Biz Markie biografia morte
Biz Markie a Kensington High Street, Londra, UK il 6 aprile 1988. (Foto David Corio/Redferns via Getty)
Musica

Chi era Biz Markie, il rapper di "Just a Friend"

Biz Markie è stato un pioniere del beatboxing, rapper, DJ e produttore. Era conosciuto per la hit "Just a Friend".

Biz Markie era chiamato “Clown Prince of Hip Hop”: clown perché con i suoi testi, la sua voce e la sua fisicità stava a metà tra il rapper e l’attore comico; prince perché la sua influenza sulla scena hip hop newyorkese che ha contribuito a far nascere è stata profondissima.

Venerdì 16 luglio 2021 Marcel Theo Hall, vero nome di Biz Markie, si è spento a 57 anni dopo una battaglia decennale con il diabete di tipo 2. La notizia è stata data dalla sua addetta stampa Jenni Izumi: “Con profonda tristezza annunciamo che stasera, con la moglie Tara al suo fianco, il pioniere dell’hip hop Biz Markie è morto,” recita il comunicato, ringraziando i fan e i colleghi per il supporto. La notizia della sua morte era già circolata a fine giugno, costringendo la famiglia a smentirla ma anche ad ammettere che Biz era stato ricoverato in ospedale e non se la passava bene.

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Molte persone conoscono Biz Markie per il suo epocale singolo “Just a Friend” del 1989 (nella grande tradizione delle canzoni contro la friendzone), ma i suoi cinque album sono pieni di pepite di classico rap anni Ottanta nel suo personalissimo stile fatto di beatbox, testi autoironici e ritornelli melodici intenzionalmente stonati. Se non ci fosse stato lui, forse, rapper come Ol’ Dirty Bastard o Eminem si sarebbero presi molto più sul serio.

Biz Markie faceva parte della leggendaria Juice Crew di DJ Magic Mike e Marley Marl, insieme a rapper del calibro di Big Daddy Kane, Masta Ace e Kool G Rap: qui ha iniziato a distinguersi come beatbox umano in pezzi come “Make the Music With Your Mouth, Biz”. Questa caratteristica negli anni Duemila gli fruttò un ruolo in Men In Black II nei panni di un alieno che comunica tramite beatbox.

La sua formula si è consolidata con il suo primo disco, Goin’ Off, del 1988, che contiene la hit “Pickin’ Boogers”, un pezzo “stupidino” ed esilarante che però è stato campionato da Nas in Illmatic, mica pizza e fichi. Il successo è arrivato nel 1989 con The Biz Never Sleeps, l’album di “Just a Friend”. Ma insieme alla fama sono arrivati anche i guai, così Biz Markie si è ritrovato a un incrocio fondamentale della storia dell’hip hop.

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Nel suo terzo disco, I Need a Haircut, cercando di replicare il successo del ritornello stonato di “Just a Friend”, Biz aveva inserito un sample di “Alone Again (Naturally)”, una canzone di Gilbert O’Sullivan. Ai tempi era una pratica diffusa, ma non regolata, perché l’hip hop era ancora una musica nuova e underground. O’Sullivan è stato il primo a fare causa per un sample e a vincere, costringendo la Warner Bros. a ritirare tutte le copie dell’album dalla vendita. Visto che negli Stati Uniti le sentenze dei tribunali hanno valore di legge, quella di questo processo è diventata svolta epocale: da quel momento in poi, ogni disco hip-hop dovrà acquisire la licenza per ogni sample utilizzato.

La carriera di Biz Markie non si è mai più ripresa del tutto da quel colpo: anche il suo disco successivo, dall’ironico titolo All Samples Cleared, è stato un flop e Markie ha smesso di rappare per un po’, preferendo fare il DJ, il produttore e l’attore comico—anche in programmi leggendari della TV americana come In Living Color, Yo Gabba Gabba e SpongeBob SquarePants.

Al di là della sua immagine scanzonata e buffa, Biz Markie è stato una figura fondamentale per la musica nera negli USA. Lo dimostrano i tributi che molti musicisti hanno condiviso dopo la sua morte: Mike D dei Beastie Boys, con i quali Biz ha collaborato in più occasioni, lo ha ricordato come “un vero entertainer,” una personalità vulcanica, inarrestabile: “Una volta mentre apriva per noi è saltata la corrente e lui non ha nemmeno perso il tempo, ha semplicemente continuato senza microfono e senza base, facendo beatbox e cantando a cappella.”

Questlove dei The Roots ha scritto su Instagram “Biz mi ha creato, quando ero agli inizi mi consigliava dove andare a comprare i dischi.” Altri tributi sono arrivati anche da Q-Tip, Bootsy Collins dei P-Funk, Flea dei Red Hot Chili Peppers, El-P, Wyclef Jean, 50 Cent, e molti altri artisti. Noi non possiamo che omaggiarlo cantando a squarciagola e stonatissimi “You got what I need / but you say he’s just a friend”.