FYI.

This story is over 5 years old.

Attualità

L'ultimo film di von Trier è così violento che a Cannes in 100 hanno lasciato la sala

C'è chi ha definito 'The House That Jack Built' "due ore e mezza di torture porn fine a se stesso."
Lars von Trier, foto di VALERY HACHE/AFP/Getty Images; still dal film via Zentropa Productions.

Il pubblico di Cannes sapeva ancora prima di prendere posto nella platea che il nuovo film di Lars von Trier, The House That Jack Built, sarebbe stato brutale. Il direttore artistico del festival, Thierry Fremaux, aveva reputato il film "così controverso" da escluderlo dai premi, costringendo von Trier a presentarlo fuori concorso.

Eppure pare che in tanti alla proiezione di The House That Jack Built di lunedì non fossero preparati a tutta questa crudeltà. Secondo Variety, più di cento persone avrebbero abbandonato la sala in stato di shock o come forma di protesta per la violenza sullo schermo.

Pubblicità

In The House That Jack Built, Matt Dillon interpreta uno psicopatico che porta a termine cinque atti tanto terribili quanto randomici. A una delle vittime asporta in un colpo la mammella, e più tardi spara a due bambini colpendoli alla testa (momento, questo, che avrebbe innescato i primi abbandoni della sala).

Tra chi ha resistito fino alla fine, i più hanno stroncato la pellicola definendola troppo sanguinosa, gratuita e lunga. Il giornalista del Telegraph Robbie Collins l'ha definita "due ore e mezza di torture porn fine a se stesso." Qualcuno, invece, ha apprezzato il risultato.

Segui Adam Forrest su Twitter.