Musica

Ellen Allien è ancora la regina della techno berlinese

Intervista a Ellen Allien, che ha vissuto nell’underground techno di Berlino dal 1992 a oggi restando sempre nel presente.
Carlo Casentini
Milan, IT
Ellen Allien Auraa live
Foto gentilmente offerte dall'ufficio stampa dell'artista ad opera di Gianluca Vitelli e Stini Roehrs 

Ellen Allien è senza dubbio la regina della techno e la berlinese per eccellenza. Se il fascino che provi per la capitale tedesca è legato al ricordo di nottate concitate trascorse nei sotterranei di una banca, o feste sudatissime sulle rive della Sprea, hai di sicuro un posto speciale nel tuo cuore dedicato a lei.

In realtà, non serve neanche spingersi in terra teutonica per incontrare Ellen, che nel corso della sua lunghissima carriera ha fatto visita al nostro paese in un numero impressionante di occasioni. “Ho suonato per la prima volta in Italia nel 1995,e mi sono subito sentita a casa. La mia personalità è molto simile a quella degli italiani, ci siamo trovati bene fin da subito,” ci ha raccontato.

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“In generale, amo incontrare persone da tutto il mondo, parlarci e connetterci tramite la musica. Le mie canzoni sono molto fisiche e piene di emozioni ruvide, crude e dirette. Grazie a queste sensazioni riusciamo a connetterci, a unirci muovendo il corpo e l’anima.” Ecco, la fisicità e la connessione tra individui sono sempre state alla base della club culture, benché ora, tra lockdown, mascherine e distanziamento, sembrino un lontano ricordo o una speranza utopica per un futuro mai troppo prossimo.

Nonostante questo, complice anche la temporanea riapertura estiva di alcuni locali open air berlinesi, Ellen rimane positiva: “I club e i festival torneranno presto in primo piano, abbiamo troppo bisogno di scambiarci vibe e musica. D’altronde la musica fa parte di come viviamo, il coronavirus no.” La chiave per una rinascita artistica ma anche e soprattutto sociale, dell’incontro e dello scambio, sta proprio nel riuscire a convertire tutte le energie negative di questo periodo in una nuova fase della club culture: “È importante poter combattere il dolore ballando o ascoltando musica,” spiega Ellen.

“Il suono di ‘AurAA’ oscilla tra futuro, passato e presente. È Allien techno, poesia su beat duri e crudi.”

“Creiamo un nostro mondo dove possiamo essere in pace e armonia e sentire emozioni che di solito non cogliamo. Penso che questa necessità influenzerà molto il futuro della musica elettronica.” Con questa convinzione, Ellen ha affrontato la scrittura di ‘AurAA’, il suo nuovo disco, un progetto che risponde a “tante domande sul nostro pianeta, su come lo trattiamo e come trattiamo noi stessi e gli altri.”

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Non certo con un approccio analitico, ma necessariamente in modo più fisico, emotivo, sensibile, come si confà a quella techno berlinese tanto bistrattata ma sempre in grado di smuoverci come pochi altri generi. Ma ‘AurAA’ non è solo cassa dritta, né solamente suoni un po’ “fighetti” tipici di quella tech house che ha indiscutibilmente fatto il suo tempo.

Nel nuovo progetto della producer compaiono suoni e influenze mai sentite prima in un suo disco: un’evoluzione sincera e necessaria, non un tentativo forzato e un po’ paraculo di svecchiamento. “Il suono di ‘AurAA’ oscilla tra futuro, passato e presente, una caratteristica che penso che la mia musica abbia da sempre. È Allien techno, come piace a me, poesia su beat duri e crudi.”

L’energia e la voglia di creare qualcosa di nuovo di Ellen Allien non sono facili da trovare in altri artisti, soprattutto tra quelli che hanno trascorso così tanto tempo sulla scena. Durante il lockdown, la producer ha pubblicato tracce per compilation di Bpitch—la sua storica etichetta—e per altri collettivi, si è messa a disegnare abbigliamento “da clubbing” e ha ricominciato a prendere lezioni di pianoforte.

Ellen Allien AurAA.jpg

Una voglia di fare e di buttarsi in mondi nuovi che prescindono da contratti e label: “Per me è importante creare arte come voglio e come ne sento il bisogno, senza pensare al ritorno economico. Mettere l’arte e la musica prima dei soldi fa parte della mia mentalità e di quella berlinese. L’unica cosa che mi interessa davvero è creare e scambiare arte, è ciò che mi rende davvero felice,” ci ha raccontato. Ascoltando ‘AurAA’ non si può non percepire questo desiderio di evoluzione e cambiamento, questa energia e questa forza vitale che hanno reso Berlino il fulcro di questa scena, e di Ellen Allien la sua regina.

Se ascoltare ‘AurAA’ vi ha convinto a dare una nuova chance alla tech house teutonica, o se volete capirci un po’ di più delle influenze di Ellen, potete ascoltare le sue playlist su Spotify quiqui e qui: tra Amnesia Scanner, Eartheater e Autechre, sono un corso accelerato su come rimanere sul pezzo anche dopo quasi trent’anni di musica.

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