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Musica

Recensione: Rkomi - Ossigeno

Rkomi dimostra ancora una volta di non aver paura di osare e di cambiare.

È passato ormai quasi un anno dall’uscita di Io in terra, il primo album di Rkomi. Un disco che, per quanto sia andato bene, secondo me è stato un po’ sottovalutato. Ho letto in giro alcuni fan delusi, ma credo fosse perché si trattava un lavoro davvero avanti, forse più avanti di dove si situa tanto pubblico rap al momento, poco abituato a rapportarsi con basi molto particolari, in alcune occasioni quasi free jazz, e con un flow che sembra non voler dare pace all’ascoltatore.

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Nel frattempo Mirko ha fatto molti live, ma non ha fatto uscire quasi niente, a parte qualche collaborazione qua e là (notevole la strofa sul disco di Skinny, molto importante il featuring con Marracash): in un’epoca di sovrapproduzione è una delle tante cose che lo rendono un rapper abbastanza atipico nel panorama dei “giovani” del momento. Ho sempre pensato che di tutta quella leva sia quello più accessibile a un pubblico più adulto, quello che può essere digeribile anche da chi è cresciuto con l’old school: ha un modo di rappare molto solido, testi immaginifici e molto lontani dalle semplici ripetizioni di parole, scrive per metafore complesse, non abusa di autotune, ha un’immagine molto distante da quella un po’ cartoonesca di altri suoi colleghi. Sembra anche uno molto riflessivo, sia nell’autoanalisi sia nel pianificare per bene quello che fa.

Questo Ossigeno, che, nelle parole del suo autore, non è né un disco né un libro, ma un EP accompagnato da un libro (al quale ha lavorato insieme al nostro Tommaso Naccari), serve a fare un po’ il punto della situazione su quello che è successo fino a adesso, e a dare un’idea di quello che succederà, e di cosa sta girando nella testa di Mirko.

Se il libro, ovviamente, interesserà ai fan più accaniti del personaggio e ai grandi appassionati di cosa sta dietro alla musica, l’EP merita un ascolto perché ancora una volta ci mostra un artista che non ha paura del cambiamento e di osare. Lo dimostrano la chitarra funk di “Vuoi una mano?”, i synth di “Per un pugno di emozioni”, la folle collaborazione con un personaggio fuori dagli schemi come MC Bin Laden o la rarefatta, minimale “Ossigeno”.

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Non so bene cosa ci riserverà Mirko per il futuro, ma sono sicuro che varrà la pena di restare all’ascolto.

Ossigeno è uscito il 13 luglio per Universal.

Ascolta Ossigeno su Spotify:

TRACKLIST:
1. Vuoi una mano?
2. Solletico (feat. Tedua & The Night Skinny)
3. Per un pugno di emozioni
4. São Paulo (feat. MC Bin Laden & The Night Skinny)
5. Acqua calda e limone (feat. Ernia)
6. Ossigeno

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