Non basta saper fare la trap per fare la trap

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Musica

Non basta saper fare la trap per fare la trap

Se qualcuno non l'avesse ancora capito, il talento è la cosa più out del 2017.
Mattia Costioli
Milan, IT

La prima volta che ho avuto il rigetto per un rapper credo mi sia successo con Maruego, ai tempi in cui qualcuno commentava la sua musica così: "I can't compute. Perchè sto ascoltando questa cosa? Deve esserci un ottimo motivo dietro. Oddio, il problema poi è che Don Capucino sta da un lato e questo sta dall'altro. Dov'è la differenza?". Era circa il 2014 e la mia amica Sonia cercava di farmi capire che Maruego era una bomba nucleare piovuta dal cielo per far saltare il banco nel rap game italiano, mentre a me sembrava una pagliacciata, qualcosa che inserito nel contesto della lingua italiana non aveva davvero senso di esistere. Ovviamente la mia opinione a riguardo nel corso di un brevissimo lasso di tempo è cambiata completamente, ma non sono sicuro di aver mai capito perché. Credo sia la stessa cosa successa con Ghali, con Sfera Ebbasta, la Dark Polo Gang, Tedua e Laioung (con gli ultimi due, in particolare, sono ancora a metà del percorso). Credo che l'hip-hop, ma in un certo senso la musica in generale, si componga di tutta una serie di strumenti che si potrebbero sintetizzare in un vaghissimo concetto di imparare a farci l'orecchio per riuscire poi ad apprezzarne le sfumature. Un concetto che è lontano parente del "Per me questo è solo rumore" rifilato da mia madre (presa come campione per il 99% delle madri) a commento di qualsiasi pezzo noise. Tutta questa premessa ci porta direttamente a questo video:

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Il ragazzo che canta è Giordano Cremona, la metà di Merk & Kremont, coppia di producer che nell'ultimo anno ha raccolto i frutti del proprio lavoro e raggiunto un successo straordinario, in Italia e in giro per il mondo. Giordano ha perso una scommessa amichevole col suo socio, o qualcosa del genere, e si è ritrovato a dover produrre un pezzo trap per dissare i suoi amici. Se volete approfondire il backlog della storia legata alla scommessa questo link è un ottimo punto di partenza. Sono abbastanza sicuro che si tratti di un esperimento capitato un po' per gioco e in modo spontaneo. In ogni caso il risultato ricorda da vicino quanto capitato ad Hopsin lo scorso anno quando, nel tentativo di perculare Future, si è ritrovato a comporre una hit (qui la storia completa). Effettivamente se ci limitiamo ad un'analisi esclusivamente qualitativa del trappare* di Lil Merk (il moniker che Kremont ha scelto per questo video) non ci sono cazzi per nessuno. Questo mi riporta di prepotenza al debolissimo concetto espresso due paragrafi più in alto: perché alcuni generi non immediatamente comprensibili riescono ugualmente a gasarmi (nell'accezione musicale del termine e cioè: far sentire bene, far divertire, far fantasticare e in ultima analisi anche far sentire fighi)? Immagino che sia una questione di attitudine, che molto spesso riesce a superare il talento e succede in tutti gli ambiti dell'intrattenimento. Alcuni calciatori sono più forti di altri calciatori, eppure hanno molti meno tifosi e non riescono a galvanizzare le folle. Johnny Marsiglia è il mio rapper preferito e il suo disco (previsto per il 2017) è uno dei pochi dischi in uscita di cui mi fregherebbe qualcosa anche se domani iniziassi a lavorare come Poste Italiane, ma gioca uno sport diverso. La Dark Polo Gang riesce a farmi dimenticare che sembro un povero rincoglionito quando l'indicatore del volume è uguale o superiore a 26 (in una scala in cui dal 20 in su le persone ai semafori iniziano a guardarti come il povero pirla che sei), questa cosa qui fatta da Kremont invece no, anche se è fatta (forse) in modo migliore. La verità è che credo anche il gioco di Merk & Kremont non avesse quel fine polemico che invece ho il sospetto di aver individuato in molti dei commentatori di apprezzamento per "Disco d'Oro". Non ho una particolare simpatia per tutto il carrozzone legato al brand de Il Pagante o per questo finto dissing basato su una parodia spiccia dei codici tipici della Dark Polo Gang che si è scatenato sui profili social di Roberta Branchini (in larga parte basato sul meme la gang non si infama), ma riesco anche a capire che ormai si sia raggiunta una popolarità tale per cui queste cose diventino dominio del pop. Probabilmente loro si considerano anche fan, di quella cosa lì. La stessa dinamica che mi è capitato di percepire con questa parte di un vlog di Rovazzi, in cui compare anche Chiara Ferragni:

Sono 20 secondi in cui Chiara Ferragni fa la rapper su un beat di Charlie Charles (davvero). Il problema è che invece di haha, lol la prima cosa che mi è venuta in mente è stata ciao Myss Keta. L'output finale infatti è molto simile a quello che eroga la diva mascherata di Porta Venezia nei suoi pezzi. Allora perché uno è figo e l'altro, pur tecnicamente molto simile (con un po' di generosità rispetto all'esperimento Merk & Kremont) è uno scimmiottamento che non mi comunica niente e mi risulta posticcia e artefatta? Perché, a parità di esecuzione tecnica e di risultato percepito, da un lato riesco a convivere con la credibilità di Sfera Ebbasta, Ghali, Tedua o, per esagerare, della BPR Sqvad e del suo attore principale East Pitbull (voleva dire OG Eastbull, N.d.E.), ma dall'altro non riesco a godere in alcun modo della professionalità di Merk & Kremont? C'è uno strato di cultura che prolifica oltre e parallelamente alla musica e che coinvolge involontariamente gli artisti stessi. Non è una cosa negativa come in sei uno stupido, ma non lo sai e quindi fai ridere, ma più come in la tua musica è più mia che tua. È un discorso complicato e bisognerebbe chiedersi: la Dark Polo Gang potrebbe esistere senza internet? Ovviamente no, ma perché dovrei pormi il problema quando ho uno smartphone in tasca e almeno cinque dispositivi in casa mia che possono connettersi alla rete? C'era una canzone di Dargen il cui ritornello recitava Come posso fidarmi di una musica che al primo black-out non c'è più? Non so perché mi sia venuto in mente proprio ora, ma credo che sia utile per raccontare una parte di questo problema e di questa non-volontà di riconoscere una cultura perché ci sembra una cosa stupida e bassa, o comunque accessibile solo tramite chiavi di lettura che costringono l'ascoltatore a calarsi in una realtà (a seconda delle opinioni) stupida e bassa. È un argomento profondo e che merita di essere approfondito per quei quattro fessi che hanno piacere ad approfondirlo, ma nel frattempo sono convinto che la riproducibilità tecnica di un pezzo trap non sia sufficiente a garantire una fruizione altrettanto soddisfacente, allo stesso modo in cui una stampa Ikea di un'opera d'arte non conserva nessuno dei connotati che davano valore all'opera d'arte originaria. I pezzi di Kremont e quella mini-gag di Chiara Ferragni hanno un valore tecnico molto elevato, ma nessun carisma, perché? Non lo so, ma immagino che sia lo stesso motivo per cui Wayne che parla al telefono con una scarpa è figo e Mattia Costioli che parla al telefono con una scarpa è solo un coglione con una scarpa vicino alla testa. O forse ha a che fare con la stessa ragione per cui, ieri sera, ci sono rimasto molto male quando tutte le felpe arancioni della Dark Polo Gang sono andate sold out prima che potessi decidere che era okay stanziare 60 dei miei euro per l'acquisto. *Sento il calduccio dell'Inferno sotto i piedi, non prendetevi la briga di augurarmelo. Segui Noisey su Facebook e Twitter.