FYI.

This story is over 5 years old.

Musica

"Petrolio" di Laïoung è la vera hit dell'estate

PETROLIO PETROLIO PETROLIO PETROLIO SKKKK

Foto via.

Visto che le mie ferie si avvicinano sempre di più e presto passerò da stare al computer per lavorare a stare al computer per non fare un cazzo, comincio già a usare le prime ore del mattino in giro per il web a cercare cosa potrà uscire dalle casse ormai distrutte che tengo in camera. Ovviamente le ricerche raramente vanno a buon fine, magari riscopro qualche brano che avevo dimenticato o rispolvero qualche artista che avevo inizialmente snobbato. Questa mattina, però, il mio duro e lungo lavoro è stato premiato. In un video su Instagram ho sentito in sottofondo una frase che mi ha colpito da subito per l'evidente profondità e la capacità di racchiudere un concetto cardine della mia vita in cinque parole "Seimila euro o non vengo". Qualche minuto dopo ero su Spotify a pompare dalle casse distrutte di cui sopra l'album Ave Cesare.

Per quanto "6.000€" sia una canzone di livello e per quanto in questo momento abbia rifiutato di scendere a pranzo con mio fratello proprio perché non è stato disposto a tirare fuori la cifra in questione, all'interno del primo album in italiano di Laïoung, che conoscevo per il suo percorso nella RRR Mob e perché l'ho visto linkato da Rick Ross and Triple C'S più volte, c'è un brano che mi ha davvero catturato. Si tratta della traccia numero due, su otto che compongono il progetto, e il titolo è abbastanza esplicativo "Petrolio". Sono solito farmi delle aspettative prima di ascoltare una traccia, pertanto mi immaginavo un paragone esotico con emiri e ricconi del Qatar, ma ciò che mi sono trovato davanti è MOLTO DI PIÙ. Dopo quattro ore di attento ascolto posso affermare tranquillamente che "Petrolio" è destinata a essere la hit dell'estate, o almeno di quello che ne rimane. Innanzitutto, grazie a una breve ricerca, sono discretamente certo che il disco sia uscito nelle prime settimane di luglio e che di questa traccia non ci fosse nessuna traccia su Internet prima che l'album approdasse su Spotify. Pertanto, non appena ho sentito "Il 17 aprile voteremo sì", mi sono appassionato da subito alla causa analizzata a posteriori. "Ci vogliono uccidere con il petrolio, fermiamo immediatamente le trivelle, non ci fermeranno perché siamo svegli, quanti animali che stanno morendo, spiegatemi cosa stanno facendo, il terremoto provoca le macerie, petrolio, petrolio, petrolio". Nei primi versi della nuova hit ambientale c'è tutto quello che basta per far sì che corriate su iTunes a pagare 0,69€ (o forse 0,99€, ora non ricordo), per permettere a chiunque lo vorrà in futuro di seguire le orme di Laïoung. Innanzitutto credo che Laïoung abbia un pubblico molto giovane, di base, per cui mi piace il fatto che provi a sensibilizzare questi ragazzini, adducendo come motivazioni qualità che vengono ritenute tali solo dalle vecchiette sugli autobus, come "essere svegli". L'ultima persona a dirmi "come sei sveglio", appunto, è stata mia nonna, quando avevo circa sei anni. E mentre stiamo già per immedesimarci nel problema, empatizzando con gli animali morti a causa del petrolio come forse non facevamo dai tempi della Gabbianella e il Gatto, Laïoung ci stupisce e inquadra da subito un altro problema, per anticipare ogni hater benaltrista che potrebbe dirgli "Eh ma i veri problemi sono altri", parlando dei "terremoti". Nei minuti successivi, circa due, Laïoung ci accompagna in una critica ai fossili che vogliono usare le energie fossili (questa è mia, non è una cit, ma mi piaceva molto), accompagnando il tutto con un ritornello che non può che essere definito catchy. Proseguire oltre non renderebbe giustizia alla traccia, che merita semplicemente di essere ascoltata, per il campione così solenne, il ritmo così incalzante, il tema così spinoso e il fatto che sono quattro ore che vago per casa urlando "Petrolio, petrolio, petrolio, petrolio" e mi rincuorerebbe molto sapere che non sono l'unico in questo momento. Buon ascolto.

Tommaso "Hipster Scum" Naccari è su Twitter, va' a dirgliene quattro: @TommiNacca.