Tecnologia

Google Maps ha dovuto rimuovere le immagini di un sito sacro in Australia

A un anno di distanza dal divieto di visitare il massiccio roccioso di Uluru imposto dal governo australiano, le persone continuavano a "scalare" virtualmente la sommità.
Gavin Butler
Melbourne, AU
uluru google maps
Immagine via Google Maps / screenshot.

Google Maps ha rimosso le immagini della sommità del massiccio roccioso di Uluru, in Australia, dopo che l’ente nazionale per la salvaguardia dei parchi (Parks Australia) si è lamentato perché le persone stavano usando la modalità street view per “arrampicarsi” in cima al sito sacro aborigeno.

L’accesso fisico al sito è stato proibito nell’ottobre 2019 per rispetto nei confronto del popolo Aṉangu, per il quale Uluru riveste una grande importanza spirituale. Fino alla settimana scorsa, tuttavia, era possibile farsi un giro virtuale sul sentiero che porta alla cima del massiccio, dove le foto scattate e caricate online dagli utenti permettevano di godere di una panoramica del luogo a 360 gradi.

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Un portavoce dell’ente ha detto ad ABC di “aver allertato Google Australia circa le immagini della sommità di Uluru caricate dagli utenti” e di “aver richiesto la rimozione immediata del contenuto, in accordo coi desideri degli Aṉangu” e delle linee guida su fotografie e filmati imposte dal parco nazionale stesso.

Ore dopo, un portavoce di Google ha detto a 9News che le immagini—che includevano foto di persone in festa in cima al massiccio—erano state rimosse.

“Comprendiamo che il Parco Nazionale di Uluru-Kata Tjuta è un luogo profondamente sacro per il popolo Aṉangu,” ha detto. “Appena Parks Australia ha sollevato la questione, abbiamo provveduto a rimuovere le immagini.”

La decisione di Parks Australia di proibire l’accesso alla sommità di Uluru ha suscitato una certa opposizione quando è stata presentata per la prima volta, nel novembre del 2017. Il popolo Aṉangu chiede di non scalare il sito almeno dal 1985.

Un anno dopo l’annuncio del divieto, il numero di visitatori che cercava di scalare la vetta è schizzato da 50 a 300-500 al giorno. Nei giorni immediatamente precedenti all’entrata in vigore della misura, centinaia di persone si erano messe in fila (anche prima dell’alba) per scalare il sito sacro.