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Un uomo è morto lanciandosi nel fuoco del Burning Man

La sicurezza non è riuscita a fermare un uomo che stava correndo verso il fuoco che, per tradizione, chiude lo storico raduno nel deserto del Nevada.
Immagine via Wikipedia.

Aaron Joel Mitchell, un uomo di 41 anni è morto dopo essersi lanciato nelle fiamme della tradizionale cerimonia dà il nome al Burning Man Festival. Come ogni anno, circa settantamila persone si sono radunate nel deserto del Nevada per la nuova edizione del Burning Man Festival; cioè per costruire e abitare, per sette giorni, una città alternativa in cui poter essere completamente liberi.

L'ambiente non è più un fenomeno underground come alle sue origini: da un lato ci sono i freak usciti da un'approssimazione di Mad Max, dall'altro i super-ricchi che pagano per alloggiare in tende di lusso accusati di stare rovinando lo spirito della manifestazione. Una costante, però, è rimasta la cerimonia di chiusura dell'evento, in cui viene bruciato un enorme fantoccio di legno alto dodici metri.

Storicamente diverse persone hanno provato a lanciarsi tra le fiamme, considerate un simbolo di rinascita: quest'anno, sfortunatamente, una ci è riuscita: Aaron Joel Mitchell. Per riuscire a raggiungere il fuoco, Mitchell ha superato un doppio perimetro di sicurezza ed è riuscito a evitare diverse guardie che cercavano di fermarlo—il tutto sotto gli occhi del pubblico. Jerry Allen, sceriffo di Pershing County, ha riferito che Mitchell è stato salvato dai vigili del fuoco ma è deceduto nella giornata di ieri mentre era ricoverato in ospedale. Aveva quarantuno anni.

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