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Musica

Rassegnatevi, è finita l'estate

Vi suggeriamo alcune attività ricreative a cui dedicarvi ora che non avete più tutto quel tempo libero.

Foto di Chris Bethell

È il momento di affrontarlo: puoi uscire di casa indossando short e maglietta, gasarti per un volo last minute per qualche isola in cui ancora fa caldo o ascoltarti quel mixino esotico che ti ha fatto da colonna sonora nelle scorse settimane, ma l'estate è finita. Non c'è più spazio per i sogni. Ci dispiace. Mettetevela via. Questa consapevolezza fa affiorare una questione spinosa: cosa dovremmo fare di noi stessi ora che l'estate, con i suoi incontri, scontri, ferite, cure…. si è inesorabilmente dissolta?

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Non possiamo continuare di certo a condurre la stessa esistenza lasciva che ha contraddistinto gli ultimi mesi perché nell'imminente futuro (A) inizierà a far freddino e (B) inizierà a piovere di brutto. E anche se la situazione climatica non è così catastrofica—in alcune zone è stato più catastrofico questo splendido agosto 2014—molti di noi si sono già ritirati in uno strategico letargo, noterete che si sta ricominciando a parlare assiduamente di libri, serie TV, piumoni, tè caldo e giochi da tavola, cose che chi ha vissuto per bene l'estate si era quasi dimenticato. Ecco perché abbiamo pensato di tirar fuori il nostro lato più ottimistico per elencare i motivi per cui l'autunno/inverno è la vera stagione dell'anno in cui tirar fuori la bestia:

Possiamo tornare a chiuderci nei Club

Certo, mi direte che i club stanno aperti tutto l'anno, anche quando fa talmente caldo che l'unica cosa che hai voglia di stare è sdraiarti su un prato e sperare che parta il sistema di irrigazione mentre ti bevi un gin tonic. È abbastanza evidente però che la stagione più appropriata per chiudersi in un club sia autunno-inverno. Andare in discoteca d'estate può pure essere un'esperienza divertente, ma non è niente se confrontato alla gioia di condividere il sudore con gente sconosciuta quando fuori fa un freddo cane.

Non solo ci sono un sacco di festival succosi che stanno per riempire di figate la stagione (tipo, per dirne uno, il Club To Club a Torino), ma c'è anche un clima tutto particolare, un senso di familiarità che solo i luoghi chiusi sanno dare, una predisposizione a stare più in contatto con l'umanità, come se il DJ booth fosse un caminetto e tutti noi clubber fossimo lì per scaldarci con il fuoco della musica.

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D'estate si va in giro ad esplorare il mondo, a conoscere posti, persone e suoni esotici. Ora è il momento di tornare a casa.

Inizieremo a litigare sulle liste di fine anno

Ogni anno, di solito a dicembre, anche se a volte pure a novembre, i giornalisti musicali si sentono in dovere di fare i listoni di fine anno. A giudicare da una pericolosa tendenza di questo settembre, sembra che la disperata voglia di lista non sia solo appannaggio dei tre stronzi che non vedono l'ora di tirare le somme, ma che nel 2014 tutti quanti si sentano i guru delle liste.

La parte più divertente di queste liste è comunque sempre stata il dibattito che si creava una volta pubblicate, che molto spesso verte su come chi ha redatto la lista si sia scordato di metterci almeno un membro delle grandi minoranze musicali tipo il dj turco sconosciuto, la producer islandese di tracce esclusivamente vocali, il gruppo neo-folk di barboni caraibici e altre nicchie che fanno sentire un vero gallo chi le conosce.

C'è da considerare un importante fatto: scrivere di musica è la cosa più scacciafica della storia. Se qualcuno mi chiedesse una lista dei miei album dei Radiohead preferiti, gli risponderei chiedendogli a mia volta il numero di un taxi.

Chiaramente quindi le liste mi piacciono solo perché posso far piangere qualche quarantenne del Wisconsin dicendogli che ascoltare Benji dei Sun Kil Moon è piacevole quanto mettere la faccia in un gilet incrostato di sperma.

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Ci riprenderemo i weekend

Foto di Mary Alice

I festival possono rubarvi tutte le ferie estive. Pensi di star fuori solo il weekend ma poi il weekend dura quattro giorni più i due che ci vogliono per recuperare più un giorno in cui recuperi il recupero e ti sei fottuto la settimana perché poi devi ripartire per un altro festival da cui torni con la febbre. Metteteci anche tutte le grigliate in giardino e le festicciole in cui i colleghi di lavoro cercano di coinvolgervi, ed ecco che ogni possibilità di godersi un rilassante weekend estivo svaniscono nel nulla. Non è necessariamente un male: del resto, in casa d'estate ci rimangono solo i vecchi, gli psicopatici e i ventenni vergini, però ora che è tornato il freddo non abbiamo più bisogno di scuse per declinare inviti a tutti gli stupidi tentativi di fare festa all'aperto che i nostri amici si inventano.

Usciranno i dischi migliori

Chiunque non passi le giornate a buttare via CD promo inviati da label convinte di avere per le mani "il duo-rivelazione della scena normcore" non vede l'ora che arrivi il terzo quarto, ovvero gli ultimi quattro mesi dell'anno, quelli in cui le etichette discografiche buttano fuori la roba con cui dovresti sputtanare tutti i soldi che ti rimangono prima di Natale, i pesi massimi dell'anno. Può succedere persino che una major decida di buttare fuori l'album di qualcuno di molto molto grosso in maniera completamente inaspettata, come hanno fatto con Beyonce lo scorso anno e potrebbero fare quest'anno con Kanye West (ma personalmente preferirei un ritorno in grande stile di Marky Mark… CI MANCHI FRATELLO!!!).

C'è tanta musica che ha senso solo in questa stagione

C'è un certo tipo di musica che si può ascoltare solo durante l'estate: “Summertime”, “Summer of 69”, e “Long Hot Summer”, per esempio. Certo, non beccherai nessun babbo di DJ ad annunciare un pezzo uscito in ottobre con “QUESTOÈLINNODELLAUTUNNODUEZEROUNOQUATTROHH", ma sicuramente autunno e inverno offrono un'atmosfera che si può accompagnare con una varietà maggiore di tipi di musica. Per dire, ogni traccia che contenga qualcosa di vagamente ambient è nata per essere ascoltata in inverno: Explosions in the Sky, Mogwai, The Knife, Grouper… suonano tutti meglio quando fuori è buio e tutto quello che riesci a provare è un dolore lancinante alla gamba sinistra perché non ti puoi permettere di tenere il riscaldamento più alto. Ti puoi crogiolare nella malinconia e nel diagio ascoltando tutto quello che passa tra Morrissey e i Red House Painters senza sentirti stupido e inadeguato, tanto sono tristi pure tutti gli altri e il cielo sembra fatto con della grafite masticata e cacata da un cane..

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E poi c'è il sesso, che è diecimila volte più godibile durante l'inverno perché non porta a sudare come animali né puzzare come tali, ma soprattutto perché la musica da scopate funziona solo in inverno. Esempio: ho esposto questa teoria a un mio amico, e lui mi ha detto che gli piace l'inverno perché è solo in quella stagione che può chiudersi in camera per ore con la sua ragazza a fare l'amore ascoltando i Massive Attack.

Potremo ricominciare a coprirci

Le donne sono splendide durante l'estate: possono scoprire le gambe e la pelle in generale. È una roba che gli riesce molto bene. Invece gli uomini che credono di avere stile look perché si rifanno il guardaroba alle svendite di H&M, vedono le loro illusioni crollare ogni volta che la temperatura supera i ventidue gradi. A quel punto iniziano a darci dentro di magliette bianche sporche di sugo, short imbarazzanti e cappellini al contrario, come se il caldo li facesse regredire all'età di sette anni. Per fortuna poi arriva ottobre e tutto torna alla normalità: camicie, felpe, giacche ed ecco che anche gli uomini ritrovano una loro dignità estetica. È un bene per gli uomini come per chiunque nella vita faccia sesso con degli uomini.

X-Factor

Tenetevi pronti.

Nataleeeeeeeee!

Foto di Jake Lewis

Anche se finiamo sempre per spendere più soldi in regali sgraditi di quanti ne riceviamo a nostra volta, il Natale è comunque il periodo migliore dell'anno, non ci sono cazzi, le feste sono molto meglio dell'estate. Non solo ci si prende una pausa dal lavoro ma ci si ritrova sempre a fare il degenero più totale a casa di amici, e non scambierei la visione del mio migliore amico impizzato di coca e sbronzo di vodka che si sgola al karaoke con nessun DJ set in spiaggia del cazzo.