soundcloud rap italiano
Fotografia: Collage di screenshot da SoundCloud, YouTube e Instagram

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Musica

È il momento di parlare del SoundCloud rap italiano

Per diventare famosi in Italia servono ancora YouTube e Spotify, ma anche qui c'è un movimento di artisti a cui sembra non fregare proprio niente.
Tommaso Tecchi
Milan, IT

Lo scorso giugno Side, smarcato definitivamente da una Dark Polo Gang pronta a firmare il suo primo contratto con una major, ha lanciato su SoundCloud il suo debutto solista, il singolo “Medicine”. La sua è stata una scelta singolare, inusuale per un rapper italiano del suo calibro, e infatti i singoli successivi sono comparsi su YouTube e Spotify. Ad oggi sulla sua pagina non possiamo ascoltare altro che quel primo brano, ma quello è bastato a cambiare qualcosa. Quando la riproduzione di “Medicine” finiva, il sito arancione con la nuvoletta bianca reindirizzava infatti al brano “Rieti chiama” di una allora sconosciuta crew romana chiamata FUCKYOURCLIQUE. A soli tre mesi da questa fortunata coincidenza il gruppo ha organizzato un festival agli Ex Magazzini di Roma, FUCKYOURPARTY, che radunava una serie di rapper emergenti che si aggiravano su SoundCloud. Un mese dopo si è esibito ad un evento importante come il Roma Brucia, e ora “Rieti chiama” conta 130K stream (che, considerando la media italiana, per la piattaforma sono davvero tanti).

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Tra gli ospiti del FUCKYOURPARTY sono diversi i rapper da tenere d’occhio. Il membro onorario della crew, RADICAL, è tra gli esponenti più interessanti del SoundCloud rap italiano e, nonostante sul suo conto si sappia ancora poco, il suo EP TRASHBIN VOL.1 è un ottimo esempio di come usare delle produzioni più tradizionali e con più sample per esplorare dei territori che la trap italiana non ha ancora colonizzato. Lil Rumore è quello che ha seguito il percorso più singolare: ha partecipato alla scena emo partenopea, ha fatto indie americano a nome Unhappy, musica elettroacustica a nome Radford Electronics (e l'ha pubblicata sulla sua piccola etichetta Körper / Leib). Ora sembra avere accantonato il rap per dedicarsi a un nuovo progetto che c'entra con il city pop e il cantautorato. Lil frostee, come conferma la sua ultima pubblicazione “R.I.P FROSTEE”, fa invece un’emo trap priva di cliché sullo Xanax e sulla depressione.

Questi nomi sono solo la punta dell’iceberg di questa comunità che sta utilizzando la piattaforma di streaming per creare una scena unita da elementi estetici comuni (il SoundCloud rap italiano è tempestato da immagini e riferimenti a manga, anime e alla vaporwave) e da numerose collaborazioni, ma in cui ognuno cerca di colmare in modo diverso, con il proprio suono, i vuoti presenti nel rap italiano. Ne è un ottimo esempio il duo YoungNami x NastyG.og, uno dei pochissimi progetti al femminile presenti sulla scena che ha già collaborato, sul brano “Mi chiami”, con Close Listen, il producer dei Tauro Boys (trio che all'estetica e alle sonorità SoundCloud Rap deve molto). Sempre a Roma opera Zyrtck, che un mese fa ha pubblicato una raccolta di brani intitolata my illness e che se siete fan del rap un po’ preso male e lo-fi dovreste andare a recuperare. Due progetti a cui invece SoundCloud potrebbe iniziare a stare stretto, a giudicare dalla qualità e dai numeri dei loro video su YouTube, sono il ligure Jack Out, che potete trovare qua mentre flexa in piscina insieme a Young Slash, e i Thelonious B, che nel loro ultimo singolo “DRXGA” giocano ad avvicinarsi al pop punk.

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Questi ultimi due esempi pongono una questione importante, ovvero quella del pubblico su SoundCloud. Esistono canali-aggregatori, come Lil Electrocardiogram, HOTLiST ITALIA e NUVOLASUONO, che ripostano regolarmente brani di rapper emergenti; ma per capire lo svantaggio da cui partono questi utenti scegliendo di operare su SoundCloud basta fare caso ai numeri: tutti i canali dedicati ai repost e a “spingere la cultura rap (italiana)”, come si legge nella bio di Lil Electrocardiogram, non hanno più di qualche centinaio di follower e questo vale anche per molti dei rapper e delle crew che vengono condivisi.

Se pensiamo a come i video dei singoli vengano utilizzati nel rap per cercare la viralità e se facciamo un paragone con un canale come DISCOVERY CHANEL, che ha la stessa funzione di repost ma su YouTube conta 2700 iscritti, è lecito chiedersi perché qualcuno stia affidando l’avvio della propria carriera ad una piattaforma che in Italia è poco frequentata, o è frequentata da persone che non ascoltano un certo tipo di rap italiano. Una risposta plausibile è che molti di questi giovani artisti sono più influenzati dalla musica statunitense rispetto a quella italiana (non a caso rapper come Lil $adape e lo stesso RADICAL spesso cantano direttamente in inglese) e di fatto stanno cercando di ricreare un fenomeno che negli USA è già ampiamente affermato.

Un po’ come era accaduto nel primo decennio del 2000 con MySpace—cioè il motivo per cui artisti come Arctic Monkeys, M.I.A. e Adele hanno una carriera—la stragrande maggioranza dei nuovi "Lil" e "Young" sono diventati noti grazie alla visibilità raggiunta sul sito svedese. Il successo di rapper come XXXTentacion, 21 Savage, Lil Yachty, Lil Uzi Vert e Lil Peep ha fatto sì che intorno ad etichette come “mumble rap” e “cloud rap” si creasse un macrogenere che in America nessuno si imbarazza a definire SoundCloud rap, contenitore che accoglie indistintamente le varie anime del rap, dall’emo agli schiaffoni di distorsione, dal bragging tamarro al melodico-introspettivo.

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Va però ricordato che prima di questa nuova ondata di artisti che ha rivoluzionato la storia recente del rap, su SoundCloud ci è passata gente come Vince Staples, Chance The Rapper, Mac Miller, la Odd Future di Tyler, The Creator. Tutti questi hanno sfruttato al meglio le potenzialità della piattaforma prima di affermarsi sui canali mainstream, pubblicando mixtape su mixtape (messi contemporaneamente in free download su DatPiff.com) che sicuramente sono stati decisivi nella formazione del loro pubblico. Questo ha iniziato ad associare SoundCloud ad un tipo alternativo di rap, senza filtri, senza la preoccupazione di rispettare determinati canoni e molto distante da ciò che si ascoltava in radio: quello di tape come Acid Rap o Delusional Thomas. E sono stati questi artisti, oggi nominati ai Grammy, ad aver spianato la strada alla nuova wave che sta influenzando anche il nostro paese.

A differenza di quanto è accaduto negli Stati Uniti, la quasi totalità dei nuovi grandi rapper italiani ha usato canali più tradizionali per raggiungere il successo. Forse proprio in mancanza di una vera cultura del mixtape (con alcune eccezioni), in Italia si è puntato sin dagli esordi su singoli video su YouTube, che oltre ad avere un impatto più diretto non comportano la necessità di scrivere un certo numero di brani per centrare l’obiettivo. Se pensate al vostro rapper italiano preferito e alla prima volta che lo avete ascoltato, probabilmente vi verrà in mente il primo video che avete visto, non la prima volta che lo avete cercato su SoundCloud; e non a caso artisti come Sfera, Ghali o la Dark Polo Gang hanno spinto subito sull’estetica dei loro singoli progetti e si sono dedicato solo più tardi alla qualità dei loro dischi, una volta raggiunto un pubblico adeguato.

Non è quindi un caso se il nome di Lil Kaneki, che opera da tempo su SoundCloud, ha cominciato a girare su gruppi Facebook come Diesagiowave solo alla pubblicazione di un video su YouTube insieme a Drast, "PSICOLOGI / DIPLOMA": un brano che al momento in cui scrivo ha quasi 70k visualizzazioni, guadagnate grazie a un'estetica stradaiola malinconica e una chitarrina che può ammaliare anche un pubblico che considera Polaroid di Carl Brave x Franco126 la cosa più rap che ascolta.

Considerato che in Italia si parla di SoundCloud rap relativamente da poco è impossibile prevedere i suoi sviluppi o fare paragoni con altre scene. Il segnale più incoraggiante per ora è la coesione che sembra esserci tra i rapper di diverse città italiane, che collaborano tra loro, organizzano eventi corali e si spingono a vicenda per guadagnare un po’ di visibilità. Magari la prossima volta che state per far partire la playlist Rap Italia: Battle Royale di Spotify fermatevi un attimo, cambiate app e provate a dare una chance a questa scena sotterranea. Tommaso è su Instagram. Segui Noisey su Instagram e su Facebook.