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Musica

Un'organizzatrice di Sex Party ci ha spiegato com'è fare la DJ durante un'orgia

A quanto pare la goa non funziona perché attira la gente sbagliata, e neanche il rock funziona, perché è troppo poco sexy.

Grab via Youtube.

"E ora dove metto le chiavi?"

Un uomo tedesco pelato, sulla cinquantina, mi guarda perplesso. Contando che indossa ormai soltanto un tanga e un paio di scarpe da ginnastica, è chiaro che le sue opzioni di deposito chiavi sono piuttosto limitate. Ma questo è un problema che tutti i frequentatori di Kinky Gang Bang, un sex party settimanale che si svolge ogni giovedì pomeriggio nella famosa discoteca Insomnia di Berlino, devono tenere in conto. I vestiti dotati di tasche a grandezza normale non sono benvenuti a questo evento, in cui berlinesi nudi e arrapati si incontrano per scambiarsi vari fluidi corporei al ritmo di una varia selezione musicale, a partire dal primo pomeriggio fino a tarda notte. Fortunatamente c'è uno spogliatoio dotato di cassette di sicurezza, gestito da un'amichevole commessa e dal suo cane Peepee.

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Sono soltanto le tre del pomeriggio, ma mentre salgo le scale e faccio il mio ingresso nella sala principale noto una certa attività, circa venti ragazzi che se la sciallano in giro bevendo birra in bottiglia, ancora troppo diffidenti per avvicinarsi al gruppo di ragazze in lingerie stese sul letto gigante che sta in mezzo al dancefloor.

È uno spazio ragguardevole—una ex sala da ballo del Diciannovesimo secolo con un alto soffitto e attentamente restaurata e trasformata nel più importante palazzo del sesso di Berlino. Una palla da discoteca gigantesca fluttua a mezz'aria. Sul megaschermo che domina il salone gira il video di una ragazza che lecca lo sperma depositato sulle sue labbra. In sovrimpessione passa il titolo del film: "DP Fanatics Volume 5". Sopra il bar che occupa tutta una parete c'è un murale che rappresenta un'orgia all'inferno, piena di gente vestita di pelle, tutto rossi e gialli brillanti. Ci sono recipienti pieni di preservativi dappertutto. Neon rossi indicano la strada verso il piano di sopra dove si trova un buffet aperto per tutto il pomeriggio (pollo fritto, purè e cheesecake). Un provvidenziale cartello designa questo spazio epicureo come una "No Fuck Area".

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Ora, finalmente, un uomo prende coraggio. Si avvicina a una delle ragazze. Dopo poco lei si spoglia di reggiseno e mutande e comincia—per usare un termine giornalistico pruriginoso, ma puritano—un atto sessuale. Adesso sì che la festa è iniziata. Per le sette, questo posto brulicherà di corpi impegnati in mosse atletiche improbabili gli uni con gli altri e ragazze nude che fumano sigarette mentre ballano al palo un pezzo di Snoop Dogg. Il che ci porta alla domanda: che musica è meglio mettere a un'orgia? Fare il DJ, dopotutto, è un'arte versatile, ma a quali richieste deve obbedire il DJ di una sessione di scopaggio pomeridiano? Per scoprirlo, ho parlato con la fondatrice e proprietaria dell'Insomnia, Dominique, sulla cresta dell'onda del clubbing berlinese fin dal 1996.

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Fondò l'Insomnia dopo che il Kit Kat Club, dove organizzava eventi, divenne troppo mainstream. Dominique, pur non essendo una DJ di professione, cura la selezione musicale degli incontri per il sesso di gruppo più energetici di Berlino dal 2006, per cui sa coniugare alla perfezione riempipista e svuotapalle, per usare un'espressione colorita.

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Dominique, via Youtube.

Ciao Dominique, felice di conoscerti! Insomnia è un locale fantastico.
Quando l'ho trovato, dieci anni fa, era totalmente distrutto. Il soffitto era caduto, c'erano dei buchi enormi nei muri. Abbiamo dovuto spendere un sacco di soldi per restaurarlo e riportarlo alla vecchia gloria—era una sala da ballo nel Diciannovesimo secolo.

È incredibile quanta gente ci sia oggi pomeriggio…
Non c'è momento migliore per una scopata clandestina del giovedì pomeriggio! "Oh cara, sono al lavoro, tornerò a casa per cena alle sette!" Quando abbiamo cominciato venivano dieci o venti persone, ora invece c'è la folla.

Che differenza c'è tra fare il DJ a una festa normale e farlo a un sex party?
Non sono una vera DJ, sono la proprietaria del locale e faccio un po' di tutto. Ma il punto è che durante la settimana facciamo sex party in cui la musica è solo di sottofondo, mentre venerdì e sabato facciamo feste in cui si balla a sfondo erotico, in cui capita che si faccia sesso, ma il concetto è veramente diverso. Per i sex party la techno è senza dubbio il meglio, e anche l'hip-hop—hai visto prima come tutto il locale scopava a ritmo. L'hip-hop è una bomba perché fai quello che cantano!

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Ho notato che nel primo pomerigio stavi suonando techno e trance, ma poi sei passato alla trap, come mai?
Mah, solo per far crescere il feeling. Quando ho iniziato il party era un po' moscio, ed era un buon momento per suonare un po' di musica diversa, che facesse salire l'energia, e non mi ci sono voluti neanche dieci minuti per farlo. La musica è lo strumento più importante per dare energia.

Quindi guardi il pubblico e ti regoli in base al tono delle scopate, proprio come un vero DJ guarderebbe se la gente balla o no?
Sì.

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Quindi è diverso dal suonare a feste durante il weekend?
Sì. Di sabato e venerdì facciamo feste un po' più concentrate sulla musica, ad esempio ne facciamo uno chiamato "Master and Servant", in cui suoniamo solo Depeche Mode. Ci sono ragazze molto giovani, tipo diciottenni o diciannovenni, che ci dicono "Oddio, fate un Depeche Mode party?" eccitatissime. È ancora roba contemporanea, anche se la band ha oramai trent'anni. Facciamo anche una festa swing, con musica anni Venti e Trenta, e poi "Angel in Bondage" in cui suoniamo solo darkwave, gothic, industrial. Di sabato invece hard techno, trance, electro, house. La musica è come un tappeto volante, come stare sospesi su un'onda, mentre le canzoni si ficcano una nell'altra.

Ti capita mai di guardare a che ritmo sta scopando la gente e di volerlo seguire?
Certo, non bisogna suonare troppo veloci, altrimenti poi la gente va fuori tempo.

C'è musica che non suoneresti a un sex party?
La goa non funziona perché attira la gente sbagliata. Neanche il rock funziona, perché è troppo poco sexy: lo abbiamo provato un paio di volte, ma non è andata. Che peccato. Anche la dubstep: mi piace, ma non va per creare un'atmosfera erotica, anche se funziona bene per le performance. Mi piacerebbe fare una festa completamente hip-hop, ma temo verrebbe gente a cui non piacerebbe davvero fare la roba che i rapper dicono nei testi!

Pensi Berlino stia diventando più conservatrice?
No, anzi l'esatto opposto. Si può fumare ovunque, e se non sei in un club troppo di classe puoi praticamente scopare ovunque. C'è meno divisione tra etero, transessuali e omosessuali. È una cosa speciale, a Berlino possono festeggiare tutti assieme. Sta diventando più costosa, ma ci saranno sempre aree più economiche e varie possibilità. La cosa più bella è che tutti valgono uguale, che abbiano soldi o no. Non ci sono i club coi tavoli riservati come a Monaco o altrove. Berlino è underground, sporca, povera e sexy.

Ringrazio Dominique per il tempo concessomi e mi faccio l'ultimo giro del club, dove scorgo un bavarese grosso con un taglio alla Boris Johnson-che se la spassa con due gotichelle dai capelli neri. È ora di andare, ma quella immagine mi rimarrà in testa, e sono contento che a Berlino ci siano ancora party per chi non vuole aspettare fino al weekend (ma neanche la notte) per darci dentro con uno sconosciuto sul pavimento.