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Il Waycest è la cosa più schifosa dell'internet

Questa gente è malata. Sul serio.

I pischelli emo-goth sono strani. Molto, molto strani. È già abbastanza evidente di per sé, ma il Waycest ha aggiunto alla cose dei livelli di cui non eravamo ancora a conoscenza.

Se non ne avete mai sentito parlare, sculacciatevi forte: eravate all’oscuro di un angolo dell’Internet incredibilmente perverso, persino per i canoni dell’Internet stesso. Per farla breve, Waycest sarebbe il nome dell’incestuosa relazione tra Mike Way e Gerard Way, i due fratelli dei My Chemical Romance, immaginata dai fanboy e fangirl della band. Da qui il nome: “Way” + “[Dio mio perché l’]incesto[?]” = “Waycest”

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Se ancora il vostro cervello non si capacita del perché una persona dovrebbe ascoltare i My Chemical Romance, meglio non chiedersi perché si immagini i due fratelli fare anal. È un buco nero inverosimilmente bizzarro e una volta che ci cadi non è detto che tu ne possa uscire. Porta il mondo dei fan a livelli così ridicoli che molti irriducibili non se la sono sentiti di attraversare una tale soglia. Cassie Whitt è la moderatrice inaspettatamente razionale di MCRmy.com, un sito dedicato ai My Chemical Romance. (MCRmy, se non l’avevate capito, è il brillante nome che i fan dei My Chemical Romance si sono dati. Sono Beliebers goth, praticamente.) Oltre a metterci in chiaro con foga che è al 150% contro il Waycest in tutte le sue forme, Cassie ci ha detto anche, tra un conato e l’altro, che se da una parte ci sono alcuni membri di MCRmy che si compiacciono nel vedere i fratelli Way a 69, “una percentuale che cresce a livelli esponenziali condanna la cosa, o fa finta che non esista. Il ‘Waycest’ può anche essere parte di un lessico più allargato dei fan, ma secondo me molti sarebbero ben felici che non lo fosse.” In altre parole, il Waycest è così agghiacciante che neanche i nerd infognati dei MCR riescono ad appoggiarlo.

La cosa più fuori di testa del Waycest, a parte quelle ovvie, è il supporto reciproco che si danno gli autori. Come quasi tutte le fan fiction, i commenti forniscono critiche e consigli ai colleghi scrittori. Normalmente sono cose tipo “Bella prima stesura, complimenti!” Peccato non ci sia mai una bella prima stesura. A meno che l’autore non rinunci alla sua idea di rendere episodio chiave della trama la parte in cui i due fratelli si spompinano a vicenda, sono sempre stesure terribili. “Uhh, Mikey è carinissimo qui! [faccina che ride]” recita un altro commento. Sì, la parte in cui commette un reato a sfondo sessuale punibile con più di venticinque anni in prigione è veramente adorabile [faccina che fa l’occhiolino]!

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Adesso diamo una sbirciata al tenebroso, raccapricciante e spesso involontariamente comico mondo del Waycest. Qua sotto ci sono degli estratti inediti, accompagnati dall’incestuosa arte grafica dei fan. Mmh, godeteveli…

Gerard arretrò, il suo naso toccò quasi l’attaccatura del cazzo di Mikey. Continuò a succhiare e la sua testa ondeggiava su e giù. Mikey gemette ancora più forte e incurvò la schiena in modo da addentrarsi meglio nella bocca del fratello, spingendo i fianchi con così tanto impeto che gli raggiunse la gola. Gerard non soffocò, non perché Mikey ce l’avesse piccolo, non di certo, ma perché ormai, data l’infinità di volte che lui e suo fratello l’avevano fatto, i suoi riflessi glielo impedivano. Lo spompinò per bene, se l’era fatto ficcare bene in bocca non appena aveva chinato la testa sul cazzo del fratello, mentre con una mano gli massaggiava le palle, e con l’altra gli scorreva il petto, lasciandogli una scia appiccicosa di cioccolata.

Il letto scricchiola quando Mikey penetra il corpo a lui sottostante. Si piega in avanti e morde la spalla di Gerard, succhiando la ferita, come a scusarsi. “Più forte, Mikey!” inveisce Gerard; colto nel pieno atto carnale, Mikey mugugna ed esce fuori. “No dai.” “Lo vuoi più forte, lo avrai più forte.” Sussurra in un orecchio a Gee. Dopo averlo girato, Mikey lo ripenetra. “Oh… c-cazzo… Porca putt—” La sfilza di imprecazioni di Gerard sono interrotte da nuovi ardori. Mikey geme nel vederlo; stava trafiggendo suo fratello col suo cazzo, e quest’ultimo ansimava di piacere, arcuando la schiena in modo estremamente erotico. “Gee, non… cazzo… non ce la faccio!” Lo stava possedendo con sempre più furore, Mikey si piega verso Gerard. Gli morde di nuovo la spalla e lo penetra con più forza, ma con più lentezza, anche se di poco. “Gerard! Cazzo!” esclama Mikey spingendo per l’ultima volta prima di venire sul corpo di suo fratello maggiore. Le voci diventano via via più flebili, la stanza si riempie di gemiti rochi e sussulti affannati.

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Gerard piegò la testa all’indietro, ansimava ancora. Suo fratello aveva cominciato a succhiarglielo e lui non potè fare a meno di avvicinare i suoi fianchi alle mani di Mikey. Aveva sperato spesso di farsi fare queste cose da suo fratello, ma non le aveva mai viste accadere davvero. Adesso era il momento. E c’erano altre cose che sperava di fare.

L’ho sentito ridacchiare, dopodiché la sua mano era di nuovo messa a pugno. Ho respirato profondamente, socchiudendo gli occhi di nuovo non appena ha cominciato a spingerlo dentro. Ho trattenuto un gemito mentre mi sfondava, un pugnale di dolore che si conficcava in me, ma ero preparato alla cosa. Sapevo che avrebbe fatto male all’inizio. Non era come con le dita o col cazzo, non avevo quasi mai fatto fisting. Infatti non mi ricordavo quando era stata l’ultima volta. I pensieri razionali mi abbandonavano, si addentrava in me lentamente, più piano che con le dita. Il dolore rimaneva, ma diventava sempre più sordo mano a mano che il suo pugno mi riempiva, il mio culo ben serrato attorno al suo polso.

Lentamente, tirai fuori il coltello e gli tagliai via i boxer che aveva addosso. Risi di nuovo quando notai la sua quasi erezione.

Mi fulminò. ‘Non è perché ci sei te!’ Ridacchiai e chiesi ‘Allora per che cos’è?”

Avvampò. ‘È… il mio sogno.’

‘Davvero? Cosa sognavi?’

Avvampò ancora. ‘Non… Non ti deve interessare’

Sfiorai la sua gola con il coltello. ‘Neanche a te dovrebbe interessare dirmi cosa chiedere e cosa non chiedere,’ sussurrai. Gli stavo ricordando che nonostante fosse mio fratello, ero immensamente in vantaggio su di lui.