sanremo 2019

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Musica

La classifica definitiva di Sanremo secondo Noisey

La giuria di Noisey ha già scelto il vincitore del Festival, e incredibilmente non è Il Volo.

Ciao, se avete aperto questo articolo supponiamo che sappiate già che non abbiamo mai preso Sanremo troppo sul serio. Ci piace prenderlo in giro per come tratta i "raccomandati", per la sua endemica anzianità, per il suo nazional-popolarismo e perché le nuove generazioni non hanno nemmeno ben presente che cosa sia. Quindi, ecco, insomma, quando vi diciamo che quella che segue è L'INCONTROVERTIBILE CLASSIFICA OGGETTIVAMENTE CORRETTA DELLE DIECI MIGLIORI CANZONI DI SANREMO 2019, siete liberi di prenderla con le pinze.

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Ma quello che abbiamo fatto, visto che non tutti abbiamo guardato la trasmissione in TV in questi giorni (ok, nessuno di noi), è stato attaccare le casse al computer e imporre a tutto l'ufficio che ospita le redazioni di VICE, Motherboard, Noisey e Munchies l'ascolto della playlist Spotify Sanremo 2019. Alla fine, abbiamo raccolto le varie Top Ten, le abbiamo confrontate, e tramite questo processo democratico abbiamo stilato L'INCONTROVERTIBILE CLASSIFICA OGGETTIVAMENTE CORRETTA DELLE DIECI MIGLIORI CANZONI DI SANREMO 2019. Secondo noi.

Pronti per la carrellata? Allora concentratevi sul volto di Beppe Vessicchio e lanciatevi nella lettura.

10. Motta - "Dov'è l'Italia"

Mi fa impazzire che Motta si sia sbattuto a fare due strofe in uno stile piuttosto raffinato che mi ricorda Kurt Vile per poi pigliarle a colpi di accetta con un ritornello che sembra che entri Mino Reitano e gli spacchi la chitarra tipo Bluto in Animal House per rubargli la scena per 40 secondi.
(Giacomo Stefanini, Noisey)

9. Loredana Berté, "Cosa ti aspetti da me"

loredana berté

Ci aspettiamo molto di più da te, Loredana. Eppure, persino la peggiore canzone del mondo affidata alla voce di Loredana diventa una figata. Se aggiungiamo che tra gli autori di questo brano c'è Gaetano Curreri degli Stadio, autore di moltissime hit di Vasco e Lucio Dalla, le aspettative si alzano ancora di più.
(Federico Martelli, Motherboard)

8. Nek - "Mi farò trovare pronto"

Dopo aver sorpreso tutti con la cassa dritta nel 2015 — ispirandosi con mille anni di ritardo agli Arcade Fire — Nek ha sorpreso tutti con un riff che si ispira spudoratamente ai Justice di Audio Video Disco.
(Federico Martelli, Motherboard)

7. Zen Circus - "L'amore è una dittatura"

Lancio un appello perché esca una versione solo strumentale di questa canzone, magari senza titolo e senza copertina. In questo modo i suoi aspetti più fastidiosi scomparirebbero e rimarrebbe soltanto un piacevole tributo a certe colonne sonore da poliziesco all’italiana.
(Giacomo Stefanini, Noisey)

6. Ghemon - "Rose Viola"

Qualcuno ha definito questo pezzo una Neffata. Io ho addirittura intravisto sul palco lo spettro dell'Alex Baroni di "Onde".
(Federico Martelli, Motherboard)

5. Livio Cori & Nino D’Angelo - “Un’altra luce”

livio cori nino d'angelo

Tre motivi: Mi fa tenerezza che Nino torni dall'oltretomba per imitare i suoi imitatori. Spotify la segnala come explicit, credo che quindi questo "famme vedé" alluda a qualcosa. Dice "'ncoppa 'u mare".
(Simone Rastelli, VICE)

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4. Achille Lauro - “Rolls Royce (feat. Boss Doms, Frenetik & Orang3)”

Una zarrata rock a cui i media sanremesi hanno abboccato come pesci affamati, tra paragoni a Vasco Rossi e teorie del complotto su significati drogherecci nascosti. Esattamente quello che avremmo voluto da Achille.
(Elia Alovisi, Noisey)

3. Daniele Silvestri - “Argentovivo (feat. Rancore, Manuel Agnelli)”

Un esempio di come canzone italiana e rap possono incontrarsi senza andare in cortocircuito. Silvestri si improvvisa rapper e storyteller mutando forma, intermezzo con il vocoder = futuro, Rancore è una garanzia.
(Elia Alovisi, Noisey)

2. Arisa - “Mi sento bene”

È autoironica, non fa la morale, cita un po’ i Matia Bazar e si lancia su archi e linee di basso paillettate da disco anni Settanta. La mancanza di “innovazione” è compensata dalla totale follia dell’operazione. Non ho nulla di meglio da chiedere al pop massimalista italiano.
(Giacomo Stefanini, Noisey)

1. Mahmood - "Soldi"

È simbolico che la prima volta che abbiamo ascoltato “Soldi” lo abbiamo fatto dopo un cammino di espiazione che comprendeva TUTTI i restanti 23 brani di Sanremo, le gag di Bisio e Raffaele, le canzoni di Baglioni. Come Dante, dopo tutto questo Inferno (che a tratti diventa Purgatorio), ecco, uscimmo a riveder le stelle.
(Tommaso Naccari, Noisey)

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