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Música

Miley Cyrus e il Bangerz Tour, o quando il sesso non vende più

I suoi video su YouTube le fruttano milioni, ma perché non si può dire lo stesso del suo tour? Per capire perché Miley non sta vendendo bisogna ignorare tutto ciò che si pensa di sapere sul suo conto.

Di recente l'O2 di Londra ha ospitato uno stravagante show a luci rosse di quelli che non si vedono spesso all'arena. Mentre sulla piazza esterna i maxischermi pubblicizzavano i concerti de Il Divo e Barry Manilow, all'interno un cane alto 15 metri sparava laser dagli occhi, un letto gigante ospitava un serraglio di freak in abiti succinti e nani coi seni a cono si contorcevano tra di loro in anticipazione di un balletto sincronizzato in perfetto stile Glee. John Kricfalusi, il creatore di Ren e Stimpy, ha proiettato una serie di animazioni di membra a forma di dildo e scene di sesso con animali. In tutto ciò, i componenti del pubblico venivano invitati a limonare per conquistarsi il posto davanti a una voyeuristica telecamera mobile.

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Non è un parco a tema creato da Irvine Welsh, né uno spettacolo di arte erotica contemporanea. Questo è il Bangerz tour, e dietro a quest'affascinante cacofonia di follia c'è Miley Cyrus.

Miley comincia lo show masturbandosi sul cofano di una macchina, mentre urla alla folla “mind your business, stay in your lane bitch, I'm a southern belle, I get crazier than hell.” Poco dopo si libra sull'arena a cavalcioni di un hot dog gigante, e in un intermezzo video appare imbavagliata, con del nastro adesivo a coprire il seno e dei fiori che le spuntano dall'ano.

La Cyrus è spesso accusata di bassezze acrobatiche per attirare l'attenzione e così sarebbe se fossimo a una premiazione, o in un programma televisivo. Ma spalmata su due ore, davanti a un pubblico pagante che sarebbe lì comunque, diventa chiaro che il suo scopo è quello di creare qualcosa di molto più ardito: un mondo in cui l'estetica tabloid, la psichedelia, gli animali di peluche a grandezza naturale, la sessualità calcata e uno stupore infantile possono coesistere. L'arte dello spettacolo, curato per lo più da Kricfalusi e i costumi disegnati da Roberto Cavalli, sono al centro della scena. Il cinismo non è l'obiettivo ma il nemico, qualcosa da superare grazie al brivido suscitato nel guardare due orsacchiotti giganti che scopano.

I momenti di respiro all'interno di questo peep show in stile Disney vengono riempiti dalle invettive di Miley: illustra i vantaggi dell'erba, chiede spesso alla folla di lanciargliene un po' sul palco, denuncia gli antibiotici e definisce delle stronze le infermiere che volevano somministrarglieli. Fissa dritto negli occhi le dodicenni in prima fila mentre elenca le sue preferenze a tema porno.

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Le invettive di Miley potrebbero sembrare disperate richieste di attenzione, ma rappresentano il riflesso della sua incapacità a controllare ciò che dice. Da bambina si esibiva regolarmente davanti a migliaia di fan, sottostava alle rigide tempistiche delle riprese e doveva sempre essere pronta per le interviste e i paparazzi. È stata riprogrammata per essere sicura di sé e non avere crisi di nervi. L'effetto collaterale—l'essere priva di filtri tra quello che pensa e quello che dice—è evidente nell'intervista al Jonathon Ross Show di cinque anni fa. La sua bocca è solo una valvola di sfogo per la pressione che le si accumula nel cervello.

L'abisso tra ciò che questo spettacolo crede di essere—un'esplorazione musicale altamente artistica ed erotica, un nebuloso flusso di coscienza per un pubblico sufficientemente maturo per apprezzarlo—e la realtà della situazione—un concerto pop frequentato per lo più da bambini confusi e genitori furiosi—non fa che accrescerne la natura surreale. L'unica cosa più divertente del concerto è osservare l'espressione sconvolta dei padri obbligati ad essere lì con i propri figli.

"Alla gente viene insegnato che le cose sono o bianche o nere, soprattutto nei piccoli centri. Sono fiera di portare questo tour in luoghi dove [un'arte] come questa non verrebbe accettata, dove i ragazzi non avrebbero modo di conoscerla," aveva dichiarato Miley Cyrus nei mesi scorsi. I critici sembrano d'accordo con lei, e assegnano al Bangerz Tour recensioni a cinque stelle. Ma dubito che le migliaia di genitori che hanno accompagnato i figli all'O2 penseranno di essersi portati a casa una lezione d'arte.

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Miley può anche far finta di essere in una galleria di Brooklyn. Ma non può fingere che gli incassi al botteghino siano positivi. Quella sera all'O2 c'erano un sacco di posti vuoti, e—cosa insolita per un'artista del suo calibro—aveva previsto solo una data. Le cose non vanno meglio per il resto del tour europeo, con biglietti ancora invenduti per molte delle prossime date. Anche negli Stati Uniti le vendite del tour arrancano, soprattutto dopo che Miley ha fumato erba in tv. Secondo Forbes avrebbe fatto il tutto esaurito in meno della metà dei suoi concerti. I biglietti sui siti secondari di ticketing erano in vendita a meno del valore nominale, probabilmente perché i bagarini stavano provando a recuperare un po' dei soldi persi.

Anche le vendite di dischi sembrano calate. Nonostante sia stata più volte descritta come la "persona dell'anno", abbia goduto di una straordinaria copertura mediatica nel mondo della musica, dell'intrattenimento e dell'attualità e abbia prodotto alcuni dei video musicali più visti di tutti i tempi, nelle classifiche inglesi del 2013 l'album della Cyrus si è piazzato al 71esimo posto. Alt-J, Kodaline, Caro Emerald e Andre Rieu hanno ottenuto posizioni di gran lunga migliori. A livello mondiale l'album è andato un po' meglio, ma è rimasto lontano dalla top 20.

Perché? Per capire perché Miley non sta vendendo bisogna ignorare tutto ciò che si pensa di sapere sul suo conto.

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Stando alla saggezza popolare, Miley, come qualsiasi altra popstar degli ultimi 30 anni, userebbe il sesso per vendere musica. Fondamentalmente è come Madonna, solo più grezza, con meno consapevolezza e una musica di qualità inferiore. "Wrecking Ball" è una ballata ben eseguita ma superficiale, diventata il nono video più visto nella storia di YouTube in quanto mostra Miley più o meno nuda a cavalcioni di una pesante metafora.

"Wrecking Ball" e "We Can't Stop" hanno ricevuto oltre un miliardo di click solo su YouTube, e si calcola le siano fruttati circa 10 milioni di dollari. Guadagni di tutto rispetto, ma considerata l'enorme spesa che comportano i suoi live, la stampa e la manutenzione generale, Miley ha bisogno di fare soldi anche con le vendite e i tour, ed è qui che le cose prendono una piega un po' diversa.

Il vecchio adagio de "il sesso vende" aveva una sua ragione d'essere ai tempi in cui si era obbligati a comprare il prodotto di un artista o di un performer. Non si poteva leggere Sex di Madonna senza acquistarlo, o guardare La vera Gola Profonda senza andare al cinema. È vero, i video musicali sono sempre stati gratuiti, ma una volta agivano come pubblicità per un prodotto acquistabile; ora le persone possono guardare "Wrecking Ball" tutte le volte che vogliono, senza alcun interesse per l'album in sé. Possono dibattere sul significato di Miley per il femminismo fino a diventare blu di rabbia, ma senza un vero interesse per il progetto finale non c'è alcuna garanzia che tutta la pubblicità sia buona pubblicità.

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Ovviamente Miley non è sul punto di finire in bancarotta—l'album e il Bangerz tour avranno incassato decine di milioni di dollari. Ma nel pop tutto è relativo e non c'è dubbio che la Cyrus non stia andando bene in relazione alle dimensioni del suo personaggio pubblico e alla popolarità delle sue performance.

Il Guardian ha dedicato un pezzo ai fan Miley, cresciuti con lei e che continuano a seguirla anche ora che hanno vent'anni. Ma il fatto è che queste persone rappresentano una minoranza e non si può costruire una fanbase mondiale sui fedeli ex fan di Hannah Montana, i bambini con genitori estremamente liberali e i giornalisti musicali hipster.

Insomma, la teoria "il sesso vende" inizia a scricchiolare. Il sesso porta traffico, click, conversazioni, visite. Ma il sesso è anche sporco, la gente non vuole tenerlo in casa, vuole dare una sbirciatina e poi fingere di non avere mai guardato. È difficile sostenere a tutti i costi che le oscenità abbiano un valore artistico o fisico. Ecco perché anche il porno deve fare i conti con la pirateria più di altri settori, e perché Miley sta lottando per tenere il passo con le altre popstar family-oriented. L'industria musicale si affida sempre più al potere d'acquisto dei bambini e delle mamme rispetto ai dischi degli One Direction e di Bublé.

Ed è un peccato, perché tutti dovrebbero vedere il Bangerz tour. Ironia della sorte, è uno dei rari esempi di cultura di massa dove l'uso di immagini sessuali gratuite è artisticamente giustificato—non è mai stato concepito solo per vendere biglietti, ma nessuno ne aveva previsto gli effetti negativi.

Segui Sam su Twitter: @samwolfson