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Musica

La cospirazione di Progresso

Abbiamo intervistato Jim Nedd, la mente dietro alla clubnight milanese Progresso, che ha curato l'ultima compilation per Rabit e la sua Halcyon Veil.
Sonia Garcia
Milan, IT

Un paio di settimane fa è uscita su Halcyon Veil il 12" Conspiración Progresso, compilation curata da Jim C. Nedd dei Primitive Art (Jimitive) nonché mente organizzatrice di Progresso, clubnight che fino a poco più di un anno fa refrigerava Milano con nomi come Bill Kouligas, SIlkbless, Why Be, M.E.S.H, Lotic e molti altri. "A portare la gente prima degli altri non è che sei più figo… guadagni solo meno," ci tiene a precisare Jim, ridendo. È giovedì pomeriggio, e come arrivo lo trovo che sta preparando il dj set di domenica sera, a C.A. Loose di Ravenna, nonché quello che dovrà portare assieme al socio Pit, Hvad e Vipra, nel minitour di due date il prossimo 13 e 14 maggio, ad Amsterdam e Vienna. "Dormirò qui anche stanotte."

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Due anni fa, quando Progresso era appena nato, Milano e il suo pubblico non sospettavano neanche che un giorno, gli stessi guest sarebbero stati portati da Club To Club. Progresso si è preso carico di questo sporco lavoro, e poi ha elegantemente deciso di uscire di scena per un po'. Con ottimo tempismo, fa il suo ritorno affiancato al nome di Halcyon Veil, l'etichetta di Rabit che proprio nell'ultimo anno ha prodotto materiale di Angel-Ho, Chino Amobi, Why Be, Toxe, Scraaatch, e tanti altri, con cui Jim era amico già da tempo. La release consiste in cinque tracce di Hvad, Nigga Fox, Vipra, Draveng, Zutzut e Bekelé Berhanu, tutti naturalmente passati da Progresso, al Roxanne di via Ascanio Sforza, come testimonia il collage di flyer qua sotto. Mi sono fatta raccontare i retroscena, l'idea dietro alla scelta degli artisti, la storia dell'artwork digitale—bellissimo—con i tipi immersi nel fango, e il futuro di Progresso.

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Progresso overview.

Noisey: Come sei entrato in contatto con Rabit e Halcyon Veil?
Jim: In realtà è stato molto semplice. Dopo la data dei Janus al Berghain, Rabit mi ha scritto, voleva sapere com'era andata la serata. Mi ha parlato della label e io della compila che stavo già curando, e aspettavo di avere dei soldi per poterla stampare. Abbiamo continuato a parlare e scambiarci idee e lui si è proposto di produrla perché la trovava super interessante.

Che concept ha? Mi pare un po' di intuirlo, ma mi piacerebbe me lo spiegassi tu.
Inizialmente il concept era molto vicino a quello di una compila di world music sarebbe uscito un x2 LP - in cinquecento copie con copertina a colori. il lavoro si è ridotto ad un modesto 12" - black sleeve in 300 copie Il nome iniziale doveva essere Conspiracy International, come il progetto di Chris & Cosey, solo che dopo l'abbiamo cambiato perché rischiavamo di essere denunciati. Un disco in particolare mi era rimasto impresso, si chiama C.T.I., questo qua.

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Alla fine ho optato per Conspiraciòn Progresso, riprendendo la serata Progresso. Sono sei tracce di cui due inedite, quella di Hvad e di Draveng e Bekelé barhanu. Zutzut era già uscito sul suo EP qualche mese prima, e Vipra e Nigga Fox erano già usciti su Internet, ma non ufficialmente, più una hidden track "Unknown - Untitled"

Perché Conspiraciòn?
Mi piace l'idea di essere sempre in contatto e collaborare in qualche modo con gli artisti all'interno della compila, a suo modo questo 12" è una piccola cospirazione per portare avanti un nostro suono ed estetica. Così come sia essenziale continuare a collaborare e creare combinazioni con chi ammiri e rispetti, come Hundebiss, la crew di Club Adriatico o Janus.

Con Rabit quindi come sei rimasto?
Dobbiamo vedere come vanno le vendite. I feedback sono buoni, quindi potrebbe essere che se ne faccia una seconda, ma non ne abbiamo ancora parlato ufficialmente.

Sì perchè le tracce che hai raccolto sono dell'anno scorso, no?
Sì. Come dicevo prima, l'idea all'inizio era fare un'unica compilation con il doppio delle tracce, ma sono io alla fine che ho voluto dividere. Così avrei potuto farne una con più coscienza dopo. Questo qua è uscito così infatti, senza copertina. Il disco fisico in sé non ne ha una.

E l'artwork che si vedeva ovunque con i tipi e il fango?
È solo digitale. È preso da un festival, il festival del fango o Mud Fest che fanno in Corea dal 2007. Ci va un sacco di gente da tutto il mondo. La avevo trovato un sacco di immagini, e le trovavo tutte molto sonore. Plastiche, tutte grigie con qualche colore che salta fuori. Molte raffigurano la lotta nel fango, non volevo che diventasse troppo legata all'anatomia umana… non mi piaceva più di tanto. Quella che poi alla fine abbiamo scelto raffigura tre personaggi: una ragazza che si tappa le orecchie, uno che si copre la testa e uno a destra che osserva. Sembrano colpiti da qualcosa di molesto con un volume insopportabile.

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Pensi che Progresso diventerà mai un'etichetta?
Bella domanda. No, Esiste già Hundebiss come "casa", non sento la necessità di fondare un'etichetta. Tre anni fa sentivo la necessità di portare un certo tipo di suono perché in quel momento c'era di farlo. adesso accomuna un po' tutti. Basta guardare come si stanno muovendo le "scene" a Milano; stanno tutte un po' convogliando in sonorità molto simili.

Ci penso un sacco anch'io. Credo che in realtà sia un bene.
Sì. I punti di partenza magari sono estremamente diversi tra loro, ma si arriva sempre lì, ed è bello. Finalmente adesso il pubblico è davvero esperto. Quando avevo fatto Lotic, nel 2014, c'erano dieci persone. quindi ho capito che esistono delle tempistiche per quanto riguarda il lavoro del promoter, Se hai troppa fretta di proporre un suono che è ancora troppo fresco, rischi di non fare arrivare il messaggio a tutta la comunità.

Vero. Però ben venga che qualcuno lo faccia.
Ovvio, qualcuno deve pur iniziare e aprire nuovi discorsi, anche se il bug di questa dinamica "proto-trend" è proprio che il messaggio non arriva a tutti ma solo agli addetti ai lavori

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