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Musica

Ossia - Red X

Percussioni ricoperte di catrame industrial per un pezzo che riesuma la salma di Peter Tosh ed esce pure su Blackest Ever Black.

La X rossa copre un testo piuttosto eloquente: "Alleviare lo sporco, il marcio e la corruzione che sono state iniettate al mio popolo" e sono circa le stesse che la voce campionata senza volto (ma che le cronache ci consegnano come appartenente ai diari su nastro di peter Tosh) pronuncia nel corso della traccia. La X invece dà il titolo al pezzo e all'EP. Un rifiuto netto, un colpo scuro allo stato delle cose.

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Lo sferra Dan Ossia, qui solo Ossia, tuttofare della scena di Bristol, membro di Young Echo, co-gestore del mailorder RWD FWD e delle label Peng Sound, No Corner e FuckPunk. La cassa batte sotto una contorsione dub catramosa, lenta piena di rancore isolante, raggae digitale strozzato da una prospettiva industriale. Suona molto simile allo Shackleton migliore, quello di rituali di rivolta come "Death Is Not Final", con dentro l'intimismo nervoso di tutta la diaspora elettronica giamaicana. L'EP contiene altri due pezzi ed è già uscito (ovviamente) per Blackest Ever Black.