varie stazioni. Il mio auspicio è che questo evento online faccia in modo che chiunque intorno al mondo possa contribuire, partecipando e sviluppando i propri piccoli eventi o feste che vadano a esprimere l'amore e passione per i sintetizzatori e per la musica creata grazie a questo strumento”.

L'iniziativa vuole essere un esempio di collaborazione internazionale tra diversi progetti che esprimono la stessa necessità: quella di coltivare la propria scena musicale e continuare la ricerca musicale, al di là dei limiti imposti dall’attuale modello economico. Tutte le persone con cui ho parlato, infatti, ribadiscono la propria volontà di tutelare, incoraggiare, collaborare.

“Vogliamo essere il più inclusivi possibili su tutti i fronti”, mi risponde Udi, quando gli chiedo chi fa parte della programmazione giornaliera di Teder. “Nella nostra radio abbiamo una sorta di regola non scritta, quella di dare più spazio spazio a ragazze che si vogliono cimentare nel live act. Allo stesso tempo collaboriamo settimanalmente con le comunità araba israeliana e le sue crew, principalmente basate ad Haifa".

Unendosi per una giornata, le web radio diventano una sorta di scalino, isole di scambio e di supporto della propria comunità, e portano artisti ad esibirsi virtualmente su scala globale; al contempo portano anche gli ascoltatori a cimentarsi con qualcosa di nuovo, diverso, possibile.

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“La programmazione è aperta a tutti e a tutti i generi, a volte mettiamo generi totalmente diversi uno dopo l’altro in modo che chi è già sintonizzato possa accedere a contenuti con un sound diverso, per avere nuovi spunti, influenze ed ispirazione nel proprio percorso musicale”, dice Marco Aimo.

Mason Windels definisce il sound della propria radio non attraverso un genere, ma descrivendolo come “aperto e accessibile a tutti - da persone alle prime armi a più appassionati, ognuno che abbia qualcosa da dire”.

Il motto della radio di Mosca New New World Radio si dirige anche in questa questa prospettiva, poiché si definisce come una stazione radio “post-genere, post politica e post-geografica”. Quello che conta è la qualità musicale, senza se e senza ma.

Se si pensa bene, la parola sintetizzatore deriva dal greco συντίϑημι «mettere insieme», composto da σύν “con, insieme” e τίϑημι “porre” e portando alla creazione di qualcosa di nuovo. Forse è anche quello che il Synth Day può fare, creando connessioni tra online radio, ascoltatori e artisti.

Sintonizzatevi su Synth City il 23 maggio.

Daniela è una fotogiornalista freelance con base a Bruxelles. Seguila su Instagram.

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