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Musica

R. Kelly e XXXTentacion sono stati rimossi dalle playlist di Spotify

A quanto pare contravvengono alla nuova policy della piattaforma di streaming contro i "contenuti che promuovono l'odio".

La questione di quanto sia legittimo giudicare la musica di R. Kelly e XXXTentacion a prescindere dai loro comportamenti violenti e misogini è dibattuta da molto tempo, ne abbiamo scritto varie volte qui su Noisey. Ora anche Spotify, riportano Billboard e il New York Times, ha deciso di prendere posizione rimuovendo tutta la musica dei due artisti dalle sue playlist, curate e algoritmiche, cessando di fatto di promuoverla attivamente.

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La decisione arriva dopo l'introduzione di un nuovo articolo nel codice di condotta della piattaforma dedicato a "Hate Content & Hateful Conduct" ("Contenuto che promuove l'Odio & Condotta basata sull'Odio"). I punti chiave di questa nuova politica specificano che si considera hate content tutto ciò che "promuova, condona o incita odio o violenza verso un gruppo o un individuo", specificando che nella valutazione "si terrà sempre conto del contesto".

Nel caso di hateful conduct, quindi specificamente quello in cui rientrano i due artisti, al centro di polemiche e processi per la loro condotta personale, Spotify specifica: "Non censuriamo contenuti a seconda del comportamento di un artista, ma vogliamo che le nostre decisioni editoriali (ciò che decidiamo di mettere in programmazione) riflettano i nostri valori. Quando un artista fa qualcosa di particolarmente violento o odioso (ad esempio violenza contro i bambini o violenza sessuale), questo può influire su come lavoriamo o sosteniamo suddetto artista".

Il provvedimento arriva in un momento in cui R. Kelly in particolare è stato oggetto di ampio boicottaggio (tramite l'hashtag #MuteRKelly) per le accuse di abuso e violenza sessuale che lo vedono protagonista e che hanno costellato tutta la sua carriera ultraventennale.

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