Cultura

Un ripasso dei 20 momenti più assurdi nella storia del Festival di Sanremo

"Le brutte intenzioni," la Liguria di Megan Gale, gli inseguimenti della polizia: un recap per tenersi pronti a Sanremo 2023.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
i momentisanremo
Grab via Rai Play. 

In principio è la direzione artistica di Claudio Baglioni, nel biennio 2018-2019, a ricordare un po’ a tutti che il Festival di Sanremo può essere ancora cool. A confermarlo, arriva la vittoria di Mahmood a Sanremo 2019 con “Soldi,” il suo secondo posto all’Eurovision, eccetera eccetera.

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Ma è ampiamente riconosciuto che Sanremo, quest’anno in onda dal 7 febbraio, giunge al suo massimo splendore con la direzione dal 2020 di Amadeus (scivolate in conferenza stampa comprese). A fare davvero la differenza è soprattutto il suo notevole listone aggiornato di cantanti big, in cui sbucano meno glorie e sempre più artisti che paiono pescati dallo Spotify di un indie lover, la line-up del MI AMI Festival e da talent musicali a reti unificate. Qualcuno ha detto coma_cose, Ariete, gIANMARIA?

In mezzo, poi, accade tutto il resto: il successo planetario dei Maneskin dopo la doppietta vincente Sanremo-Eurovision 2021, l’ossessione nazionale per il Fantasanremo (Papalina!); e il ritorno in gara, impensabile fino a qualche anno fa, di grossi nomi della musica italiana, vedi l’anno scorso Elisa e quest’anno Giorgia. “Ama”—come chiamano amichevolmente Amadeus o qualunque persona nei giri moda a Milano—è riuscito persino a convincere la nostra indiscussa regina nazionale, Chiara Ferragni, ad affiancarlo come co-conduttrice all’apertura e alla chiusura di Sanremo 2023.

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Insomma siamo in un momento di alta per il Festival della canzone italiana, che esiste però dal 1951—e in tutti questi anni di cose ne sono successe eccome. Ecco quindi, senza andare nel giurassico della manifestazione, alcuni dei momenti più assurdi, iconici, buffi o incredibili dell’Ariston. Alcuni sono molto noti, altri meno, e in altri casi probabilmente vi sbloccheremo un ricordo. Prego, non c’è di che.

Sanremo 2022. Elisabetta Canalis è la testimonial per lo spot ufficiale della Liguria in onda al Festival di Sanremo 2022. Notoriamente sarda con sfondo skyline Los Angeles, sorridente recita: “la mia Liguria.” Qualcosa non quadra, ma viene subito un languore di pollo alla piastra di Elisabetta Canalis.

A proposito di Liguria. Sanremo 2001. Brian Molko dei Placebo si becca un sacco di fischi per aver spaccato la chitarra sul palco. Ma la parte più interessante viene dopo! Con la povera Megan Gale che, lanciata in fretta e furia sul palco per metterci una pezza, spaesata e totalmente fuori contesto grida: “La Liguria è bellissima!” E via di spottone promozionale.

Sanremo, edizioni dal 1998 al 2023. Dopo la vittoria nel ‘97 con Fiumi di parole, il duo canoro Jalisse riceve puntualmente un “no” ogni volta che tenta di partecipare alla gara. Succede ogni anno. Per ventisei anni di fila. [Nota: quest’anno affiancheranno nei duetti i Cugini di Campagna. L’anno prossimo chissà.]

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Sanremo 1968, 1984, 1985, 1987, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 2002, 2003, 2007 e 2008. Conduce: Pippo Baudo.

Sanremo 2022. Emma Marrone, Too Fast For Polizia.

Sanremo 2010. Un’orchestra indignata accartoccia e lancia gli spartiti sul palco. Succede dopo l’annuncio degli esclusi dalla terzina che si contenderà la vittoria, tra cui la favorita Malika Ayane. Il televoto ha promosso Valerio Scanu, Marco Mengoni e il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici. Vincerà Scanu in tutti i luoghi, in tutti i laghi.

Sanremo 1995. Pare che un “signore scriteriato” voglia lanciarsi nel vuoto. Farla finita. In diretta. Dentro l’Ariston. Ma niente paura: Pippo Baudo lo salva.

Anni dopo, nel 2018 Pino Pagano, così si chiama il signore scriteriato, a Vanity Fair dirà: “feci una cazzata […] Volevo diventare famoso.” Onesto.

Sanremo 1992. Mario Appignani, scrittore e attivista, detto “Cavallo Pazzo,” è uno dei disturbatori televisivi più noti—un po’ come Paolini o Fortini.

Ha già interrotto Pippo Baudo durante la diretta della consegna dei Leoni d’oro a Venezia e, visto che sono in confidenza, lo avvisa che lo disturberà pure a Sanremo.

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Raggiunto il palco griderà: “Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali.” Invece a vincerlo è Luca Barbarossa. Anni dopo Appignani dirà che era stata tutta una messinscena organizzata “con la regia di Pippo."

Sanremo 1983. Vasco Rossi si congeda dal palco. Ma la sua voce registrata continua a cantare "Una vita spericolata". Reato di playback. (Molto in voga in quegli anni).

Sanremo 1984. Pure Freddie Mercury non prende bene la storia del playback imposto:

Outfit edition: Sanremo 1986. L’ombelico scoperto di Anna Oxa e il finto pancione da donna gravida di Loredana Berté. Sanremo 1991. Il bikini di Sabrina Salerno e il mini-dress di Jo Squillo. Sanremo 2001. Anna Oxa a piedi scalzi. Sanremo 2012. La farfalla di Belen. Sanremo 2021. I look di Achille Lauro.

Sanremo 1998. Manco un paio di convenevoli: a Raimondo Vianello non frega nulla di Madonna. "Noi dobbiamo andare avanti, thank you very much.” La scaletta prima di tutto.

Sanremo 1995. Pippo Baudo rosica un botto perché all’ultimo Elton John gli ha dato buca.


Sanremo 1996. I Blur si presentano “al completo” per il gettone, ma a modo loro. (Al posto del bassista Alex James c’è la guardia del corpo di Damon Albarn; al posto del chitarrista Graham Coxon, c’è un suo bel cartonato).

Sanremo 2020. Bugo abbandona il palco, mentre Morgan canta sopra la loro canzone un nuovo testo pieno di “brutte intenzioni.” È forse questa la migliore esibizione all’Ariston di sempre?

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