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Musica

Recensione: The Night Skinny - Pezzi

Molto semplicemente, il ritratto perfetto del rap in Italia nel 2017.

Il disco perfetto non esiste, e in qualsiasi lavoro, anche il più riuscito si potranno trovare dei difetti o cose che ci piacciono fino a un certo punto. Non ci sono tutti gli ospiti che vorremmo, alcuni dei presenti non ci fanno impazzire, molti skipperanno i pezzi in inglese… Ma, detto questo, per criticare Pezzi di Night Skinny - che porta avanti la tradizione degli album di produttori infarciti di mille guest al microfono - bisogna davvero aggrapparsi a dettagli e piccolezze, tanto è un lavoro potente e riuscito, in grado come pochi altri di dare il perfetto stato della temperatura di un mondo, e cogliendolo nel pieno delle sue potenzialità.

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Skinny è uno dei migliori produttori che ci siano in giro, e tra i più originali, e questo non lo scopriamo oggi, ma è comunque impressionante la qualità e la varietà delle basi che compongono l’album; per quanto riguarda gli MC c’è dentro moltissimo del meglio che si possa ascoltare in questo momento in Italia, senza troppe distinzioni tra vecchia e nuova scuola: nello stesso pezzo possono convivere Gué Pequeno e Rkomi, che peraltro sono anche gli autori dei due album che ho trovato più riusciti quest’anno nel genere, a conferma di come questo disco possa funzionare anche come da affresco di tutto un momento. Il loro brano è una mina, e la strofa di Gué se la gioca tranquillamente per la migliore dell’anno, anche se devo dire che forse mi gasa ancora di più il pezzo dove convive con IZI (“6 A.M.”).

Tra gli altri highlight del disco c’è un bellissimo pezzo di Luchè, un Tedua che si conferma in grande forma, come anche Rkomi, Ernia, Noyz (il suo pezzo era già uscito, come “Fuck Tomorrow” di Rkomi) e Vale Lambo (Eldorado delle Scimmie per quanto mi riguarda è un altro lavoro cruciale del rap italiano degli ultimi anni). Ma in generale è difficile trovare pezzi che non convincano, e anche gli MC che solitamente non mi fanno impazzire mi sembrano qui in particolare forma.

Un disco irrinunciabile per tutti gli appassionati, e forse un buon punto da cui partire (per la sua qualità, e non certo perché sia annacquato o di troppo facile accesso) per chi con questo genere proprio non va d’accordo.

Pezzi è uscito l'8 dicembre autoprodotto e distribuito da Thaurus e Music First.

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