Recensione: Aïsha Devi - DNA Feelings

Non avevo mai sentito parlare di Aïsha Devi, e quando dall’alto mi sono arrivate istruzioni di scoprirla è stato un fulmine a ciel sereno. Dall’alto della mia ignoranza scopro che Aïsha, svizzera di origini nepalesi, bazzica l’elettronica studiata addirittura dalla metà degli anni Zero, quando esordì a nome Kate Wax per Mental Groove, etichetta svizzera con delle velleità da intellighenzia. Già all’epoca Aïsha con le cose intellighenti e posate doveva avere un rapporto di amore ed odio, perché poi su un’etichetta così se ne usciva con synth un po’ scemotti e mezzi drop d’ignoranza poco credibilmente travestiti da elettropop.

Poi sono successe cose: la meditazione, la fondazione di un’etichetta che si chiama Danse Noire, l’abbandono del nome d’arte per quello anagrafico e, nel 2015, è successo Of Matter And Spirit. Un centrifugato di industrial, tribalismo, synthwave, un po’ di quelle robe tipo Arca con i rimandi etnicoritualistici che negli ultimi anni vanno fortissimo, ma anche e soprattutto beat decostruiti e poi ricostruiti e poi decostruiti ancora.

Devi sintetizza la propria voce, la priva di forma e lascia fluire liquida in mezzo ai campionamenti di un Burial del 2118. Bassi UK che suonano strani, dislocati, intrisi del grigio del cemento svizzero, a volte si fanno da parte e lasciano spazio a rimandi cyberpunk sul genere di Kenji Kawai al servizio di Mamoru Oshii (“Dislocation Of The Alpha”). Solo che è tutto più grosso, più pompato, più anabolizzato, perché in effetti Ghost In The Shell va per i venticinque, oggi c’è Altered Carbon. Ancora più sintetico, ancora più cyber, ancora più tech, ancora meno umano.

“Inner State Of Alchemy” sembra l’episodio più vicino ad una canzone, sembra che stia crescendo, sei lì che ti aspetti il climax, eppure non arriva mai. Ogni volta il beat si ferma, si spezza, cambia, riparte, e ti tiene lì, in fissa totale, ad aspettare quello che verrà dopo, qualunque cosa sia. E quella voce, eterea, inafferrabile e totalmente fuori dalla sfera dello scibile umano per tutto il disco, chissà cosa sta cercando di dire. Qualche parola ogni tanto arriva, frasi sparse e all’apparenza scollegate, ma è evidente che non è il testo ad essere importante, che non è con le parole che Aisha dà la sua interpretazione del mondo.

Non credo di essere in grado di rimettere in ordine i pensieri su questo disco. DNA Feelings è una colonna sonora per la singularity, ed è un capolavoro.

DNA Feelings è uscito l'11 maggio per Houndstooth.

Ascolta DNA Feelings su Bandcamp:

TRACKLIST:
1. DNA ☤ ∞
2. Dislocation Of The Alpha
3. Intentional Dreams
4. Aetherave
5. Hyperlands
6. Inner State Of Alchemy
7. Light Luxury
8. Genesis Of Ohm
9. Time (Tool)
10. Time Is The Illusion Of Solidity
11. Cell Stems Spa

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