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Musica

Perché le liste di "novità da tenere d'occhio nel 2014" sono una cagata

Ve lo spieghiamo in una lista da tenere d'occhio per tutto il 2014 e oltre.
Ryan Bassil
London, GB

È l’inizio di un nuovo anno, e con esso arriva una serie di certezze. Questo sarà L’ANNO di ogni MC di strada che ancora non ha varcato la soglia dell’anonimato (sebbene sia stata preannunciata la stessa cosa l’anno prima, e quello prima ancora), ogni mente volubile individuerà il preciso target musicale cui si dedicherà per i prossimi dodici mesi e ogni testata del mondo pubblicherà le proprie dritte musicali per il 2014. In Inghilterra, la lista che gode di maggior attenzione è Sound of 2014 della BBC.

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In una serie di occasioni liste del genere hanno avuto senso. Film, libri e giochi hanno date d’uscita ben precise e questi elenchi succinti hanno una funzione informativa per i consumatori. Sono un po’ come cataloghi, ma estesi su quattro stagioni e indirizzati a medio-borghesi che sbavano alla sola idea di possedere The Amazing Spiderman 2 in edizione speciale Blu-Ray. Possono anche essere utili per le start-up, le trasmissioni televisive o lo sport, ma non hanno più senso quando si tratta di musica.

Questo avviene perché la musica, più di ogni altro tipo di arte, si è trasferita in una dimensione completamente diversa. Le date d’uscita non sono più fissate con mesi di anticipo, piuttosto, alcuni artisti fanno occasionalmente il leak dei propri album (Angel Haze e i Death Grips), li mettono in circolazione senza troppi preavvisi (Beyoncé), o vengono esiliati nel territorio del “Non Gliene Frega Più Niente A Nessuno” (Azealia Banks). E se non si sa con certezza se un artista pubblicherà o meno un disco nei prossimi dodici mesi, allora perché dovremmo leggere questi elenchi?

Uno degli artisti della BBC list, FKA Twigs, che è super

Si potrebbe ribattere che tali liste servono ad attirare l’attenzione su artisti nuovi, interessanti e notevoli. Ma la maggior parte delle pubblicazioni ha già una sezione giornaliera o settimanale che si occupa proprio di questo. Il Guardian ha New Band Of The Day, Pitchfork ha Rising, e NME presenta trenta band a settimana, con la salda convinzione che la gente abbia tempo per dar retta a più di tre cose alla volta. La gran parte delle regolari sezioni di novità sono sovraccaricate di musica dal suono simile, essendo ciò perpetuato dalla legge dei blog secondo cui più informazioni e più risultati di ricerca equivalgono a più importanza. Ma in buona parte dei casi, le band prescelte non sono speciali, non cambieranno la tua vita, e probabilmente si scioglieranno non appena il loro primo EP non farà il botto dopo quell’unico passaggio in radio.

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Forse le liste di suggerimenti di questo 2014 tengono presente di ciò. È il modo in cui le varie testate dicono: “Ok, per colpa nostra vi siete dovuti sorbire Eagulls, East India Youth e Hookworms per tutto l’anno, ecco allora un po’ artisti di cui ci importa effettivamente e di cui non scriviamo solo per aderire a un qualche tacito accordo di quote. Un po’ come i profani della cultura, è un modo per plasmare la propria forma, ma utilizzando FKA Twigs e Banks, piuttosto che un abbonamento in palestra e la rinuncia al pacchetto di Marlboro light

Fin qui va tutto bene, la buona musica dovrebbe essere supportata, sempre. Rejjie Snow, Real Lies e Jungle sono tutti artisti nuovi che amo e che di sicuro trarranno beneficio da questa spinta di inizio anno. Ma come faccio a sapere se da qui a 11 mesi qualcuno di loro avrà pubblicato anche solo un altro pezzo nuovo, ma soprattutto se realmente il 2014 sarà il loro anno? E quindi, come fa una testata a sapere se ciò avverrà con gli artisti che hanno suggerito per il prossimo semestre?

Uno che non è nella BBC List, ma è lo stesso una bomba, si chiama Rejjie Snow

A meno che tu non svolga un qualche tipo di rito pagano, è impossibile predire il futuro. Basta rileggersi le scelte dei vari giornali per il 2013. Loom? Scrufizzer? Charli XCX? Di certo non sono icone della generazione di Snapchat e #instapic. In misura sempre maggiore, la musica gravita intorno al momento presente. Conta la traccia che anche grazie a te ha raggiunto le 500.000 hit su Soundcloud in un mese, perché ti fa provare dei sentimenti. Conta quel nuovo EP che ti fa venire voglia di confessare i tuoi segreti più reconditi alla tua cotta senza l’aiuto di narcotici, e contano i nuovi artisti che ti fanno palpitare il cuore. Non si tratta di appiccicare una qualche speranza astronomica e un’aurea di hype a un artista davvero bravo, perché servirà solo a soffocare lui e chiunque altro. È una cosa che finisce quasi sempre per ritorcersi contro a tutti, ai fan, agli artisti e ai critici senza distinzioni.

Perciò, sebbene vi stia dicendo che liste come la Sound Of 2014 sono ridondanti, non ritengo che lo sia anche la celebrazione di nuova musica. Piuttosto, si dovrebbero celebrare costantemente nuove realtà, quando ciò è giusto e quando è importante farlo. Non significa riempire quotidianamente un giornale o un sito con un carico abnorme di nuova musica perché è così che vanno le cose su internet. Significa scegliere qualcosa che plachi la tua sete per più di mezz’ora. Per usare riferimenti inattuali, significa scegliere gli Arctic Monkeys e non cambiare subito idea, presentando altri due gruppi sconosciuti perché tre nomi fanno più scena. E quando effettivamente scegliamo quegli artisti, essi dovrebbero essere messi in luce con le dovute spiegazioni, mostrando che si vuole andare ben oltre il mettere insieme 150 parole e cliccare “invio”.