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Musica

The Body & Krieg - s/t

Per essere persone così gioviali, la loro collaborazione è un gran bell'incubo noise metal.

Foto di Hilarie Jason

I The Body amano il gioco di squadra. Anche un ascoltatore occasionale del duo di Providence (naturalizzato a Portland) avrà notato che i due geniacci dietro il muro di rumore tossico hanno registrato collaborazioni con un'ampio spettro di amici e co-cospiratori, come ad esempio Vampilla, Braveyoung e due volte con i compagni di tour preferiti Thou. Ora hanno deciso che siamo pronti ad affrontare un disco che comprende sia loro che le icone black metal statunitensi Krieg.

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La collaborazione tra i The Body e il frontman dei Krieg Neill Jameson è stata registrata ormai due anni fa, durante una pausa di due giorni tra le registrazioni degli LP Christs, Redeemers e I Shall Die Here. Come ci si può ragionevolmente aspettare, è una cosa deforme e disperata, tutta spigoli acuti, urla strazianti e rumoracci gutturali. Anche se l'unione è dovuta a uno spirito amicale, non c'è niente di positivo su questo disco. Davvero, è come un buddy film, solo che non ci sono poliziotti buoni e in realtà tutti sono già morti.

Puoi ascoltare per intero questo bolo d'orrore qua sotto, e comprarlo da At A Loss a partire da oggi. Dato che nessuno può capire il lavoro di un artista meglio dell'artista stesso, abbiamo pensato di sguinzagliare Jameson contro il batterista dei The Body Lee Buford per un piccolo tête-à-tête pubblico. In origine pensavamo ci sarebbe stata una specie di intervista doppia a botta-e-risposta, ma, visto che Buford e il suo compare Chip King sono in tour con i Thou da circa un milione di anni a demolire ogni centimetro quadrato del globo come se la loro vita dipendesse da questo, siamo stati contenti di trovare anche solo lo scambio che segue nella nostra casella email.

Comunque sia messo a verbale che anche noi ti troviamo bello, Neill.

Neill Jameson, Krieg: Quando abbiamo parlato per la prima volta di registrare questo disco, fuori dal Barbary a Philadelphia nel 2011, che cosa pensavi ne sarebbe uscito?
Lee Buford, The Body: Mi bastava sapere che sarebbe successo. Si parla di così tante cose tra amici come progetti futuri, ma ci tenevo che questo venisse realizzato per davvero.

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Abbiamo avuto due giorni per completare un intero disco, che non è poi molto tempo; pensi che siamo riusciti a tirar fuori una cosa ben formata?
All'inizio pensavo saremmo riusciti a fare quattro o cinque pezzi. Il giorno prima che arrivassi tu invece pensavo saremmo arrivati a tre, perché ero esausto dal lavoro sui nostri altri LP.

Cosa avete pensato quando mi avete visto entrare dentro a Machines With Magnets con solo una chitarra, equipaggiamento di base e una bottiglia di Jim Beam?
Be', avevamo in programma di lasciare che fossi tu a guidare le registrazioni, per cui all'inizio pensai che fossimo fottuti, ma alla fine è venuta fuori una figata.

È venuto fuori un disco molto diverso da entrambi i nostri progetti principali; cosa ti ha sorpreso di più?
Mi sorprende che sia tanto coeso. Dò gran parte del merito a Machines With Magnets.

Due anni e mezzo dopo aver finito di registrare, cosa ne pensi di questa esperienza, e del prodotto finito?
Il disco mi piace un casino. Sono molto curioso di sentire i pareri della gente, visto che è così diverso da entrambi i nostri progetti, ma anche molto diverso da tutta la musica di cacca uscita ultimamente.

Qual è l'aspetto che preferisci delle collaborazioni?
A dir la verità, semplicemente passare del tempo con i miei amici. Voglio dire, è divertente vedere cosa viene fuori musicalmente, visto che di solito è territorio sconosciuto, ma creare cose insieme agli amici è la parte migliore.

Mi trovi bello? Più bello degli altri musicisti con cui hai lavorato?
Hai il fascino imberbe di Brad Pitt ai tempi di se7en.

Dobbiamo senza dubbio tentare di replicare questa cosa dal vivo almeno una volta: come credi che verrà?
Direi che sarà estremamente rumoroso. Tu e Chip che urlate sopra a un muro di rumore.

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