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Musica

Cosa significa l'ingresso di Gué Pequeno in BHMG?

È un passo indietro o in avanti?

Nel 1996 VIBE pubblicava una copertina iconica che illustrava i quattro capisaldi del braccio della morte del rap americano su uno sfondo nero, i quali osservavano il lettore come una versione più stilosa della Gioconda. Snoop Dogg, Dr Dre, Tupac e Suge Knight aka la Death Row e quella foto sono così iconici che i riferimenti e gli omaggi sono all’ordine del giorno – solo qualche settimana fa Radio Raheem ha trasmesso uno show con la copertina che li citava, se vogliamo in qualche modo anche la copertina di Full Metal Dark ricorda quell’atmosfera — che non è davvero un caso che Sfera, Charlie e Shablo abbiano pescato da quell’immaginario per annunciare l’ingresso di Gué Pequeno in BHMG, prima Billion Headz Money Gang, ora Billion Headz Music Group (ma anche Billion Headz Money Gué, il perché lo capiremo dopo).

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Ma cosa vuol dire che Gué Pequeno ha firmato per BHMG? Ora, ovviamente il tutto è qualcosa di simbolico, le persone che lavoreranno con Gué sono sempre le stesse (Shablo, in primis), ma negli ultimi anni abbiamo visto che a G Pek i loghetti piacciono molto — e non a caso, ogni marchio può e deve significare qualcosa, alla fine siamo nel rap, l’ostentazione è un caposaldo. Tanta Roba all’inizio significava “sono il più grosso e concedo un po’ della mia grandezza agli altri”, come poi hanno provato a fare in molti non con lo stesso successo (Salmo, Fedez nah mean?) e Def Jam significa(va) “sono il primo italiano a uscire come stessi all’estero”, un concetto che Gué ha sempre voluto mettere bene in chiaro.

Quello di BHMG, però, è il primo simbolo in cui almeno apparentemente, Gué Pequeno si mette al servizio di qualcosa di più grande di lui senza poter dire di essere né il primo né il migliore. La storia ovviamente parla chiaro, ma firmare per quella che per tutti è l’etichetta di Sfera e Charlie è davvero un passo indietro?

Chiaramente no, non lo è. BHMG come nuovo management di Gué Pequeno ha un valore importantissimo per tutte le parti in causa: Sfera e Charlie possono urlare ai quattro venti di aver riscritto la storia, come più volte hanno urlato al mondo di aver fatto, e questa volta nessuno potrà dire il contrario. Alla fine due ragazzi che fino all’altro giorno erano perfetti sconosciuti e che avevano usato il loro potere solo per spingere nuove reclute, ma oggi usano il loro potere per dare nuova linfa vitale a uno dei migliori rapper della nostra storia. Per Gué, invece, vuol dire molto di più: innanzitutto, per l’ennesima volta si mette in gioco in un terreno apparentemente non suo e sarà pronto a spaccare il culo (lo ha fatto da solista senza i Dogo, lo ha fatto con il peso di Def Jam sulle spalle, lo farà ora in un campionato di “ragazzini”).

In secondo luogo se c’è qualcosa che ci ha insegnato la nuova scuola è che l’unione fa la forza. Se, come era prevedibile, le strade dei vari Sfera, Ghali, Rkomi e Tedua si sono divise, è normale che ora si formino nuove squadre. Chi non vorrebbe stare in una squadra composta dall’artista più venduto e probabilmente più influente d'Italia, da un rapper che da vent’anni gioca ai livelli massimi di questo campionato e da un produttore che ha messo il pepe al culo a tutti i colleghi?

Sicuramente presto ne sapremo di più, anche perché l’album di Gué sembra essere alle porte. E chissà che, almeno a livello metaforico, non siamo pronti ad accogliere un nuovo Doggystyle.

Tommaso è su Instagram.

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