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Musica

Il "bastone da selfie" dovrebbe essere proibito ai concerti

Prima o poi doveva succedere che quei bastoni per i selfie arrivassero ai concerti. In Regno Unito sono già stati messi al bando, saremo anche noi così fortunati?

Illustrazione di Rob Dobi

Il selfie stick è un bastoncino telescopico che permette di farsi delle foto con lo smartphone da più distante di quanto possiate fare con il vostro braccino. Per scattare, mettendo poi in moto il famoso processo di intasamento di Instagram, è sufficiente un cavo, il Bluetooth oppure il timer interno del telefono. Ripensandoci la creazione di questo accessorio era davvero inevitabile, come il burro senza latticini o il vaiolo contagioso. È stato classificato come una delle migliori invenzioni del 2014 dalla rivista TIME e ora sta conoscendo un momento di fama anche ad Occidente, oltre che ad Hong Kong e a Shanghai, dove è già famosissimo.

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Ma anche il bastoncino dei selfie ha i suoi aspetti controversi. Per questioni di sicurezza e disturbo, è stato letteralmente bandito da molti concerti nel Regno Unito. Un portavoce dell'O2 Arena, lo spazio al chiuso più grande del paese, ha dichiarato alla rivista NME: "La O2 vieta il selfie stick nell'arena per questioni di sicurezza. Le selfie sono ben accette ma, per cortesia, lasciate a casa i bastoncini." Non sarebbe il caso che anche gli Stati Uniti, patria natia dell'autoscatto incriminato, vietassero queste stecche infernali ai concerti?

Chris Diaz, un manager del Roxy Theater di Los Angeles, sostiene che per ora si vedono pochi bastoncini e soprattutto tra i più giovani, ma il problema potrebbe diventare più serio se la moda si diffondesse: "Già mi immagino le lamentele da parte di coloro che non possono godersi un concerto per il quale hanno pagato. Mi immagino che qualcuno lo usi come un'arma perché il tizio vicino gli ha rovesciato il drink con un selfie stick."

Al di là delle pippe sulla sicurezza, i bastoncini possono davvero essere un dito in culo. Immaginate questo: siete in mezzo alla folla di un concerto e la vostra band preferita sta suonando. L'energia sta crescendo. Il cantante si aggrappa all'asta del microfono e si sporge, ululando verso il pubblico che a quel punto impazzisce. Improvvisamente, un grande bastone di plastica con sopra un cellulare si interpone tra il cantante e il suo pubblico. [Sì, lo sappiamo, è un momento di grande dramma, ma è nostro dovere di giornalisti proseguire.] Seguono altri due bastoncini a ruota: la vista del concerto è compromessa, la band si distrae e il momento è rovinato per sempre. Saranno così i concerti del futuro?

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Brian May dei Queen con lo stick.

"Penso che sia un oggetto davvero odioso," ci ha detto Meghan Galewski, responsabile dei concerti alla Rough Trade a Brooklyn. "Per quanto mi riguarda, gli stick da selfie sono sullo stesso livello di disturbo degli iPad usati per fare foto o video ad un concerto. Sono solo d'impiccio per chi intende godersi uno spettacolo."

Sicuramente, il selfie stick ha migliorato per certi versi le fotografie. Su Internet ci sono immagini davvero epiche come questa e questa, rese possibili soltanto grazie al bastone. Senza dubbio, si possono scattare delle ottime foto/video con gli stick ma non di certo migliori di quelle che potrebbe scattare un drone telecomandato o una troupe di fotografi e registi ingaggiati apposta. Dovremmo comunque bandirlo dai concerti?

"Non penso che dovrebbero essere vietati," spiega la Galewski. "Finché non commetti un gesto totalmente invasivo, ovviamente. Altrimenti è giusto che si venga allontanati dal concerto mentre io giudico silenziosamente in disparte."

Questo tizio.

Secondo i critici moderni, il selfie stick contribuisce alla cultura narcisista che si manifesta nella vanità tipica del ventunesimo secolo. "Che siano visti come forme di arte espressiva per autoelevarsi o narcisismo digitale portato ridicolamente agli eccessi, è chiaro che quello dei selfie stick sarà un nuovo campo di battaglia." come ha scritto Kashmir Hill di Forbes. "Forse sarò pedante, ma CHIEDETE A UN AMICO di farvi la foto, no? Costruitevi delle vere relazioni. Smettete di essere dei giganteschi narcisisti autocompiaciuti," ha scritto saggiamente un membro anonimo della redazione di Buzzfeed.

Il narcisismo però non sembra essere una motivazione valida per bandire i selfie stick. Agli organizzatori dei concerti non frega un cazzo delle implicazioni sociologiche derivate dalla proliferazione di bastoncini tra il pubblico, bensì che non ci sia una folla armata di bastoni telescopici, per gli stessi motivi del divieto di portarsi ventilatori portatili o giganteschi guanti di spugna.

Il suggerimento implicito dei favorevoli al divieto è quello di farsi una selfie come si faceva una volta (2013), ovvero, con il braccio. Nella sopracitata intervista per NME, l'organizzazione di O2 Arena ha concluso così: "Se portate i bastoncini non entrate, perciò il nostro consiglio è quello di utilizzare il validissimo metodo di tenere il telefono o la fotocamera con la mano che vi è stata fornita alla nascita." Stiamo vivendo un'era di post-selfismo e, come succede per ogni transizione sociale, dobbiamo riconsiderare le nostre abitudini e idee. Mentre i selfie stick crescono di popolarità, aumenta anche il numero di oppositori. I concerti sono soltanto il primo dei mille campi di battaglia, perciò staremo a vedere. Ultima cosa: chi tira fuori il bastoncino davanti a me ad un concerto si becca una randellata con il mio personale bastone per selfie: il braccio.

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