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Musica

I Nirvana smentiscono la teoria del complotto secondo cui Kurt Cobain è vivo e sta in Perù

Un momento magico per Ramiro Saavedra, che dopo aver vinto il talent show di imitatori "Yo Soy" si è meritato addirittura una risposta ufficiale della band.

Non è una novità: le teorie del complotto sono la benzina dell'Internet. Dopo l'ipotetica sostituzione di Paul McCartney con un sosia, di Hillary Clinton​ con un sosia, di Avril Lavigne​ con una sosia, di Beyoncé con un automa​ e persino di Nino D'Angelo​ con un sosia (!!!), è arrivato il momento anche per Kurt Cobain.

Il leader dei Nirvana, secondo il Daily Mail, non sarebbe mai volato via da questo triste mondo, ma avrebbe intrapreso un viaggio molto meno impegnativo che lo avrebbe portato fino in Perù, più precisamente fino al talent show Yo Soy nel quale chiaramente interpreta se stesso.

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Chi non crede che questo sia il vero Kurt Cobain sostiene che si tratti dell'abilissimo copycat peruviano Ramiro Saavedra, vincitore del talent e, per quanto ci riguarda, vincitore dell'Internet, dato che il caso è diventato talmente esplosivo da richiedere una risposta ufficiale degli altri Nirvana, i quali ci hanno tenuto a specificare che no, nonostante le apparenze ingannino, quello non è affatto il vero Kurt—quello vero, come tutti sospettavamo, è scomparso da circa una ventina d'anni.

"Chiaro, Kurt è vivo. Aveva solo bisogno di tempo per imparare a suonare la chitarra con la destra. Trovare chitarre mancine non è facile. Siamo felicissimi che sia tornato e lo perdoniamo per tutta la profonda tristezza che abbiamo portato nei nostri cuori."

Questo il commento ironico dei Nirvana su questa bufalona plateale, che da una parte fa pure ridere e dall'altra fa riflettere sulla maniera sempre più sensazionalistica con cui i media riportano le notizie. Da noi era successo qualcosa di simile quella volta che Libero scrisse della morte di Demis Roussos allegando all'articolo una foto di Riccardo Fogli che lo imitava a Tale e Quale Show​. La verità è che tutti questi programmi televisivi basati sulle imitazioni, per i pochi neuroni presenti nelle teste di alcuni giornalisti rappresentano un mindfuck difficilmente gestibile.

Big up per i Nirvana che, nell'imbarazzo, hanno fornito una risposta ufficiale ironica e equilibrata e lunga vita alle teorie del complotto senza le quali fare questo lavoro sarebbe decisamente più noioso.