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Musica

L'electro swing è il peggior genere musicale mai esistito al mondo

Siamo nel 2015... Possibile che ancora esista questa roba?

Il 2010 fu un anno di grandi cambiamenti, il vecchio mondo si stava disintegrando all'alba di uno tutto nuovo: la Primavera Araba, Wikileaks, il ricombinamento dello status quo in favore di una nuova coraggiosa epoca che rifiutava di seguire alla cieca quella precedente. Il 2010 fu anche l'anno in cui Time Out descrisse un nuovo suono che stava prendendo piede con queste parole: "Sì, è nato un nuovo genere, e una volta tanto è anche interessante!" Bella pe' te, Time Out! Bello farsi alfieri di nuovi suoni e contemporaneamente mettere alla porta quelli che non si aggiornano con espressioni passivo-aggressive come "una volta tanto"! Insomma, dicevamo: un anno di grandi cambiamenti e innovazione, di rifiuti e rivoluzioni. Ecco, peccato che il genere in questione sia l'electroswing AKA il peggior genere musicale mai inventato dagli esseri umani.

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No, lo sappiamo: non è nato nel 2010. In realtà la scena aveva già iniziato a sfoggiare le sue scarpette lustre nei club da quasi un decennio, ma il 2010 è stato l'anno in cui è passato da essere una curiosità da fondo pagina a un genere effettivamente diffuso nei club di tutta Europa. In poche parole, è stato l'anno in cui abbiamo iniziato a sentir dire: "hei, stasera c'è una SERATA electro swing, andiamo?". Ora, tutti commettiamo degli errori, facciamo cose di cui ci pentiamo, che sulle prime ci sembravano delle buone idee: avventure sentimentali poco felici, robe da una botta e via, tatuaggi con scritto "No Regrets", decisioni elettorali affrettate e così via… Di solito, però, dopo il verificarsi di questi fatti, ci diamo una ripulita e facciamo finta che non sia successo niente. Con l'electro swing non è stato così: ci si è attaccato addosso come una piattola, sopravvivendo contro tutto quello che gli abbiamo spalmato, spruzzato o iniettato addosso per ucciderlo. E così ci troviamo nel 2015, e l'electro swing esiste ancora.

Analiziamone un attimo gli elementi fondanti: è musica che tenta di recuperate i suoni di un passato remoto e riproporli col beat di oggi, cosa che producer e promoter della scena ES sfoggiano come la caratteristica più interessante del loro genere, nonostante sia una pratica in voga in una miriade di generi musicali nati da quando è stato inventato il campionatore a oggi. Più specificatamente, l'electro swing ripropone la musica degli anni trenta e quaranta mentendoci dei beat che fanno umpa-lumpa-wobolobolob. In due parole: fa schifo.

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Ok, possiamo vagamente immaginare cosa ci avrà trovato di divertente in questa combinazione lo zio che ha composto la prima traccia electro swing della storia, però di fatto ha creato l'equivalente sonoro di tutti quegli odiosi cocktail bar con l'arredamento pseudo-stile-proibizionismo e i baristi con le bretelle e la camicia a righe. È il peggior misto possibile di passato e presente. Evoca immagini di tizi con gilet, mocassini, calzini a quadri e baffi all'insù che (MIO DIO!) hanno anche dei tatuaggi! È un panino al prosciutto ficcato a forza dentro un sassofono, roba per gente che carica le scene clou di Downton Abbey su YouTube e ha la casa piena di stupidi magneti e lavagnette con grafiche di pubblicità iper-vintage, art deco, chat noire e puttanate del genere. Come cazzo è possibile che non sia oggetto di uno stigma sociale irremovibile? È la versione hipster dei Rednex.

Io ho fatto l'università a Manchester, città con una nightlife della madonna. Lì ho conosciuto un sacco di gente a posto con dei gusti musicali interessantissimi, variegati e approfonditi. Eppure, per qualche strambo motivo, alcuni di loro non si sono mai fatti problemi a trovarsi a qualche serata electro swing. Anzi, Cristo, molti di loro ci sono andati VOLENTIERI. Io ci ho provato una volta sola: era pieno di studenti sbronzi che si gasavano ad ascoltare una band chiamata tipo "Oh Daddy Oh!", vestita come delle comparse di Peaky Blinders che remixava in diretta "Tu Vo' Fà L'Americano". La mia carriera universitaria ha attraversato dei periodi piuttosto bui, ma quella notte fu il nadir dell'orrore.

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Fu parecchi anni fa, ma culturalmente non è davvero cambiato niente. L'electro swing esiste ancora, infettando la nightlife di ogni dove.Viene davvero da chiedersi come mai queste band e questi DJ ancora trovano da suonare? Chi diavolo la ascolta questa immondizia? E probabile che qualcuno lo ami semplicemente perché gli piace la roba vintage, tipo gli specchi vintage, le biciclette vintage, le spazzole vintage, le lenzuola vintage, le tende vintage, gli spazolini da denti vintage, le scarpe vintage, gli zerbini vintage, le unghie finte vintage, il cibo vintage, le malattie vintage, gli insetti vintage, tutto vintage, finché non vi casca la pelle vintage dalle ossa vintage. Sarà per questo…

Però c'è anche ci si è autoconvinto che sia musica "divertente", che è una parola molto pericolosa. Occhio: mi piace la musica divertente, mi piace divertirmi, tipo mi piace sedermi di traverso su uno skateboard e fare downhill, però ecco, spesso quando la gente diceche gli piace un genere musicale perché è "divertente", in realtà vuole dire che è roba stupida e senza mordente. Che non c'è davvero una ragione per esserne gasati o per trovarlo interessante. Che non dice nulla sulle tue emozioni, sulla tua vita sul mondo attorno a te o sulla cultura in generale. "Divertente" è troppo spesso la scusa degli stupidi, la gente senza spina dorsale a cui va bene tutto; se l'electro swing è "divertente", allora lo è anche guardare uno screen saver per tre ore.

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Questa idea di "divertimento" si porta idietro anche la pretesa di essere un antidoto alla musica da club "noiosa" o "pretenziosa". Come genere, è immersa in questo auto-compiacimento tipo "è molto più divertente della techno che va di moda". Mi sembra di sentire in testa un promoter che mi strilla "dai, invece di stare tutti seri ad ascoltarvi quella roba noiosa al buio, chiedete a una ragazza di ballare con voi e scatenatevi!"

Questo genere di autodifesa si usa spesso e per molti argomenti differenti, e parte dall'assunto paternalistico secondo cui una roba "seria" che "va di moda" è per forza di cose appannaggio di gente che se la mena, che mente a se stessa, che vuole sentirsi cool. È una cazzata madornale. Anzi, a dire la verità, il punto è che non c'è niente di male a voler essere cool, se questo vuol dire seguire un'estetica e una serie di idee culturali che trovi interessanti o coinvolgenti su più livell… Il male è volerlo sembrare, essere superficiali. Che ti piaccia l'electro swing non rappresenta la vittoria morale che credi di avere ottenuto, non vuol dire che sei più illuminato di quell'orda di pecoroni che ascoltano ciecamente tutto ciò che Twitter gli dice di ascoltare. Vuol dire solo che ti piace l'electro swing, il peggior genere musicale mai esistito al mondo.

Queste cacate pseudo-jive hanno infettato anche festival perfettamente ok come Glastonbury, in cui questa monnezza viene sprata dopo la mezzanotte. Appena senti il mix di tromboni e basso alla Skrillex cerchi di nasconderti, ma i tuoi amici ti dicono "Dai, smettila di essere noioso, è DIVERTENTE" ed ecco che il terribile morbo dell'electro swing continua a tormentare il pianeta terra. Oddio, forse sto andando troppo in ansia, forse la scena è semplicemente popolato dalla gente che suonava jazz al liceo e che cerca un modo di uscire la sera e ubriacarsi. Forse dovrei lasciarli fare, lasciarli ballare l'honky-tonk remixato come dei pensionati impasticcati… Ma non posso! Perché l'electro swing è IL PEGGIOR GENERE DI MUSICA MAI ESISTITO AL MONDO.