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Musica

Per il disco dei Colle Der Fomento avremmo potuto aspettare anche 30 anni

Quello che sembrava un sogno a breve diventerà realtà. E non potremmo essere più felici.
colle der fomento good old boys
immagine via Facebook

Ricordo ancora le sensazioni del 21 giugno 2013, quando su YouTube usciva “Sergio Leone” e i Colle der Fomento annunciavano che finalmente il loro disco era “quasi pronto”. Ricordo le sensazioni perché ciò che mi sembrava impossibile stava per diventare praticamente reale: all’epoca di Anima e Ghiaccio avevo 13 anni, non sapevo neanche cosa fosse una jam e nelle mie cuffie girava solo musica prodotta in zone limitrofe alla mia città o che passava per canali decisamente più mainstream—per quanto di mainstream si potesse parlare negli anni tra il 2004 e il 2007—di quelli in cui passavano i Colle. Mi immaginavo la sensazione, dunque, di poter raccontare, un giorno, ai miei figli o addirittura ai miei nipoti di essere stato anch’io parte di quella storia, di aver vissuto, seppur in “tarda” età, un disco dei Colle dall’inizio alla fine, dal primo singolo, refreshando sito e pagina Facebook (ricordate? Nel 2013 eravamo 5 stronzi a usare Instagram) con la speranza che comparisse l’annuncio "Fuori ora", per poi vedere le date del primo tour, del secondo, del terzo e così via, imparando a memoria le canzoni proprio mentre in qualche studio Danno & co. si preparavano a portarle live. Purtroppo il me diciannovenne rimase deluso, così quello ventenne, ventunenne e così via. Oggi, a ventiquattro anni, finalmente potrò veder espresso il mio desiderio, nel momento in cui forse me lo aspettavo meno degli altri. Nel 2013 infatti eravamo in quel periodo in cui sembrava che i Moreno e i GionnyScandal avrebbero preso il sopravvento, un disco dei Colle sarebbe stato quantomeno necessario. Oggi, invece, per quanto ci sia chi è pronto a vedere tutto nero, c’è così tanta varietà che chi ama un certo tipo di rap, non deve neanche impegnarsi a fare troppo diggin’ per ottenerlo. Ed è un bene. Rimane il fatto che sono davvero felice, nonostante tutto, che i Colle tornino. Sono felice perché siamo in un momento storico in cui sembra che tutto debba cambiare sempre per rimanere interessante, in cui la produzione artistica è diventata un po’ troppo vicino ai numeri e un po’ troppo lontana dall’arte, in cui nessuno sano di mente si aspetterebbe di far passare 11 anni dall’ultimo disco e 5 dal primo singolo per rilasciare un disco. Il Colle, invece, lo fa.

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colle der fomento adversus

La copertina di Adversus dei Colle der Fomento.

L’altro giorno un mio amico che scrive per uno dei miliardi di siti che parlano di musica, mentre ascoltava l’album per scriverne—privilegio che io non ho avuto ma che onestamente neanche vorrei, ho aspettato tanto che aspettare il 16 novembre è ormai pura formalità—mi ha scritto “Vedrai che ora i Colle distruggono la vostra trap di merda”. Ecco, la mia speranza non è distruttiva. Io sono molto fan della trap e mentre scrivo queste righe sto ascoltando Sfera che si vanta del ghiaccio al collo, al polso e sostiene che faccia venir freddo quando passa. E sono gasato. La mia speranza è che finalmente il pubblico medio del rap allarghi i propri orizzonti. Il grosso fil rouge che unisce tutti coloro i quali hanno fatto successo in questo periodo (da Drefgold a Tedua, da Ernia a Capo Plaza) è la loro knowledge. Tutti loro sanno cos’è il rap, cos’è l’hip hop, sono passati dagli stessi ascolti di chi oggi li stigmatizza. Poi magari ne hanno preso le distanze, ma non c’è nulla di più sano. Un disco dei Colle oggi è necessario proprio per questo. Per la critica. Non intesa come il circolino di quattro stronzi di cui facciamo parte che si fa le seghe commentando gli album. Ma per lo spirito critico di chi ascolta: se finalmente uscirà qualcosa di hardcore—passatemi il termine—fatto con i controcoglioni, il giudizio degli ascoltatori cambierà e non potrà che essere un nuovo stimolo. Sono sicuro che il nuovo disco dei Colle, al di là del fanboysmo, sia necessario. Quindi fanculo le battute sull’attesa, le battute sui live e i paraocchi di chi pensa che questa roba sia vecchia. Bentornati Colle. Segui Tommaso su Instagram. Segui Noisey su Instagram e Facebook.

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