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Musica

Ascolta il nuovo EP di Holypalms e impara a sopravvivere nella giungla

Occhio però che è una giungla psichedelica, popolata da scimmie meccaniche e indigeni che fanno strani rituali acidi. Garantisce Artetetra.

Quella di Artetetra è ancora una galassia molto piccola, ma in cui dimorano creature uniche nel loro genere. A un primo ascolto le lingue che parlano sembrano avere qualcosa in comune con i suoni di varie culture della terra, ma tra elementi contraddittori e altri semplicemente irrintracciabili, tra sperimentazioni audaci e ricerca dell'ibridazione a tutti i costi, più che etnografie di questa terra sembrano esserlo della realtà gemella da cui discendono tutta la narrativa e la mitologia che trasformano l'antico in futuro (e viceversa).

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Questo Holypalms, ad esempio, dicono di averlo scovato in Russia, ma è assai probabile che si tratti della Russia di questa realtà, dove di certo non si suona questo misto forsennato di noise rock, bhangra, electro e più o meno qualsiasi altra cosa vi venga in mente. Nel suo folle suono, infatti, coesistono riff e arpeggi di ispirazione talvolta indiana talvolta araba, che però suonano come trapani noise in mezzo a coltri di sample caotici tipo dub-immondizia, beat tribalissimi di Linndrum, droni avvelenati e didjeridoo che prendono vita, rumori di modem e gamelan spaziali a caso più qualche synth caciarone che non fa mai male. Insomma, un bel casino godurioso. L'autore di tutto ciò è anche metà del duo arab-math moscovita uSSSy oltre che, immaginiamo, provetto pilota di astronavi psichiche. Potete ascoltare tutto il suo secondo parto Jungle Judge, qui sotto in anteprima, ma vi invitiamo anche caldamente a comprarlo una volta che la label lo metterà in commercio in digitale e su prezioso nastro magnetico.

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