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Musica

Red Canzian è il Morrissey italiano

Rendiamo onore al nuovo eroe del veganismo made in Italy.
Giacomo Stefanini
Milan, IT

È un grande giorno per l’Italia.

Ancora non abbiamo ottenuto molti diritti civili per gli omosessuali, la contraccezione è una corsa ad ostacoli, il razzismo serpeggia in ogni strato della società, ma lo specismo perlomeno ha ricevuto un colpo durissimo.

Red Canzian, sai, il bello dei Pooh, quello che sembra Facchinetti ma è leggermente diverso, è riuscito a imporre un menù interamente vegetale alla Sagra del maiale alla brace di San Vendemiano (TV). Il quotidiano online OggiTreviso ci rivela che il cantante avrebbe posto un vero e proprio ultimatum: “O me o il maiale alla brace”. E, incredibilmente, gli abitanti di San Vendemiano hanno scelto lui. Ed è una grande conquista, perché tutti sappiamo che certe rivoluzioni possono funzionare solo se agiscono sulla base, sulle abitudini consolidate, in una parola: sulle sagre.

I miei genitori, per esempio, sono abituati al mio veganismo e lo rispettano, eppure non ho potuto fare a meno di notare il loro fastidio quando, la settimana scorsa, in TV è apparsa Paola Maugeri a fare la vecchia hippie che ne sa di più di tutti. Invece Red Canzian è popolare, è agguerrito, è uno del popolo, è credibile, per dio! Perché lui non fa come noi stupidi punx, che gli inviti a suonare alla sagra della porchetta li rifiutiamo (mai ricevuti); lui alla sagra ci va, però impone un menù senza crudeltà.

Ho un sospetto: non è che a cena non ci va nessuno, e tutti si presentano più tardi, per il concerto? Facciamo in modo che non succeda. Vegani d’Italia, vi propongo una gita a San Vendemiano per il 13 luglio. Facciamogli fare l’incasso più alto della loro storia, e poi tutti a cantare “Piccola Katy” a squarciagola sotto il palco. Anzi, meglio: tutti a cantare il loro metal anthem "L'Aquila E Il Falco".