FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

Mount Eerie ha scritto un album sulla morte di sua moglie

Phil Elverum ha perso la moglie per un cancro al pancreas un anno dopo la nascita di loro figlia. "Real Death" è il primo estratto, ed è devastante e splendido.

Phil Elverum è un personaggio particolarissimo, eroe del lo-fi a metà tra l'eremita e l'icona di culto. Con i suoi Microphones ha dettato, ormai più di dieci anni fa, le coordinate fondamentali per chiunque volesse fare musica invernale, storta e stonata ma al contempo brutalmente vitale: It Was Hot, We Stayed in the Water e The Glow Pt. 2 sono classici senza tempo, capaci di passare nel giro di un minuto dallo stringervi il cuore in una presa gelida al farvi sentire una brezzolina fresca dietro alle orecchie. Alla fine dei Microphones, Elverum cambiò nome in Mount Eerie e iniziò a sperimentare con le distorsioni, il rumore e il black metal, raggiungendo nuove vette di minimalismo e crudezza.  Da qualche tempo a questa parte, però, Elverum è rimasto in silenzio per un motivo più che ragionevole: sua moglie, l'artista Geneviève Castrée, è morta lo scorso luglio per un cancro al pancreas. Solo un anno prima, avevano avuto la loro prima figlia. Ora, Elverum è pronto a pubblicare un nuovo album a nome Mount Eerie: si intitola A Crow Looked at Me e uscirà il 24 marzo per la sua etichetta P.W. Elverum & Sun. Elverum ha dichiarato di averlo scritto interamente nella stanza in cui la moglie è morta.  Qua sotto potete ascoltare il primo estratto, che si intitola "Real Death" ed è (giustamente) una mazzata emotiva clamorosa. "Quando la morte, la vera morte, entra in casa ogni poesia è autistica / Quando entro nella stanza dov'eri / E mi rendo conto che ora è vuota / Tutto crolla, le mie ginocchia crollano / Il mio cervello smette di funzionare, non riesco a pronunciare una parola", dice Elverum, e procede con frasi diaristiche da bividi: "Una settimana dopo che sei morta è arrivato un pacco con sopra il tuo nome, e dentro c'era un regalo per nostra figlia che avevi ordinato senza dirmelo, e lì sui gradini della porta di casa mi sono messo a piangere."  Che dire, per scrivere una canzone—e un album—del genere ci vuole un cuore enorme, e grazie a Dio che ci sono artisti volenterosi di buttare giù qualsiasi protezione per darsi così completamente a chi li ascolta. Qua potete leggere un breve testo che Elverum ha scritto per accompagnare l'album.

Pubblicità

Segui Noisey su Facebook e Twitter.