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Musica

La maledizione degli Zounds

Martin "Protag" Nalsh, bassista della band, si è spento martedì scorso. Noi cogliamo l'occasione per farvi riascoltare un po' del loro storico disco "The Curse Of Zounds."
Sonia Garcia
Milan, IT

Una volta con un’amica ero arrivata alla conclusione che, a prescindere da tutto, pubblicare gli Zounds su Facebook equivale a ricevere un like, massimo due. Se ne ricevi di più probabilmente sei Steve Lake. È così, non cerchiamo di negarlo. Non sta a me raccontarvi il ruolo dell’anarchopunk inglese di fine anni Settanta e della scena D.I.Y. annessa, dell'idea pacifista e profondamente anti-Thatcheriana che la animava etc. Diciamo che per farvi un’idea veloce di come andavano le cose all’epoca vi basterà fare un giro su quei blog a sfondo nero con l’elenco in ordine alfabetico delle band di spicco e i relativi torrent malfunzionanti. Tra queste band troverete sicuramente Crass, Subhumans, Flux Of Pink Indians, Apostles, Rudimentary Peni etc.—se siete persone perbene avrete la maglia di almeno uno di questi gruppi. Se avete la pazienza di arrivare alla Z, ci troverete gli Zounds. C’è un motivo se li ho nominati all’inizio.

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Martedì scorso si è spento Martin Neish, detto Protag, un signore di appena cinquantaquattro anni che nel corso della sua vita ha supportato per l’appunto le scene inglesi di cui sopra—in particolare quella di Bradford a partire dagli anni Novanta—militando in gruppi come Alternative TV, Blyth Power e Zounds. Sono stati proprio loro a farmi apprendere la notizia, tramite un post su Facebook che recita così:

Protag played bass in Zounds from 2003 to 2006.

He died today at 9.15 on 18th Feb 2014.

He was an amazing person who was associated with the band from the earliest days.

He was selflessly devoted to Bradford's 1 in 12 Club to which he gave much energy, care and love.

I could go on and on about how brilliant, interesting, original and funny Protag was but there will be time for that later.

Protag played and organised Blyth Power for years and also played with ATV.

Words can't express how much we will miss him. Love to all - Steve

Non so voi, ma a me la cosa è dispiaciuta. The Curse Of Zounds è uno dei dischi anarcho punk più ascoltati in assoluto dalla sottoscritta—assieme a Let The Tribe Increase dei The Mob e, vabe’, ai Crass—e non ho mai trovato un buon motivo per poterne parlare liberamente senza sembrare una nostalgica del cazzo. Qua sotto vi metto un po’ di brani tratti dal disco che vi consiglio di ascoltare, così quando i vostri piccoli amici anarco li posteranno su Facebook potrete mettere like senza paura né vergogna. Detto questo, RIP Protag.

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Demystification

Fear

Little Bit More

War/Subvert

Did he jump/My Mummy's Gone

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