La storia della senape che fa impazzire i rapper

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La storia della senape che fa impazzire i rapper

È da vent'anni che la Grey Poupon compare nei testi degli MC americani. Ma perché?

Tutti hanno, ragionevolmente, delle marche preferite di cibi e bevande. Ad esempio, a me piace un botto l'Estathè anche se non sa per un cacchio di thè ma di dolcificante industriale, e se posso evitare quel liquido malefico che è il San Benedetto la mia giornata migliora esponenzialmente. Se fossi un rapper, quindi, potrebbe capitarmi di scrivere in un mio pezzo che mi piace molto l'Estathè (magari stipulando previo accordo con la Nestlè, che pagherebbe così buona parte della mia villa con piscina riscaldata in Brianza━ma sto divagando). Se però anche un botto di miei colleghi si mettessero a tessere le lodi dell'Estathè nei loro testi la cosa sarebbe piuttosto curiosa. Un po' come se si fossero messi tutti a fare rime con "pasta al pesto" dopo "31/7" di Mecna.  Comunque, dato che a me le cose curiose piacciono, sono molto felice di comunicarvi che c'è una marca di senape━la Grey Poupon, le cui origini risalgono alla Francia del Seicento━che fa letteralmente impazzire tutti i vostri rapper preferiti. Kanye la tira fuori in "FACTS", su The Life of Pablo per fare un gioco di parole con "DJ Mustard", Jay Z diceva di averne un bel po' in "Cashmere Thoughts", Ghostface Killah la usava come esempio di lusso e stile su "Fish" già nel 1996. E come loro mille altri: ma perché?

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A raccontare la storia della Grey Poupon e del rap è stato Vox, con un bellissimo video a cura di Estelle Caswell che potete vedere in fondo all'articolo. Se non capite bene l'inglese: il merito è tutto di una serie di pubblicità di successo risalenti al 1981 che ritraevano la Grey Poupon come una senape "di lusso", che appariva all'interno del cruscotto di una Rolls-Royce e veniva passata da finestrino a finestrino da uomini d'affari distinti con un gusto particolarmente spiccato per le salse piccanti.  Quella campagna raddoppiò le vendite del marchio e, nel 1991, la società proprietaria di Grey Poupon lanciò una seconda ondata di pubblicità che diventarono un meme ante litteram negli Stati Uniti, con gli stessi uomini d'affari che si prendevano un po' per il culo l'un l'altro su chi avesse più senape. L'anno successivo, i Das EFX pubblicarono il loro esordio Dead Serious (un classico dell'hip-hop newyorkese che ebbe molto successo all'epoca), marchiando in "East Coast" il primo riferimento di sempre alla Grey Poupon in un brano rap.

Open Mike Eagle, intervistato da Vox, sostiene che il termine appare spessissimo sia in brani che in freestyle dato che è molto utile per creare rime semplici con parole come "futon", "crouton" e "coupon". La svolta nel suo uso è, ancora più curiosamente, attorno al 2007, quando le pubblicità originali non erano più in onda da anni. La particolarità sta nel fatto che i pezzi che parlavano di Grey Poupon usciti quell'anno furono quasi tutti inseriti in album di enorme successo commerciale. Un esempio è "We Fly High" di Jim Jones, arrivata poco oltreoceano ma enormemente conosciuta negli Stati Uniti: ha dentro un riferimento alla senape e, oltre ad avere un grande successo di suo, venne usata da un giocatore di football americano per festeggiare i suoi punti. Ci fu poi "Show It To Me" di T.I., inserita in un album che debuttò al numero uno della Billboard, e "Boom" di Lil Wayne, tratta dal suo grandissimo Da Drought 3. Da allora, i riferimenti alla Grey Poupon sono esplosi, rendendo molto probabilmente felicissimo il tizio in giacca e cravatta che si occupa del suo marketing. Trovate il video di Vox qua sotto. Io, nel frattempo, vado a cercare parole che fanno rima con "Estathè".

Immagini via YouTube. Elia cerca di bere meno bevande zuccherate possibile. Seguilo su Twitter.
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