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Musica

L'amicizia tra Gucci Mane e Marilyn Manson è una cosa bellissima

In una nuova intervista, Gucci e Manson hanno chiacchierato di un sacco di cose tra cui la politica, gli strip club e i Flaming Lips.

Forse ve lo siete perso, ma Gucci Mane e Marilyn Manson sono amici di lunga data. Non che non abbiano punti in comune. Innanzitutto, entrambi sono stati ugualmente celebrati e presi per il culo dai media, dai loro colleghi e dal pubblico per il modo in cui hanno scelto di presentarsi: totalmente fuori di testa. Nel 2013 avevano anche pubblicato un pezzo assieme, "Fancy Bitch (Pussy Wet)", che uscì su Diary of a Trap God di Gucci. E ora si sono ritrovati: CR Fashion Book li ha messi di fronte e ha fatto intervistare Gucci a Manon.  L'intervista inizia con Manson che cita il testo della loro collaborazione e dice, "Ho suonato in diversi strip club e lo garantisco, è uno spettacolo." Gucci e Marilyn parlano del tempo passato dal rapper in prigione, dell'autobiografia che sta scrivendo, del clima politico in America e molto altro. Parlando delle elezioni dell'anno scorso, Gucci se ne è uscito con un, "Se avesse vinto Hillary, se avesse vinto Jeb Bush, se avesse vinto Ben Carson, il mio piano sarebbe stato lo stesso: guadagnarmi due soldi, continuare a buttare fuori musica, continuare a essere una persona migliore di quella che ero." Parlando della sua autobiografia, che uscirà per l'editore Simon & Schuster ma è ancora senza una data di pubblicazione, Gucci ha parlato del perché ha voluto discutere le accuse di omicidio che gli sono state mosse nel 2005: "MI sentivo come se la gente avesse sempre voluto sapere non necessariamente quello che era successo, dato che le notizie erano ovunque, ma come mi sentivo—quello che mi passava in testa in quei momenti." La parte più bella, però, è quella in cui si parla delle difficoltà dell'andare in tour e dei sogni da rockstar di Gucci—che ha ammesso di voler prendere in prestito alcune cose che ha visto fare ai Flaming Lips nei loro concerti.

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È da un po' che guardo concerti dei Flaming Lips, e non voglio dire che voglio copiarli, ma vorrei che chi viene a vedermi dal vivo si senta un po' come chi va a vedere loro. Vorrei solo che fosse una grande festa. Voglio che la gente sudi. Non voglio un pubblico fatto di gente in tiro. No, voglio che ve ne andiate bagnati fradici, come se vi foste allenati per un'ora e mezza." Sarebbe una figata vedere un concerto di Gucci accompagnato da immagini sobrie—chessò, degli igloo che si aprono per rivelare foreste incantate, diamanti che ballano sul palco, coni gelato che prendono vita e diventano cannibali. Gucci, se stai leggendo, facci sapere se ti piacciono le nostre idee.

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