Ho preso un gelato a Roma con Gazzelle

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Musica

Ho preso un gelato a Roma con Gazzelle

Ho parlato con Gazzelle di quella volta che voleva denunciare Noisey per una recensione e alla fine mi sono macchiato i jeans.

Quando chiamo Gazzelle per chiedergli in che zona di Roma si trovi, lui mi risponde: "sto IN Prati". Per un milanese non c'è niente di strano nel leggere l'inglesismo "in" per indicare lo stato in luogo, ma i romani sanno benissimo che questa abitudine è radicata a Roma esclusivamente nelle persone che vivono nel quartiere Prati, per motivi ai più, e a me, sconosciuti. Siccome voglio alacremente risolvere il mistero, decido di chiedere a Gazzelle di vederci e lui mi propone di prendere un gelato. L'appuntamento è in una nota gelateria in centro. Arrivo con un po' di anticipo e lui con un po' di ritardo perché si è perso. Gazzelle si lamenta perché la gelateria non ha il gusto "Variegato alla Nutella".

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Ad un certo punto, mentre stiamo mangiando il gelato, scopro che l'estremità inferiore del cono è bucata, e la cioccolata al suo interno mi macchia mani, piedi, felpa e jeans. Gazzelle ride.

Noisey: Mi spieghi perché hai detto in Prati, anziché a Prati?
Gazzelle: Beh, è sempre complemento di stato in luogo. E' una cosa mezza milanese. Di solito dico in quando sto dentro casa. Non lo so bene neanche io.

Mi dicevi che ti è stata fatta una recensione negativa e che volevi addirittura denunciare Noisey. Aspetta che la cerco. Ah sì, ecco qui, si trova nella rubrica Le recensioni della settimana. Vediamo un po': "Il problema non è Calcutta ma il fatto che si siano create le condizioni per una stagione di cloni", "Gazzelle ha girato tutte le chiese possibili in cerca di produttori", "Un disco confezionato apposta per essere venduto", "uguale a Calcutta al limite della parodia", firmato: "SUPER PACCO". Cos'è questa storia dei produttori?
Cazzo ne so, se lo so' inventati, so' pazzi. Cioè non lo so, per quello m'ero arrabbiato. Per Rolling Stone (che ha dato al disco "Superbattito" 1/5, ndr) mi so' arrabbiato ma relativamente, qua invece… "la leggenda narra", cazzo ne sai, poi che vuol dire "chiese possibili", boh.

Penso che il recensore volesse dire che hai cercato in lungo e in largo un produttore, prima di trovarne uno.
Ma non è vero. L'ho prodotto io il disco. "Simile a Calcutta al limite della parodia"…Cazzi loro. Bufu. Sono dei bufu! (ride).

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Con Rolling Stone comunque non è andata meglio.
Non hanno parlato del disco, però, è quello il fatto. Cioè, un sacco di gente dopo la recensione ha detto e scritto, anche nei commenti: non sapevo chi fosse, me lo sono andato ad ascoltare e mi è piaciuto. Quindi alla fine è meglio una stella che tre stelle. Per me sono positivi gli estremi. Se tipo pigli tre stelle ti si dimenticano facilmente. Quella recensione non parla del disco, parla solo… Dell'hype. Sì, e pure quel tizio ci è cascato, alla fine. Se la critica fosse stata semi-costruttiva, o anche semi-distruttiva al limite, sarebbe stato diverso. Ad esempio, se mi avessero scritto: "Quella canzone non mi piace perché è prodotta male" o "Non mi piace come scrive", magari mi avrebbe anche ferito. Così neanche me la prendo.

Per le critiche negative argomentate non te la prendi?
No, se sono argomentate no, quelle vanno bene, anche se finora di critiche del genere non ne ho lette o almeno non ne ho trovate. Le critiche finora sono state come posso farle io al bar, parlando di qualcosa. Però a me non danno una penna dicendo: scrivi su Rolling Stone, giustamente.

Quindi tu mi assicuri che il disco non nasce copiando Calcutta.
Ma come fai a copiare Calcutta? L'unica cosa che ho in comune con lui penso sia l'età… A me lui piace pure tanto, secondo me è super bravo. Dovrebbero chiederlo a lui cosa ne pensa di me. Cioè alla fine 'sti cazzi. Secondo me ci paragonano perché a entrambi sta andando bene, lui ha fatto bei numeri, ha aperto un bel portone per la musica indipendente, è positivo. Finché mi paragoni a qualcosa che mi piace comunque va bene, se poi mi paragoni ai Modà mi incazzo.

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Il tuo disco è uscito a inizio Marzo, ma hai già fatto parecchi sold-out…
Lodo Guenzi, il cantante dello Stato Sociale, l'altro giorno prima di un concerto mi ha detto: "Flavio, al di là di come andrà, tu hai un popolo. Sono stato anche a concerti con diecimila persone senza vedere tutto quel movimento e tutta quella energia." È un dai e prendi tra il pubblico e me, è sincera come performance.

Mitico Lodo Guenzi, mi sembra Beppe Grillo. Comunque, tu cosa ti aspetti da questa cosa? Credi che durerà o che sia solo un fuoco di paglia che si spegnerà presto?
Durerà per forza, non credo ci siano alternative. Cioè, poi dipende pure dalle canzoni che farò. Magari oggi emergere è un po' più semplice, ma rimanere è difficile. Se fai una canzone bella e poi non scrivi più un cazzo…

Quindi la differenza tra un prodotto dell'hype e un prodotto musicale valido si misura dal secondo disco? 
Sì dal secondo, dal terzo… Io le canzoni le scrivo da quando sto al liceo, lo farei anche se non ci fosse la gente ad ascoltarmi. Però spero che vada tutto bene, sono abbastanza tranquillo.

Prima mi hai detto che non sei fidanzato da dieci anni, ma allora come ami?
Non amo. Amo troppo. Amo quello che mi va, nei momenti in cui mi va. Diciamo che negli ultimi anni non ho trovato una ragazza che mi abbia tolto la voglia di… vivere. Di rinunciare alle altre [ride, NdR]. Ci stanno troppe donne sulla terra. Non voglio una storia d'amore per fare un weekend fuori. Sono uno molto più estremo. Infatti scrivo canzoni d'amore…

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Era lì che volevo arrivare infatti. Come mai scrivi così, allora? Come mai affronti sempre il tema dei temi?
Non lo so, sinceramente devo ancora capire bene come funziono. Uno può amare quello che gli pare, come gli pare, quando gli pare.

"Matilde, sono fatto. Fatto di te." [Una canzone dei Thegiornalisti, NdR] Ti ci rivedi in quella situazione? Lui che manda un messaggio magari ad una ex ragazza ad un'ora improbabile?
Guarda, io a quell'ora sono fatto di tutto tranne che di Matilde, quindi non saprei proprio.

Tu stai fatto di roba. "La roba che brucia", ma lo sai che roba significa eroina?
Sì, lo so. Mi hanno detto che, a Bologna, anche "Zucchero filato" significa eroina. Però preferisco che il significato della canzone rimanga ambiguo, un po' come la canzone di Neffa, "La mia signorina". Quella canzone è un elenco di cose della mia adolescenza che vorrei ricordare: gli amici, il gelato, la roba che brucia. Sono delle immagini che mi piaceva memorizzare. L'adolescenza è la droga più forte che ci sia stata, fino adesso.

Tu ti consideri ancora adolescente o sei uscito da quel periodo?
Non ne sono uscito bene, o comunque ne sto uscendo ora, all'età di ventisette anni suonati. L'adolescenza è bella più dopo, quando la ricordi. Lì per lì io non ci capivo un cazzo, perché sai, è un periodo in cui ti ferisci, stai male, poi stai bene di nuovo. Adesso, quando mi ricordo delle cose che mi sono successe, dico: minchia, che macello. Oddio, a parte che io sono molto smemorato e non mi ricordo mai un cazzo.

Sempre per colpa della droga.
Esatto, troppa droga! No comunque io non mi drogo, sono un bravo ragazzo. Bevo solo vodka.

Se lo dici tu. E cosa vuoi dire ai tuoi hater?
Gli mando bacini. Mi piace molto la filosofia anti-hating della Dark Polo Gang perché mi ricorda molto Gesù Cristo.

Matteo Contigliozzi non sa mangiare il gelato, non ha Instagram e non usa Twitter, chiedigli l'amicizia su Facebook.