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Il video integrale in cui Kanye West dice che la schiavitù è "una scelta"

Questa intervista di Kanye è preoccupante, abbiamo cercato di spiegarla e tradurne alcuni passaggi chiave.

L'altro ieri Kanye West ha caricato un'intervista di due ore su un sito chiamato wegotlove.com, e abbiamo tradotto in italiano le parti più interessanti. È una conversazione strana, solo in parte adiacente alla realtà. Kanye ha dichiarato orgogliosamente di non essere "controllato da una strategia o dai pensieri" e ha lodato Donald Trump glissando sul suo razzismo e sulla sua misoginia. La più grande qualità del video era il senso di calma che emanava, una curata qualità rilassante che era completamente assente nelle ultime uscite di Kanye. Circa un'ora dopo la pubblicazione di quell'intervista, Kanye ha visitato la redazione del celebre sito di gossip e spettacolo americano TMZ ed è stato intervistato in diretta da due dei suoi fondatori. E insomma, il senso di pace se ne è andato a farsi benedire.

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In quell'intervista Kanye ha detto che "400 anni di schiavitù sono stati una scelta", causando immediatamente una lunga serie di critiche e reazioni negative. "Eravate là per 400 anni, tutti voi. È come se le nostre menti fossero imprigionate". West ha poi cercato di ritrattare in una serie di tweet in cui ha detto che sa che gli schiavi non hanno scelto di essere messi in catene e poi su una barca, ma voleva solo dire che "non possiamo restare mentalmente imprigionati per altri 400 anni, abbiamo bisogno di libero pensiero e ne abbiamo bisogno adesso". Kanye ha concluso mettendola sul personale: "Anche quella frase era un esempio di libero pensiero. Era solo un'idea. Ancora una volta sto venendo attaccato per aver presentato nuove idee".

Oggi TMZ ha pubblicato una clip estesa dell'intervista di West e guardarla mette abbastanza a disagio. West comincia ammettendo di essere stato sotto medicinali quando andò a trovare Trump alla Trump Tower di New York a novembre 2016, poco dopo la sua elezione. "Avevo sviluppato una dipendenza dagli oppiacei", dice West. "Due giorno dopo che ho smesso di prendere roba, sono finito in ospedale." Poi si gira verso la redazione, ripete le stesse frasi gridando e aggiunge: "Mi sono fatto una chirurgia plastica perché volevo essere bello per voi. Mi sono fatto una liposuzione, perché non volevo che tutti voi mi deste del ciccione". West continua a gridare contro lo staff di TMZ per due minuti e poi prende la tangente: "Siamo drogati. Seguiamo i media. Seguiamo le opinioni degli altri. I media ci controllano. E oggi tutto cambierà."

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La parte successiva era già apparsa nella versione tagliata pubblicata ieri: West chiede "Quante persone sono state toccate da una delle cose che ho detto oggi?" Circa metà della redazione inquadrata alza la mano. "Credete che io sia libero, che stia pensando liberamente?"

A questo punto uno dei reporter di TMZ, Van Lathan, risponde. "Credo che tu non stia pensando nulla", dice, come già apparso nella clip pubblicata ieri. Ma questo nuovo video contiene una versione estesa della risposta di Lathan a West. Ve l'abbiamo tradotta qua sotto.

Penso che quello che stai facendo dimostri proprio l’assenza di pensiero. E il motivo per cui la penso così è che, Kanye, tu hai diritto ad avere un’opinione. Hai il diritto di credere quello che vuoi. Ma ci sono i fatti e ci sono reali conseguenze nel mondo reale che derivano da ciò che hai appena detto. E mentre tu fai musica e sei un artista e vivi la vita che ti sei guadagnato grazie al tuo genio, il resto di noi in questa società deve affrontare queste minacce alle nostre vite. Dobbiamo affrontare la marginalizzazione che deriva dai 400 anni di schiavitù che tu affermi siano stati una scelta per la nostra gente. Ogni giorno dobbiamo entrare in quella verità mentre tu scegli di dire cose che – a essere sincero, zio – non hanno senso. Vuoi libertà di pensiero? Non c’è problema. Combatterò il tuo pensiero libero con il mio pensiero libero, perché il mio è radicato in una realtà che mi è stata consegnata, una realtà che ho intenzione di cambiare. Ma non la cambierò facendo finta che i nemici siano in squadra con me. E francamente sono deluso, sono schifato e, fratello, sono tremendamente ferito dal fatto che tu ti sia trasformato in qualcosa che per me non è reale. Ecco come mi sento. Sali su tutti i tavolini da caffè che vuoi, di’ quello che ti pare, ma non lanciare il sasso e poi nascondere la mano come se tutti noi non avessimo altra scelta che accettarlo. Ye, sii Ye. Io non ne voglio più sapere, mai più. Sii te stesso. Ma ricorda, la mia vita è quella di una persona reale. Una persona vera.

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A quel punto West ribadisce l’idea che “la realtà ci è stata imposta” e che è una “scelta, come ho detto che la schiavitù è una scelta”. Dice che “possiamo farci la nostra realtà. Possiamo parlare della storia, ma non troppo a lungo”.

West continua, sempre rivolgendosi alla redazione. Continua a ripetere un argomento di estrema destra, insistendo che la criminalità dei neri verso i neri non subisca tante proteste quanto quella dei bianchi verso i neri. “Le persone di colore hanno la tendenza”, dice West, “a concentrarsi e a protestare quando una persona bianca uccide una persona nera o indossa un cappello [sic], ma quando ci sono 700 ragazzini che vengono ammazzati a Chicago, va tutto bene. È accettato che i neri uccidano i neri”.

Lathan interrompe West: “Questa è una menzogna. Non ci credete. Questa è una bugia”. Owens a questo punto sostiene West e grida al resto dei presenti di dargli man forte. “Ci sono persone nere che lavorano ogni giorno…” continua West, aggiungendo che il fatto che Lathan abbia alzato la voce li faccia sembrare entrambi “pazzi”. Owens prende la parola e ripete gran parte degli stessi concetti.

Va tutto un po’ fuori controllo e la conversazione tra West e Lathan va avanti ancora per un po’. Potete vedere la scena nel video in cima alla pagina, mentre qua sotto c’è il video integrale di 42 minuti condiviso da TMZ.

Una versione modificata di questo articolo è stata pubblicata da Noisey USA.

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