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Questo eroe ha collezionato più di 40.000 flyer di rave

Il "Rave Preservation Project" ha l'obiettivo di tutelare alcune delle opere d'arte più misconosciute della storia: i volantini delle feste pirata.

Generalmente, quando qualcuno ti mette inutili volantini in mano provi un particolare tipo di fastidio: non è lo stesso fastidio che provi quando ti urlano in un orecchio, e nemmeno lo stesso enorme fastidio che provi quando un collega ha portato in ufficio un pranzo che sembra composto di uova marce o quando ti ritrovi in mezzo a un gruppo di vlogger in preda alla frenesia, ma è pur sempre un fastidio. Anzi, forse il fatto stesso che sia un lieve fastidio ne amplifica la fastidiosità. Fatto sta che ogni foglietto, flyer, ogni stampa di scarsa qualità che ti ritrovi in qualche cassetto della cucina o nelle tasche di vecchie giacche e pantaloni rappresenta la reificazione dello spam, un concetto che la nostra realtà digitale contemporanea tenta di tenere lontano dalle vite felici dei suoi utenti, perlopiù con insuccesso. C'è da dire, però, che i flyer dei rave sono davvero davvero belli, certe volte. Al contrario della maggior parte dei flyer che pubblicizzano altre serate o che tentano di venderti secchiate di pollo fritto o cosmetici di bassa qualità, i raver sanno fare cose incredibili con le grafiche, forse perché sanno che i flyer sono ricordi importanti di una festa di cui altrimenti non avresti alcun ricordo. Lo sa bene un uomo di nome Matthew Johnson. Matthew è a capo del Rave Preservation Project, un progetto che l'ha visto collezionare più di 40.000 flyer, che ora si trovano in una stanza a clima controllato da qualche parte in America. L'abbiamo contattato per farci parlare dei suoi innumerevoli flyer.

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Noisey: Quando hai iniziato a collezionare flyer?
Matthew Johnson: Quando ho iniziato ad andare alle serate, direi. Verso la fine degli anni Ottanta era tutto basato sul passaparola, non si vedevano tanti volantini in giro per gli eventi underground. Ne avevo collezionati alcuni, li tenevo in una scatola e avevo pensato di conservarli per poterli mostrare agli amici, cosa che ho potuto fare solo pochi anni fa—ho riguardato quella scatola, avevo un po' di tempo libero e ho pensato di portare a termine quel progetto. Lo facevo per me e per i miei amici, voleva essere un'operazione-nostalgia, tutto qui. Ma non appena ho creato il sito, in molti mi hanno contattato per condividere la propria collezione di flyer, e da lì è stata un'escalation.

Come conservate la collezione, ora?
Adesso è tutto nella nostra casa in montagna in Oregon. Abbiamo messo i flyer in una camera a clima controllato, ogni cosa è schedata secondo criteri geografici e alfabetici, in modo da sapere dove stanno le cose. Ci prendiamo molta cura della nostra collezione. Ogni volta che troviamo un nuovo pezzo, la prima cosa che faccio è togliere la colla dai poster e ripulirli per bene, così è tutto a posto.

Che tipo di persone ti hanno contattato nel corso del progetto?
C'è un bel miscuglio di persone: alcuni promoter, alcuni DJ. Per la maggior parte, però, si tratta di vecchi raver che hanno fatto parte dell'epoca d'oro della scena. Alcuni di loro erano gestori di negozi specializzati in articoli da rave o di negozi di dischi, altri sono collezionisti che non sono mai usciti di casa. Mentre il mondo va avanti per la sua strada, continuano ad arrivarmi cose da tutti gli angoli del globo.

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Cosa rende interessanti questi flyer?
Sono molto diversi, a seconda dal luogo di provenienza. Da queste parti erano grafiche computerizzate. Nell'Europa dell'Ovest erano disegnati, illustrati. Un sacco di gente di quel giro, in America, era altrettanto infottata con la tecnologia, e questo si rifletteva nel modo in cui promuovevano le loro feste. Si usavano le mailing list molto prima che Internet fosse diffuso e si usavano catene telefoniche. La situazione non era certo popolare e "mainstream" come può essere oggi.

Qual è il futuro di questo progetto?
Continuiamo a raccogliere materiale. Ogni tanto mi chiedono se io abbia intenzione di costruire un vero e proprio museo con quello che ho collezionato. Non so se succederà, dato che la mia priorità è proteggere il materiale che ho, oltretutto la richiesta non è così alta da farmi pensare che sia il caso di organizzare mostre itineranti. Per ora il mio obiettivo è far crescere il sito e l'intero progetto tramite le donazioni che riceviamo. Mi piacerebbe poter riunire il materiale in pubblicazioni importanti, libri da consultazione, cose così. Non ho assolutamente intenzione di farci soldi, ma credo sia il mio modo di dare qualcosa a una comunità che ha fatto così tanto per me.

Abbiamo chiesto a Matthew di segnalarci cinque dei suoi flyer preferiti di sempre. Ecco cosa ha scelto.

1. Citrusonic

"Citrusonic era un party di Los Angeles. I DJ erano sempre incredibili. Mi piace il design e il gioco di colori di questo flyer. E la carta, perché è spessa, non è un cartoncino, ma è ugualmente spessa."

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2. Curious George

"Non ce l'ho fatta ad andare a questo evento, ma adoro il senso di umorismo dietro alla gag!"

3. Toon Town

"Toon Town è stato uno dei primi "raduni di massa" della zona. Party incredibili, grandi flyer, bellissimi poster. Il design di questo qui, in particolare, è così semplice che ti deve piacere per forza. L'inchiostro è anche in rilievo, il che lo rende in un certo senso anche piacevole al tatto."

4. UFOs are Real

"Questo è il flyer di un altro evento Toon Town. Chiunque abbia una passione per gli UFO sarà incantato da questo volantino per diecimila ragioni diverse. E anche la festa era una vera mina."

5. Wicked

"Wicked è una crew inglese che ha iniziato a far feste in California nei primi anni Novanta. Credo che fossero le mie feste preferite. I loro flyer erano sempre molto intelligenti."

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