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Musica

Tutto quello che devi sapere sul nuovo album di Eminem, Kamikaze

Sorpresa! Lo Slim Shady è tornato e ha fatto un disco incazzatissimo pieno di sorprese e insulti a chi ha parlato male di lui.

Come abbiamo dimostrato arrivando in novantamila a vederlo dal vivo a Milano lo scorso luglio, noi italiani proviamo ancora un certo affetto per Eminem. C'eravano anche noi con Vegas Jones e Boston George, tra i tanti. Sarete quindi probabilmente molto felici di sapere che a mezzanotte è comparso su tutti i servizi di streaming Kamikaze, il suo nuovo album, arrivato completamente a sorpresa.

Ora: smettete di saltellare per la vostra stanzetta, mettete giù la motosega che avete afferrato con gesto sicuro e fate un lungo respiro. Ecco tutto quello che dovete sapere prima di lanciarvi ad ascoltarlo.

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EMINEM FA I NOMI DI CHI GLI PIACE (WAYNE! KENDRICK!) E DI CHI NON GLI PIACE (LIL YACHTY! LIL PUMP!)

Kendrick Lamar ed Eminem, amici per la vita.

Le parole con cui si apre "The Ringer", il primo pezzo di Kamikaze, mettono subito in chiaro l'approccio che Eminem ha tenuto per questo nuovo progetto: "Yo, scriverò le prime cose che mi vengono in mente, vediamo dove andremo a finire. Che ho voglia di prendere il cazzo di mondo a pugni in faccia, ora come ora". Nel corso della sua prima strofa Eminem se la prende con Vince Staples, che lo aveva accusato di avere fatto un freestyle mediocre, e grida il suo schifo per i media che hanno parlato male del suo album sbattendogli in faccia i milioni e milioni di views e ascolti che ha fatto (il tutto con classe e citando "Renegade", un suo vecchio featuring con Jay Z). E poi:

Capisco perché c'è gente a cui piace Lil Yachty e a cui non piaccio io.
Non è nemmeno un diss! Non è roba per me.
Io sono solo, semplicemente, un MC.
Forse "Stan" non è roba che fa per voi.
Forse il vostro bicchiere è pieno di sciroppo e di lean,
Forse devo mischiare 'sta merda, ma se fosse per me farei tremare il mondo!

Revival conteneva già un pezzo in cui Eminem se la prendeva con i cosiddetti mumble rappers, "Chloraseptic": ma se allora si trattava più che altro di un generico attacco ai flow tutti smangiati e alla ripetitività, qua Eminem comincia a fare nomi e a mettere in chiaro il valore che dà alla sua tecnica e al valore culturale della sua musica. L'opposizione "mischiare 'sta merda" / "farei tremare il mondo" presenta due diverse concezioni del fare-musica, e lo fa in maniera decisamente convincente.

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Nel resto del brano, Eminem nomina Joyner Lucas, Kendrick Lamar, J. Cole e Big Sean come esempi di rapper al suo livello e riconosce l'importanza di Lil Wayne come unica vera fonte a cui si sono abbeverati i giovani artisti d'oggi. Anche qua, Eminem fa nomi: Machine Gun Kelly, Iggy Azalea, Lil Pump e Lil Xan.

C'È BON IVER! SU "FALL", UNA CANZONE IN CUI EMINEM TIRA IN MEZZO I MIGOS E DRAKE!

Eminem e Drake in una foto promozionale del 2016.

Con Kamikaze, Justin Vernon aka Bon Iver continua la sua lenta scalata ai vertici dell'hip-hop americano e, probabilmente, è quasi arrivato alla vetta. Fu Kanye West a chiamarlo - lui, un barbuto cantautore poliedrico del Wisconsin dal falsetto sfasciacasse, scoppiato per un album piovoso e freddo e struggente, e per la semplice complessità di "Skinny Love"- a lavorare al suo capolavoro My Beautiful Dark Twisted Fantasy. Da allora, Vernon è diventato uno degli uomini fidati di West e si è concesso anche una collaborazione con Vince Staples sul suo capolavoro Big Fish Theory. Qua compare su "Fall", cantando il ritornello.

La sua voce, istantaneamente riconoscibile, scioglie un po' di miele nel caffè amaro che sono le parole di Eminem. Il pezzo è un'altra dichiarazione di orgoglio e integrità contro chi lo ha criticato negli ultimi tempi con un po' di ceffoni alla scena attuale buttati in mezzo con cura certosina:

Se sto rispondendo tardi è perché mi ci vuole tempo
A rendermi conto di voi, ecco quanto sto lontano.
'Sti rapper sono tipo Hunger Games,
Un attimo e stanno prendendo per il culo Jay.
E un attimo copiano lo stile dai Migos, e poi da Drake. Il collegamento tra Hunger Games e il verso successivo è intraducibile: il primo libro della celebre serie, "Il canto della rivolta", in originale si chiama Mockingjay (che è un uccello, la ghiandaia). Eminem divide la parola in due, così da ottenere "prendendo per il culo Jay". Eminem ha leggermente a cuore l'integrità e l'originalità e non risparmia parole per nessuno; in un certo senso nemmeno per chi rispetta, come i Migos. A fine pezzo, infatti, strizza l'occhio all'uso del termine "Culture" per riferirsi all'hip-hop, reso popolare proprio dal trio di Atlanta con i loro ultimi due album:

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Non parlatemi della cultura!
Io ho ispirato gli Hopsin, i Logic, i Cole, gli Sean, i Kendrick, i 5'9 e…
Oh, ho portato 50 Cent al mondo! E insomma, è difficile dargli torto.

L'ARTWORK È UN OMAGGIO A UN CLASSICO DELL'HIP-HOP, LICENSED TO ILL DEI BEASTIE BOYS!

La copertina di Licensed to Ill.

Licensed to Ill dei Beastie Boys, pubblicato nel 1986, fu il primo album rap a ottenere enormi risultati di critica e pubblico negli Stati Uniti. Fino a quel momento l'industria discografica non aveva mai dato troppo peso alla nascente cultura hip-hop, ma i Beastie Boys - insieme ai Run D.M.C., che quell'anno uscirono con Raising Hell - dimostrarono al mondo intero che le rime e i beat potevano diventare qualcosa di enorme. Particolarità: i Beastie Boys erano bianchi, ebrei e provenivano da un contesto mediamente privilegiato. Nonostante questo ottennero consensi anche dalla comunità hip-hop afroamericana, affermandosi tra i grandi padri del genere. Contesto sociale a parte il loro fu un percorso simile proprio a quello di Eminem, la cui pelle bianca non lo aiutò particolarmente all'inizio della sua carriera ma fu di enorme importanza per costruire la narrazione che ne consacrò l'affermazione a livello mainstream.

C'È "GREATEST", UN PEZZO CHE OMAGGIA "HUMBLE" DI KENDRICK LAMAR E "WOKEUPLIKETHIS*" DI PLAYBOI CARTI!

In mezzo alla mitragliatrice che è il flow di "Greatest", il secondo pezzo dell'album, a un certo punto Eminem si trasforma in Kendrick Lamar. Nello specifico, nel Kendrick Lamar di "HUMBLE":

Revival non è diventato virale!
Denaun e Royce mi dicono che dovrei fare la cosa giusta.
Fanculo, risponderò a ogni colpo finché non finirò la polvere da sparo e avrò spaccato in due la scena!

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Eminem riprende il "My left stroke just went viral! / Right stroke put lil' baby in a spiral" di "HUMBLE" per sottolineare quanto non gli siano andate giù le critiche al suo ultimo album Revival, citando le parole dei suoi amici e consiglieri Royce da 5'9 e Denaun "Mr." Porter. Lo fa per riconoscere la loro importanza, ma anche per mettere in chiaro che non ha la minima intenzione di ascoltarle. Nel ritornello, inoltre, c'è una piccole ripresa del flow di Playboi Carti in "wokeuplikethis*" con Lil Uzi Vert: un segno che in fondo Eminem non ha scelto di tapparsi le orecchie ogni volta che un giovane rapper apre bocca.

SECONDO IL MANAGER DI EMINEM, KAMIKAZE NON ERA UNA BUONA IDEA

Paul Rosenberg ed Eminem in una foto d'epoca.

"Paul - Skit" è la registrazione di un messaggio che Paul Rosenberg, il manager di Eminem e co-fondatore della sua etichetta Shady Records, ha lasciato nella sua segreteria. La sua opinione?

Ho ascoltato il nuovo album. Davvero vuoi metterti a rispondere a tutte le cose su di te o sulla roba a cui stai lavorando che non ti è piaciuto sentire? Voglio dire, forse non è una buona idea. Tipo, dopo che farai? Kamikaze 2, l'album in cui rispondi a tutti quelli a cui non è piaciuto l'album che avevi fatto per rispondere a quelli a cui non era piaciuto l'album prima?

Fortunatamente Eminem ha inserito nell'album anche la sua risposta, "Em Calls Paul - Skit", in cui dice al suo manager che non ha intenzione di rispondere a tutte le persone che hanno qualcosa da dire su di lui, ma che ci sono certi commenti di Revival che lo fanno incazzare. Tra cui quello di un tizio che lo ha criticato per una rima sbagliata senza rendersi conto che in realtà Eminem stava rimando l'intera frase. Al che uno dice, non c'è poi da incazzarsi tanto. Ma non essendo noi i rapper più famosi del mondo forse, dico forse non abbiamo idea di come ci si senta a vedere il proprio lavoro sezionato, studiato e criticato da milioni di persone. Elia è su Instagram. Segui Noisey su Instagram e Facebook.