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La volta in cui stavo per guardare la finale di Masterchef con Rachida

Questa non è una cronaca di quanto successo ieri, del CIAO CIAO CIAO finale di Bastianich o delle parolacce incensurate di Barbieri ed Eleonora. È l'intervista che sono riuscita a strappare alla mia Beneamata, Rachida.
Sonia Garcia
Milan, IT

So che siete persone impressionabili e incoscienti a sufficienza da aver sempre preferito Masterchef a Servizio Pubblico, il giovedì sera. Quello che ancora non so, invece, è come reagire quando il mio interlocutore, alla domanda “Guardi Masterchef?”, risponde di no con fierezza e occhio lucido “perché i reality in tv mi fanno cacare.” Ma forse questo post mi aiuterà.

Ieri sera sono andate in onda semifinale e finale della terza stagione italiana (di Masterchef, non Servizio Pubblico), che per quanto mi riguarda è stata la prima seguita giovedì dopo giovedì, e non tutta in una volta—le vecchie edizioni me le sono viste tutte insieme l’anno scorso durante la sessione di esami estiva, una scelta che raccomando. Questa, però, non è una cronaca di quanto successo ieri, del CIAO CIAO CIAO finale di Bastianich durante gli ultimi quindici minuti di diretta, o delle parolacce incensurate di Barbieri ed Eleonora. Tanto vi imbatterete comunque in individui che vi spoilereranno tutto su Facebook, senza bisogno di troppe indagini.

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Questa è la storia di me che ero arrivata a un passo dal guardarmi la finale di Masterchef con la sesta classificata, colei le cui gag sono ormai diventate un ottimo modo per socializzare in ogni contesto di vita. Ovviamente sto parlando dell'unica e vera Rachida Karrati.

Grazie Giulia Polvara.

Su di lei è già stato detto tutto, e poiché le retrospettive psicologiche sono solite diventare noiosi ammassi di perifrasi che nell’insieme sono sempre atti a dimostrare l’impalpabile genialità di chi li scrive, non me la sono sentita di preparare una di quelle ansiosissime “schede” di presentazione per la povera Rachida. Perdonatemi.

L'avevo contattata qualche giorno fa per chiederle di guardare e commentare insieme la finale, ignara del fatto che la proclamazione del vincitore sarebbe avvenuta in diretta, e lei gentilissima e sul pezzo si era subito detta d’accordo. Purtroppo però il suo ufficio stampa non era della stessa idea, e per questioni di diretta, di prove generali e di burocrazia l'incontro ravvicinato con la mia Beneamata non è avvenuto. Alla fine me ne sono dovuta stare a casa con una pizza surgelata, Skygo e tanto rammarico.

Eroe.

Non è vero dai, il rammarico c’era, ma non si può dire che non abbia in qualche modo posto rimedio alla disgrazia; sono riuscita infatti a farle una fugace ma intensa intervista ieri pomeriggio, poco prima che cominciassero i preparativi per la finale. In realtà erano già cominciati, anzi diciamo proprio che l’ho chiamata in un momento di merda, in cui si stava per spostare dall’hotel e raggiungere la sede della diretta.

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Si sentiva pochissimo, ma la mia e̶mozione era forte lo stesso.

VICE: Ciao Rachida, come va?
Rachida Karrati: Bene, grazie.

Peccato cavolo, avrei voluto vederti di persona stasera. Cosa stai facendo adesso?
Eh peccato, sì. Adesso mi sto preparando per stasera, sono con gli altri concorrenti, abbiamo appena finito di pranzare.

Conoscevi già VICE?
No, ma mi sono incuriosita e ho dato un’occhiata. Ora lo conosco bene.

Ho seguito tutto il tuo percorso in trasmissione e ti ho sempre trovata genuina e positiva. Da quando sei uscita dalla gara, com’è cambiato il tuo rapporto con gli altri?
Ci sono dei cambiamenti positivi e sono contenta. La gente ha conosciuto Rachida, le sue parti positive e negative, tutti abbiamo un nostro modo di esprimerci. Basta non odiarsi e non fare del male a nessuno.

Da quanto tempo sei in Italia?
Sono qua da vent’anni e Masterchef mi ha fatto vivere l’emozione di essere italiana, mi ha dato una possibilità esattamente come agli altri. Il Paese dove vivo mi ha accolto a braccia aperte, sono italianissima.

Capito. Te lo chiedo perché anch’io sono di origini straniere, i miei genitori sono peruviani ed esattamente come te sono arrivati in Italia circa vent’anni fa, giusto in tempo per farmi nascere qua. Realtà di questo tipo le ho vissute attraverso la loro esperienza. Tu come hai vissuto l’Italia di vent’anni fa?
Ho avuto la fortuna di vivere bene perché non ho mai frequentato gente delinquente. Sono stata pulita, la mia vita sta andando alla grande, specie ora che c’è Masterchef. C’è sempre un buon risultato nel fare del bene. Anche se siamo in un Paese che non è nostro.

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Il viaggio che avete fatto in Marocco per la sfida in esterna ha scatenato pareri contrastanti, in molti ti davano per raccomandata.
No perché è stato bello anche per gli altri conoscere una cultura nuova, che per l’appunto era quella di Rachida. Non sono stata raccomandata per niente. Questi sono programmi seri e non si fanno certe cose. Anche chi lo segue è gente seria. Mi dà fastidio che la gente mormori, ma a me scivola via tutto.

Com’è stato il tuo approccio alla cucina?
La mia passione è nata in Marocco, ma è cresciuta qua. Ho abbracciato queste due culture e mi sono arricchita. Ho preso le lezioni da mia madre, tra i fornelli, ma qua ho avuto altre possibilità. Altri ingredienti, altri strumenti, altro cibo stellato. Il cibo italiano è il top di tutti.

Sei religiosa?
Certo, io rispetto la vostra religione e voi rispettate la mia. Assolutamente sì. Sono credente, ottimista faccio le cose col cuore. E a volte il cuore ha la meglio sul cervello.

Come ha reagito la comunità musulmana/marocchina con cui eri in contatto alla tua partecipazione a Masterchef?
Ha reagito benissimo, perché ormai c’è tanta gente come me famosa. Voglio essere famosa anch’io! L’Italia è piena di stranieri che fanno grandi successi, sia nella moda che nella cucina. È normale. La mentalità musulmana oppressiva non c’è più, adesso è tutto più moderno, c’è il design e la moda, tante tante cose. C’è pure Masterchef Marocco.

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Come la vedi stasera?
Voglio seguire la finale, sono contenta per i finalisti. Speriamo che vada tutto bene. Sarà una bella esperienza, ci sarà pressione. Mi piace l’idea di ritrovare ancora gli chef, sarà una grande emozione, è una bella cosa tornare al posto di partenza.

Grazie mille Rachida!
Grazie di tutto, davvero. Buona fortuna!

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