In fondo, le campagne elettorali e le app di incontri non funzionano in modo così diverso: in entrambe serve lavorare sull'immagine, avere un programma convincente ed essere estremamente bravi nel persuadere sconosciuti ad avere a che fare con voi.Non sappiamo se è questo ciò che hanno pensato in America quando si sono messi a fare campagna per le primarie su Tinder, né se la decisione di introdurre l'iniziativa in Italia sia dipesa da un simile ragionamento. Fatto sta che una settimana fa Marco Cappato, candidato al consiglio comunale di Milano per i Radicali, ha annunciato che gli elettori avrebbero potuto trovarlo anche su Tinder e Grindr, spiegando che "il programma elettorale lo spieghiamo anche a letto, e senza distinzione tra uomini e donne."
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